Jannik, contro il greco, si aggiudica il secondo match d’esibizione alla vigilia degli Australian Open.
Sinner come un colpo di spugna: dentro e fuori dal campo si prende tutto. L’azzurro vince e convince nella sua seconda esibizione prima degli Australian Open: battuto Stefanos Tsitsipas 6-3, 7-6.
Il test era importante. Un po’ perché Jannik potrebbe ritrovare il greco sulla sua strada Slam ai quarti di finale, un po’ perché il biondo Stefanos è fra i pochi ad aver battuto il numero uno al mondo nella stagione 2024 a Montecarlo.
Ma gli esami non sono solo fra le righe del campo. Soprattutto la sfida di carattere contro la spada di Damocle del caso doping e il ricorso Wada. Sinner in più si ritrova nella terra di Nick Kyrgios, il tennista australiano che ha intrapreso dall’esplosione della bolla Clostebol una vera e propria crociata social contro l’azzurro, con una pioggia di critiche. A l’altoatesino, a chi lo interroga sulle parole del tennista ‘aussie’ dice: “Non penso di dover rispondere a Kyrgios o a quello che dicono altri, so di non aver fatto nulla di male”.
L’azzurro però in un anno da dominatore si è fatto anche maestro nel domare le emozioni. “Ci sono state tante prime volte negli ultimi 12 mesi, ho imparato molte cose nuove – spiega -. A 23 anni però posso crescere ancora e fare esperienza, non voglio fermarmi”. Giocare a tennis aiuta anche ad alleviare la tensione e scacciare i pensieri: “In questo momento particolare fare cose che mi danno gioia mi aiuta. Così come essere circondato da persone che conosco e mi conoscono bene, che tengono a me come persona oltre che come giocatore di tennis”. Famiglia, amici, un team fidato: la ricetta di un ragazzo vincente.
Il match:
Già martedì, Sinner aveva battuto – sempre in esibizione – l’australiano Alexei Popyrin col punteggio di 64 76(2), e oggi si è ripetuto contro un tennista, il greco, che su quello stesso campo, nel primo Slam dell’anno, l’aveva sconfitto sia nei quarti di finale del 2022 che negli ottavi del 2023.
Nel primo set, Sinner è scappato subito sul 4-1, ottenendo il break decisivo nel quarto game grazie ad errore dell’avversario. Da lì in poi, la gestione è stata perfetta, senza concedere alcuna vera chance al venticinquenne finalista all’Australian Open del 2023. Solidissimo il servizio di Jannik, che non ha concesso alcuna palla break in tutta la partita. Al tempo stesso, di fronte alla seconda di servizio di Tsitsipas, l’aggressività del talento di Sesto Pusteria ha sempre dato i suoi frutti.
Il coach
Darren Cahill, intervistato durante la partita, ha espresso soddisfazione per il modo in cui il ventitreenne ha portato a termine il programma di allenamento. Oggi, contro il rivale classe 1998, ha infatti saputo da subito mettere in campo la solita attenzione ai dettagli, a dispetto di un match che non aveva punti in palio.
L’atleta di Atene ha costantemente sofferto il forcing di Sinner da fondo campo, soprattutto col proprio rovescio e con la risposta. Con quest’ultimo, spesso, Tsitsipas non è riuscito a difendersi adeguatamente, oppure ha trovato qualche errore di troppo, dovendo cercare accelerazioni frettolose per uscire dalla “trappola” del numero 1 al mondo.
Il secondo set, dal punto di vista tattico, ha visto sostanzialmente invariati gli equilibri, anche se una maggiore qualità al servizio del classe 1998 ha tenuto il punteggio in dubbio fino al tie-break. Qui, però, è venuta fuori la maggior freddezza di Sinner, capace di recuperare per due volte un mini-break di svantaggio e di piazzare un ace per salire sul 6-5. Fatale invece per Tsitsipas il doppio fallo a seguire che ha decretato la sua sconfitta.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com