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ATP Doha: Alcaraz e Berrettini KO: passano Lehecka e Draper

Sorpresa a Doha, Alcaraz, dopo le fatiche di Rotterdam, esce sconfitto ai quarti di finale: vince il ceco con il risultato di 6-3 3-6 6-4

In due ore e 9 minuti, Jiri Lehecka vince un super match ai quarti di finale del torneo Atp 500 di Doha: battuto Carlos Alcaraz, prima testa di serie del tabellone, con il punteggio di 6-3 3-6 6-4. Sarà il ceco, dunque, lo sfidante in semifinale di Draper, che ha battuto Berrettini. Per il tennista spagnolo, invece, dopo la soddisfazione di aver conquistato il primo titolo a Rotterdam, c’è la consapevolezza di perdere sempre più terreno nella corsa alla vetta del ranking. L’aggancio a Jannik Sinner, fermo per tre mesi dopo l’accordo Wada sul caso Clostebol, diventa sempre più improbabile.

Berrettini, sfuma la semifinale: a Doha vince Draper in rimonta

Il tennista romano parte bene, ma accusa stanchezza nel corso del match: vince ai quarti di finale il britannico 4-6 6-4 6-3

Si ferma ai quarti il cammino comunque esaltante di Berrettini a Doha, dove al primo turno aveva sconfitto per la prima volta in carriera Djokovic. Davanti al tifoso speciale Valentino Rossi, quattro volte vincitore in MotoGp in Qatar, Matteo si arrende 4-6 6-4 6-3 in due ore e 20 minuti all’inglese Draper, n.15 del mondo, che lo batte per la seconda volta su due (finale di Stoccarda 2024).

Il primo set

Berrettini, che nella partita degli ottavi contro Griekspoor non aveva concesso palle break nei 17 turni di servizio giocati, ne deve affrontare due già nel suo primo game di battuta, salvato prima da una risposta lunga del britannico su una seconda e poi da una prima robusta.

Ovviamente con due bombardieri del genere gli scambi sono ridotti all’osso,  ma quando si allungano Draper si conferma giocatore solido e di mano moto educata nelle soluzioni a rete. A Matteo però funziona a dovere la combinazione servizio-dritto, che disinnesca il buon rendimento alla risposta dell’inglese.

Nel settimo game, due gratuiti di Draper ma soprattutto un gran passante di dritto del Martello romano aprono la strada al preziosissimo break, perfezionato con un’eccellente risposta, una difesa intelligente con il back di rovescio e un dritto fulminante che manda fuori giri l’avversario.

E’  l’allungo decisivo per incamerare il parziale, anche se quando va a servire per il set nel decimo gioco Berretto deve annullare quattro palle break affidandosi alla solita battuta dirompente e a un paio di prodezze, compreso un favoloso passante di rovescio in back, prima di chiudere dopo dieci minuti e al quarto set point con l’ottavo ace della partita.

I due giocatori hanno ottenuto lo stesso numero di punti: 38.

secondo set

All’inizio del secondo set non ci si discosta dalla regola dei servizi fino al sesto game, quando è Berrettini a dover fronteggiare due palle break, annullate come le altre sei in precedenza. Si viaggia sempre a ritmi altissimi, ciascuno vuole imporre subito il suo marchio sui colpi di inizio gioco, e Draper continua nella sua tattica di rispondere da molto lontano per far partire quantomeno lo scambio.

Nel nono game per la prima volta nel set Matteo riesce ad arrivare ai vantaggi sul servizio dell’avversario, tuttavia una risposta che si poteva gestire meglio e un’altra in rete su una seconda dell’inglese confermano l’andamento della battuta. Ma è il decimo game che spezza l’equilibrio, Berrettini si ritrova 40 pari dopo aver sbagliato un facile dritto a campo aperto due punti prima, e da lì parte una girandola di emozioni che alla fine premia Draper: Matteo con tre magie annulla altrettanti set point, ma sul quarto deve arrendersi spedendo in rete una volée di dritto piuttosto comoda. In generale, la sua prima ha perso un po’ di efficacia (10 punti concessi nel set)  anche perché l’avversario è sicuramente salito in risposta. E’ ‘ultimo sussulto, Draper chiude al nono game.

Terzo set

Matteo serve ancora per secondo nel parziale, certamente una posizione scomoda. Soprattutto, nonostante il toilet break alla fine del secondo set per schiarirsi le idee e recuperare dalla fatica, il contraccolpo del set perso e un indubbio calo fisico sembrano portarlo progressivamente fuori dalla partita, nonostante cerchi di restarvi attaccato con il cuore e il coraggio.

Ma Draper è meno falloso e più solido, in particolare al servizio, mentre a Berretto mancano un po’ le gambe. Però l’orgoglio è l’ultima qualità che abbandona un campione, e così nel settimo game Matteo si procura la palla break che potrebbe riaprire anche psicologicamente la sfida, ma Draper gliela annulla con un ace e poi gioca due gran punti per sventare definitivamente la minaccia.

Gli altri

Intanto i primi tre quarti di finale hanno premiato curiosamente i giocatori con la classifica peggiore rispetto all’avversario:

Rublev si è visto annullare sette match point (e a sua volta ne ha annullato uno) prima di venire a capo di De Minaur, Auger-Aliassime ha approfittato dopo il primo set durato 31 minuti del ritiro di Medvedev a causa di un’intossicazione alimentare del russo, che prosegue nella sua personale maledizione, quella di non riuscire mai a rivincere un torneo (qui si era imposto nel 2023) ; Alcaraz si è arreso a Lehecka nonostante il vantaggio di un break nel terzo set.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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