Il caso scommesse non finisce mai, trovati indizi su giocatori – promotori per siti di scommesse illegali dalla procura di Milano
Nel recente scandalo legato al calcio scommesse, le indagini della Procura di Milano hanno fatto emergere una rete ben strutturata di scommesse illegali, nella quale alcuni calciatori della Serie A avrebbero svolto un ruolo attivo e persino promotore. In particolare, Nicolò Fagioli e Sandro Tonali sono finiti al centro dell’inchiesta non solo per le scommesse effettuate, ma anche per il loro coinvolgimento nel reclutamento di altri giocatori per conto di una rete criminale.
I “collettori” della rete: bonus e favori in cambio di nuovi giocatori
I due, stando alle intercettazioni, sarebbero stati veri e propri “collettori”: Fagioli, ad esempio, avrebbe ricevuto benefici economici – come sconti sui debiti o crediti di gioco – in cambio del coinvolgimento di altri calciatori, tra cui Nicolò Zaniolo, Weston McKennie e Raoul Bellanova. In una chat, uno degli organizzatori, Tommaso De Giacomo, prometteva un “regalo” a Fagioli qualora fosse riuscito a far entrare Zaniolo nel giro.
La linea difensiva di Zaniolo: “Solo poker, mai calcio”
Zaniolo, però, ha scelto un approccio difensivo diverso: ha negato ogni coinvolgimento in scommesse calcistiche, dichiarando di aver partecipato solo a giochi d’azzardo legali come il poker. Una posizione che, se confermata, potrebbe limitare le sue responsabilità sportive, pur non escludendo eventuali sanzioni pecuniarie sul piano penale.
Pietro Marinoni: l’arbitro sospeso che avrebbe avvicinato Tonali al gioco
Le carte dell’inchiesta raccontano anche del coinvolgimento di un arbitro dilettantistico, Pietro Marinoni, sospeso dalla sua attività. Sarebbe stato proprio lui, secondo quanto dichiarato da Tonali durante gli interrogatori dell’ottobre 2023, ad averlo introdotto per la prima volta nel mondo delle scommesse. I pubblici ministeri lo accusano di aver utilizzato i propri contatti nel calcio professionistico per avvicinare i calciatori e metterli in comunicazione con i gestori delle piattaforme illegali.
Il panico dell’arbitro e l’accusa di Fagioli: “Colpa tua”
Secondo le intercettazioni, Marinoni avrebbe anche avuto il compito di raccogliere i contanti per coprire i debiti di gioco e consegnarli all’organizzazione. Quando iniziò a circolare la notizia dell’indagine, entrò in uno stato di panico, scrivendo a Fagioli messaggi di allarme. La risposta del centrocampista della Juventus fu lapidaria: “Colpa tua se c’è sto casino Piè, mettitelo in testa”.
Focus sull’arbitro Marinoni: il ponte tra dilettanti e professionismo
Nel nuovo filone dell’inchiesta sul calcio scommesse, che coinvolge diversi calciatori di Serie A, gli inquirenti hanno puntato l’attenzione anche su Pietro Marinoni, arbitro dilettante della sezione di Lodi. Tonali, interrogato nell’ottobre 2023, ha riferito che fu proprio Marinoni a introdurlo al gioco d’azzardo. I magistrati lo accusano di aver utilizzato le proprie conoscenze nell’ambiente calcistico per avvicinare i giocatori e metterli in contatto con i gestori delle piattaforme di scommesse clandestine.
Articolo a cura di Valerio Giuseppe Bellinghieri – Sportpress24.com