Il reato di maltrattamenti in famiglia

Nel diritto penale italiano, il delitto di maltrattamenti contro familiari o conviventi è disciplinato dall’art. 572 del codice penale.

L’art. 572 del Codice Penale

Il reato di maltrattamenti in famiglia è disciplinato all’art. 572 del Codice Penale e intende tutelare la salute e l’integrità psicofisica dei componenti della famiglia da quella serie di comportamenti violenti reiterati nel tempo (sia fisici che verbali) che umilino, degradino e vessino la personalità della vittima in maniera sistematica e perpetrata nel tempo ( reato abituale).

La predetta norma punisce chi maltratta una persona della famiglia  convivente o una persona affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia.

Il reato è punito con la reclusione da tre a sette anni, con aumenti in presenza di circostanze aggravanti come  la commissione del reato in presenza o in danno di minori, donne in stato di gravidanza o persone con disabilità.

Inoltre il III^ comma prevede un’ulteriore circostanza aggravante rappresentata dal realizzare, quale conseguenza della condotta di maltrattamento, una lesione personale grave o gravissima con pene reclusive rispettivamente da 7 a 15 anni e da 12 a 24.

La Corte di Cassazione ha precisato che affinchè si configuri il reato è sufficiente la ripetizione degli atti in un lasso di tempo limitato purché vi sia continuità e un nesso di abitualità.

All’interno della fattispecie delittuosa rientrano non solo le percosse e le lesioni, ma anche le minacce, le privazioni, gli atti di disprezzo e di offesa alla dignità della vittima che si risolvono in vere e proprie sofferenze morali (cfr. Cass. Pen., Sez. VI, sent. 29 gennaio 2015 n. 4332; Cass. Pen., Sez. VI, 19 marzo 2014 – 2 aprile 2014, n. 15147).

La denuncia per maltrattamenti prevede l’applicazione, da parte del giudice, di misure cautelari a tutela della persona offesa.

Le più importanti sono l’allontanamento dalla casa familiare nelle ipotesi di violenza domestica e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Il rispetto di queste misure può essere garantito anche attraverso l’applicazione di un braccialetto elettronico che consente alla polizia di geolocalizzare l’indagato che lo indossa.

La violazione delle misure cautelari imposte al responsabile di maltrattamenti costituisce a propria volta reato.

Procedibilità, Prescrizione e Codice Rosso

Il reato di maltrattamenti in famiglia è procedibile d’ufficio, pertanto il processo penale può iniziare anche senza una querela della vittima.

Il reato di maltrattamenti in famiglia prevede una prescrizione di quattordici anni, calcolata in base alla pena massima prevista per il reato, che è di sette anni, raddoppiato ai sensi dell’art. 157 comma 6, c.p..

Trattasi di reato che rientra tra quelli previsti dal c.d. Codice Rosso ovvero, una legge introdotta per garantire una risposta rapida ed adeguata ai reati di violenza domestica e di genere; inoltre le vittime di tale reato  hanno diritto al patrocinio a spese dello Stato che viene concesso senza vincoli di reddito.

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Articolo a cura dell’Avvocato Stefania Nicoletta Costanzo – Sportpress24.com – (Immagine di copertina a cura della Redazione)

Avv. Stefania Nicoletta COSTANZO - Cassazionista
Avv. Stefania Nicoletta COSTANZO Cassazionista

Stefania Nicoletta Costanzo, avvocato Cassazionista del foro di Roma, iscritta all’ Albo degli Avvocati dal 2001 e all’Albo speciale degli avvocati Cassazionisti dal 2014. Lo studio si trova in Roma – via Cicerone 49, tel 06/3213357, mail: avvstefaniacostanzo@libero.it.

L’avvocato esercita la professione da oltre 20 anni con specializzazione in diritto civile:

Responsabilità Civile – Risarcimento del Danno – Diritto delle Assicurazioni e infortunistica stradale; Responsabilità Professionale medica, di notai, avvocati, agenti immobiliari, ingegneri etc..; Responsabilità da fatto illecito. Si occupa, altresì, di contrattualistica, recupero credito, esecuzioni, controversie di natura condominiale, diritti reali, diritto di famiglia, controversie tra utenti ed operatori telefonici. Inoltre fornisce assistenza sia nella fase stragiudiziale, che giudiziale.
Lo studio opera su tutto il territorio nazionale grazie all’ausilio di colleghi e Corrispondenti dislocati in altri fori.

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