Caos rinvii Serie A, emblema di una Lega sempre più in difficoltà

La notizia della morte di Papa Francesco (avvenuta lunedì mattina) ha sconvolto e addolorato migliaia di fedeli in tutto il mondo. Il primo ad accusare il colpo, ovviamente, è il popolo italiano e le istituzioni. Dopo tanto tempo infatti si ritrovano dover gestire al meglio un evento di tale portata.

In questi casi però c’è un principio da cui tutte le istituzioni italiane non devono assolutamente allontanarsi: il dover mantenere la calma e agire nel modo più logico-razionale possibile. Il rischio, altrimenti, è quello di dare campo libero a caos e e problemi di ogni genere.

Principio che, la “smemorata” Lega Serie A guidata dal dott. Gravina sembra aver ancora una volta dimenticato. Lo dimostra la gestione degli eventi sportivi a seguito del lutto del Pontefice. Non è la prima volta infatti la massima istituzione calcistica italiana si ritrova in seria difficoltà nel gestire una situazione importante e delicata. Qualsiasi sia la natura della situazione in corso. Già ad ottobre, infatti, quando nel nostro paese si scatenarono diversi nubifragi (che avevano messo in serio pericolo il regolare svolgimento delle partite di Serie A) ci fu (per usare un eufemismo) una pessima gestione. Emblema fu Bologna-Milan.

In quell’occasione, infatti, ci fu un estenuante mutamento di decisioni da parte della Lega che alla fine arrivò a decidere per il rinvio. In un primo momento però la Lega obiettò contro l’ipotesi di far giocare la partita in un’altra data. La tesi sostenuta era che: la decisione del sindaco di Bologna di rinviarla è stata presa senza consultare il Prefetto e senza aver il potere di decidere arbitrariamente il destino di un match. Si decise così di giocare, salvo poi ripensarci nuovamente. Rinvio sì, Rinvio no poi di nuovo rinvio sì.

Purtroppo non si è riusciti a trovare un’altra soluzione ed il “caos all’italiana” si è concluso con l’ipotesi originaria: Bologna-Milan è stata rinviata a data da destinarsi. Non una bella figura per le istituzioni a livello nazionale. Con questa pessima gestione hanno anche mancato di rispetto ai tifosi che hanno pagato abbonamenti e/o biglietto per assistere alla partita.

SERIE A, PROBLEMA RINVII PER LA LEGA…ANCORA!

Diversi mesi dopo tale caos, seppur per una situazione completamente diversa, si ripete.

Una volta appresa infatti la morte di Papa Francesco, il primo impulso della Lega Serie A è stato quello di rinviare tutte le partite in programma lunedì a data da destinarsi. Una decisione che non ha trovato d’accordo tutte le squadre coinvolte. Per es. c’era chi aveva dato disponibilità a giocare il giorno dopo evitandosi così di dover prendere l’aereo per tornare a casa. Ma, vista la ferma e convinta decisione della Lega, hanno dovuto accettare la decisione di quest’ultima prendendo la via del ritorno e proiettandosi già alla giornata successiva.

Qui però si manifesta “difficoltà” gestionale della Lega. Alle 14:00 arriva l’improvviso cambio di direzione: si gioca Mercoledì 23 Aprile. Nessun problema, se non per il fatto che squadre come per es. la Lazio, prende la notizia mentre è in volo verso Roma. I biancocelesti infatti erano tranquilli (perché avevano avuto rassicurazioni in merito) che la partita non sarebbe stata disputata in un arco temporale breve. Ed ora è costretta a riprendere nuovamente l’areo mercoledì mattina per evitare ulteriori disagi ai calciatori.

Destino simile stava per toccare alla Fiorentina, fatta scendere dall’aereo poco prima del decollo. I viola inoltre hanno dovuto trovare in fretta e furia una location dove poter soggiornare e un campo sportivo dove poter fare la rifinitura. Nell’occasione c’è stato il bellissimo gesto del Cagliari che ha messo a disposizione per la mattina della viglia del match il proprio centro sportivo.

MANCA IL RISPETTO PER I TIFOSI

La cosa che rende il tutto ancora più grave è che, ancora una volta, si è mancato di rispetto sopratutto ai tifosi. Tifosi che hanno speso tempo, soldi e permessi a lavoro per poter andare in trasferta e si sono ritrovati questo tira e molla che ha fatto solo innervosire tutti. Per carità la morte di Papa Francesco è sconvolgente, ma ricordiamoci che l‘Italia sulla carta è Sì patria del Cristianesimo ma è anche un paese laico. Pertanto, vista la delicatezza della situazione, era importane mantenere calma e razionalità invece di risolvere le cose in corsa come si è solito fare in Italia.

Articolo a cura di Marco Lanari e Michela Catena – Sportpress24.com

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