Italia-Germania, la conferenza stampa di Luciano Spalletti

Il Ct della Nazionale, Luciano Spalletti, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Germania

Alla vigilia di Italia-Germania, il Ct della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo di Appiano Gentile alle 14:30. Insieme a lui il difensore dell’Arsenal ex Roma Riccardo Calafiori. Seduto in prima fila per la conferenza stampa di Spalletti e Calafiori, c’è il presidente della Figc Gabriele Gravina.

Conferenza stampa di Calafiori

Credi di poter diventare il leader di questa Nazionale?

Calafiori: “La Premier, come ho già detto in passato, ti dà tanto. Sicuramente diventare leader è uno dei miei obiettivi, anche se non sarà facile. Penso che siamo un bel gruppo e per questo vorrei concentrarmi un po’ più sulla squadra, più che al personale”.

Spalletti aveva ammesso di esser stato un po’ pesante durante gli Europei. Che Spalletti hai ritrovato in Nations e cosa è cambiato rispetto agli Europei? 

Calafiori“Spalletti cambiato? Potete chiederlo a lui, abbiamo cominciato nuovo ciclo e ci troviamo bene, la squadra è giovane, in campo si vede la differenza rispetto all’Europeo. Abbiamo accettato la batosta presa agli Europei. Penso che sia stata fondamentale la sfida vinta contro la Francia. Da lì siamo migliorati tanto”.

Cosa ci dici sulla Champions?

Calafiori: Giocare la Champions era un sogno che avevo da bambino, realizzarlo è un’emozione grandissima. Premier? Sono tutti tornei ad livelli altissimi, preferisco giocarli che guardarli alla tv”.

Hai detto che ti piacerebbe giocare in altri ruoli, dove per la precisione?

Calafiori: “Ruolo? Mi piacerebbe saper fare più cose possibili e saperle fare bene, è una cosa utile nel calcio di oggi”.

Cosa soffre la Germania dell’Italia?

Calafiori: “Non so. Sono cambiate tante cose negli ultimi anni. Hanno avuto sempre questa idea di essere superiori e li abbiamo riportati sempre con i piedi per terra, però ogni partita fa storia a sé. Noi siamo umili e allo stesso tempo cercheremo di ottenere il massimo”.

Spalletti ricorda Pizzul

“Pizzul? Lo ricordo volentieri, con la sua voce portava dentro il campo tutti quelli che erano a casa, gli faceva vivere la partita più da vicino. Con lui che accompagnava la partita, ci sembrava di avere una squadra ancora più forte, dava ancora più qualitù ai giocatori in campo. Quando accelerava con la voce, c’era da aspettarsi sempre qualcosa che poteva essere la soluzione per vincere la partita. Una perdita che ricorderemo per tutta la vita”.

Conferenza stampa di Spalletti

Venendo al campo, chiamerà qualcuno al posto di Retegui?

Spalletti: “Lo abbiamo rimandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta. Non ha un problema ben definito. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio capire come va la prima sfida. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli. Se, invece, devo chiamare una seconda punta chiamerò Baldanzi”

Che partita sarà  contro la Germania? Chi sceglierà tra Rovella e Ricci? 

Spalletti: “Italia-Germania ha un fascino per i trascorsi, sono due nazionali fortissime e lo sono sempre state. Sono convinto sarà una bella gara, tutte e due le squadre la giocheranno per vincere a viso aperto. Se dobbiamo andare a rincorrere, sarà difficile vincere. In alcuni momenti saremo costretti a scegliere nella qualità che loro esibiranno. Noi vogliamo vincere. Ricci e Rovella al ballottaggio? Sono tutti e due bravi nella gestione e nella regia della squadra. Rovella è più mediano, che quando fa questa riga per terra e vede che gli avversari vogliono andare oltre diventa tignosissimo. Non ho detto chi gioca (ride, ndr), meglio aspettare l’allenamento. Ho tanti dubbi perché ho 23 calciatori forti ma sono tranquillo perché so che l’altro riuscirà a fare tutto”.

Cambiaso e Zaccagni sono disponibili solo per la seconda partita?

Spalletti: “Cambiaso e Zaccagni c’è il rischio che siano disponibili solo per la seconda partita con la Germania. Anno della qualificazione al Mondiale? Grazie che ce lo avete ricordato (ride, ndr). Questi ragazzi riflettono su quello che devono fare, sono vogliosi di mettere in pratica quello che gli viene richiesto: ci sarà sicuramente crescita”.

E su Gatti cosa ci dice?

Spalletti: “Gatti? In proiezione delle due partite, possono giocare tutti, valuteremo di giorno in giorno. Può essere che nella seconda faccia scelte differenti perché sono molto ravvicinate. Lui è un difensore molto forte a difesa schierata, sta imparando anche cose diverse ora. Lo abbiamo riportato perché lo abbiamo visto adattarsi a cose nuove”. 

