Fischi, urla e insulti: il pubblico del Roland Garros fa infuriare i tennisti
Fischi, urla e anche qualche insulto. Le tribune del Roland Garros si sono trasformate a volte in una sorta di bolgia in stile stadio da calcio. E nel mirino del pubblico, in particolare francese, sono finiti i tennisti stranieri, anche i più illustri come la numero uno al mondo Iga Swiatek che se ne è lamentata. Così gli organizzatori sono intervenuti, vietando tra l’altro l’alcol sugli spalti.
SICUREZZA
Una decisione annunciata dalla direttrice del prestigioso torneo, Aurelie Mauresmo: “Siamo felici che ci siano tifo, emozioni e spettatori partecipi. Ma vogliamo essere intransigenti sul rispetto verso i giocatori e il gioco, quindi ho dato indicazioni in tal senso, anche vietando l’alcol in tribuna“. Parallelamente, Mauresmo ha ordinato agli addetti della sicurezza di intervenire e accompagnare fuori i tifosi che creano problemi.
I vari sfoghi dei tennisti
Per gli organizzatori si tratta di un cambiamento indotto da un pubblico più giovane, abituato allo stile del tifo calcistico che tende non solo a supportare la propria squadra, ma anche a destabilizzare l’avversario. Come capitato a Novak Djokovic, durante la sfida vinta con Roberto Carballes, segnalandolo all’arbitro: “Un fan all’inizio sosteneva l’avversario ma poi si è messo a gridare sul mio servizio, per l’arbitro non era un problema. Poi è chiaro che è meglio avere il tifo a proprio favore, ma bisogna essere coscienti del fatto che quando si affronta un giocatore di casa, si sfida anche il pubblico locale, ed è normale, fa parte dello sport“.
Molti giocatori si sono lamentati di alcuni eccessi e David Goffin, vincitore giorni fa in cinque set del pupillo di casa Mpetshi Perricard, ha accusato un tifoso di avergli sputato addosso. «C’è una mancanza di rispetto totale, sembra che qualche spettatore venga solo per disturbare e credo che questa cosa succeda solo qui in Francia. Qui c’è un’atmosfera davvero malsana che manca fortunatamente negli altri tornei dello Slam. Ne abbiamo parlato negli spogliatoi, il rischio è che il tennis diventi come il calcio, presto ci saranno hooligans, fumogeni e risse sugli spalti».
Sfogo anche della numero uno
E’ stata la volta di Iga Swiatek, che durante il big match con Osaka si era lamentata un paio di volte per il rumore del pubblico, a dire la sua: «Ho grande rispetto per il pubblico del Roland Garros ma quando siamo sotto pressione, le urla che arrivano dalle tribune durante gli scambi oppure prima di servire rendono molto difficile concentrarsi».
Originale, come al solito, il punto di vista di Medvedev sull’argomento: «C’è una regola non ufficiale, non si interrompono i giocatori durante il secondo servizio, quando sono pronti a servire, e poi durante il punto. Nel 95% dei tornei succede, qui no e il risultato si vede. Io sono per il silenzio ma questa regola dovrebbe essere fatta rispettare ovunque. Altrimenti via libera al rumore ma ovunque, all’inizio ci darebbe fastidio ma poi come in tutte le cose ci adatteremmo».
Mauresmo risponde tramite L’Equipe e spiega:
“Dopo il Covid le emozioni sono tornate e la gente aveva fame di rivivere questo tipo di emozioni. Però abbiamo osservato, in particolare durante la partita tra Goffin e Mpetshi Perricard, che alcune persone hanno superato il limite del comportamento. Vogliamo essere intransigenti sul rispetto dei giocatori e del gioco, abbiamo dato istruzioni molto chiare ai servizi di sicurezza. E poi l’alcool: finora era autorizzato sugli spalti, ad eccezione della tribuna dei giocatori e della tribuna presidenziale. Adesso è finita ovunque».
Da segnalare anche l’intervento di Paula Badosa, che ha attaccato senza troppi giri di parole Swiatek: «Non credo che Iga possa lamentarsi, penso che sia molto fortunata a poter giocare sempre sul Philippe Chatrier. Venga sui campi 8 e 9, dove si sente tutto, dagli altri campi vicini al chiasso del Suzanne Lenglen. Io in questi giorni ho sempre giocato su campi piccoli dove c’è molto rumore, ma ho cercato di concentrarmi solo su me stessa. Personalmente, mi piace quando i tifosi applaudono e fanno chiasso».
Insomma, tutt’altro che il meteo a complicare l’umore dei vari tennisti a Parigi.
Alla prossima puntata.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com