Entrati nel discorso qualificazioni Mondiale 2026, senti un clima diverso?

Spalletti: “E’ una cosa che abbiamo ben chiaro. Noto che i miei ragazzi sono convinti delle qualità che hanno e che vogliono metterle in pratica. Se rifletti su quello che devi fare, sicuramente cresci. E con questi ragazzi ci sarà sicuramente crescita”.

Cosa pensi del Ct della Germania Julian Nagelsmann?

Spalletti“Nagelsmann è un collega molto forte, guardando le sue squadre si capisce che è un allenatore moderno che lavora sul campo. La squadra si comporta in base alle richieste che vengono fatte. Il calcio di inizio ne batti uno a partita, gliene si riconoscono sette o otto battuti diversamente e ricercati: si vede che vanno a fare quella cosa richiesta dall’allenatore, a cui tutti fanno attenzione nei comportamenti. Sul calcio di rinvio variano e si vede.

Nella costruzione bassa difende e costruisce a quattro, nella costruzione media passa a tre con un centrocampista che entra dentro, spinge i terzini. Gioca un calcio molto offensivo, che assomiglia molto alle qualità dei giocatori che ha. Lui è sicuramente dentro questo processo di crescita del gioco della Germania, che è partito una decina di anni fa: prima era una nazionale più attenta ad avere muscoli e forza. Dopo l’avvento di Guardiola, è stato messo dentro anche qualità tecnica, possesso palla, gioco corto. Ora è una squadra completa come proposta di calcio e Nagelsmann è dentro questa completezza di proposta. È un allenatore forte”.

Le assenze della Germania possono influire?

Spalletti: “Mancano Kai Havertz e Florian Wirtz? Di assenti una nazionale come la Germania non ne ha. Chi sono? Se non gioca un esterno ne gioca un altro, ne ha 4-5 di livello altissimo: sono tutti calciatori veloci, che sanno saltare l’uomo e fare uno contro uno. A metà campo gli avanzano calciatori fortissimi. Non gli manca nessuno, come a noi non manca nessuno: sarà una squadra piena di grandissima qualità e proporrà il loro gioco, al di là dell’assenza di un paio di elementi che hanno giocato più spesso”.

L’Italia non vince con la Germania da 13 anni.

Spalletti“Italia non vince con la Germania da 13 anni? È vero. Abbiamo fatto anche quattro pareggi nelle ultime sei partite, ma abbiamo il dovere di essere quel sogno che tutti gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale. Cioè vincere le partite ed essere una nazionale forte: noi abbiamo questo dovere qui. Ci dobbiamo portare dietro la nostra storia, nel bene e nel male, conoscere bene quello che vogliono gli italiani vedendo giocare a calcio la nostra nazionale”.

Cambiaso potrebbe stringere i denti e c’é la possibilità che giocherà anche Buongiorno in una delle due partite?

 Spalletti: “Il fatto che sia venuto e che continui a lavorare fa capire che vuole esserci. Lo riteniamo un calciatore che ama il lavoro che fa e che vuole bene alla Nazionale”. Mentre Buongiorno, certo che é possibile, anzi giocherà.

Dopo la reazione avuta dopo gli Europei, si può dire che la squadra non è più a rischio sbandamento?

Spalletti: “Secondo me non siamo a rischio. Poi è chiaro che ci sono diversi momenti durante una partita che possono ribaltare sempre tutto. Ma, per quello che ho visto, non siamo a rischio”.

Calafiori ha detto che la svolta è stata la partita con la Francia. Questa con la Germania sarà una gara simile?

Spalletti: “Come forza, come qualità e anche come situazioni assomiglia molto a quella partita. Dipende però anche dallo storico, dal collettivo e dalla squadra avversaria”.

Ha trovato Kean migliorato anche a livello personale?

Spalletti: “Kean è migliorato a livello personale? Sì, molto. Poi con lui ho avuto la possibilità di confrontarmi, non solo sul calcio, al telefono o quando sono andato a vedere la Fiorentina. L’ho conosciuto meglio, è un po’ diverso dal messaggio che manda: è un ragazzo molto sensibile, che tiene alla sua professione e ai suoi compagni. È perfettamente dentro quella qualità morale di squadra che vogliamo andare a creare”.

Retegui? cosa ci dice?

Spalletti: “Sì, non aver convocato un sostituto di Retegui dipende anche dall’avere centrocampisti con gol nelle gambe come Frattesi o Barella. Ci aggiungerei anche Casadei. Si guarda di fare le cose più logiche possibile, un po’ di equilibrio bisogna averlo. Se metti un centrocampista ti dà una mano in più, se metti uno come Raspadori o Maldini hai più possibilità di fare gol. Magari Raspadori ti aiuta ugualmente a fare la fase difensiva, perché ora sta benissimo e ha tutto”.

Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com

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