La Fiorentina e Italiano perdono la seconda finale consecutiva di Conference League grazie al gol nei minuti finali del secondo tempo supplementare da parte dell’Olympiakos.
Una beffa per i viola e anche per l’Italia visto che un’ipotetica vittoria avrebbe permesso anche al Torino di entrare nella zona Europa.
Gli uomini di italiano sono arrivati oltre il tempo regolamentare ma in pochissime azioni hanno dimostrato un qualcosa che potesse impensierire i greci dell’Olympiakos.
Italiano aveva chiesto di vivere ogni azione su ogni pallone come se fosse l’ultimo movimento della partita, ma con il senno di poi, questo atteggiamento non è stato visto.
I greci vincono la Conferenze come primo trofeo europeo ma non solo per il club ma per tutta la Grecia che nella storia del calcio, mai è riuscita a vincere una coppa del massimo organismo calcistico, la UEFA.
La Fiorentina, o meglio Italiano è riuscito a consegnare questo ‘miracolo’ alla Grecia che ben ha meritato il trofeo vinto grazie ad un allenatore, Mendilibar che sa come si giocano e si vincono le finali.
Amarezza per Italiano che al termine della gara ha dichiarato :
“Dispiace per la seconda volta, dispiace perché anche oggi abbiamo avuto tante occasioni per segnare per primi. Abbiamo lottato e sudato contro una squadra che non ti fa giocare belle partite.
Non meritiamo di perdere una partita del genere, avremmo potuto andare ai rigori. Per me è una grande delusione, terza finale persa. Forse ci manca un po’ di malizia per vincere questo tipo di gare. Mi dispiace per i ragazzi”.
“I ragazzi li conosco erano tutti pronti e concentrati. Si può anche non incidere per come si vorrebbe, tutti quelli scesi in campo oggi hanno dato quello che potevano dare.
In queste finali ci gira male, ci manca lo spunto per segnare per primi. L’ho detto anche a Ceferin che fa male.
Perdere fa male, arrivare in fondo per due anni consecutivi è un grande merito, ma bisogna alzare i trofei e noi non ci siamo riusciti. Dispiace veder piangere i ragazzi”.
“Anche io ho un cuore e vivo di emozioni. In questo momento sono deluso e amareggiato, ero il primo a crederci. Abbiamo un’ultima partita a Bergamo domenica e poi mi incontrerò con il direttore e vedremo”.
Rammarico si, ma anche tanti dubbi sulla gestione della squadra da parte di Vincenzo Italiano.
Arrivare per due volte consecutive in una finale europea e perderla impensierendo poco o nulla l’avversario, non fa certo curriculum positivo all’allenatore di origine tedesche.
Negli ultimi giorni Italiano è stato accostato a club prestigiosi che ambiscono a trofei importanti, come la Juventus, la Lazio, il Napoli e anche il Milan.
Ma sinceramente la sua guida tecnica è ancora acerba, troppo acerba per nomi altisonanti menzionati sopra.
Anche l’estero ha sondato il terreno per il tecnico della Fiorentina, ma la sconfitta contro l’Olympiakos, resetta qualsiasi interesse.
Italiano non è l’allenatore sorpresa, come qualche ben pensante ha provato a far passare.
Ha fatto bene si con lo Spezia, poi con la Fiorentina ha raggiunto le due finali di Conference, ma se non le vinci, il nome resta in un limbo calcistico che bene non può fare alla storia personale.
Troppo poco per chi voleva puntare su Vincenzo Italiano. Troppi sono stati i paragoni, sproporzionati insieme anche ad accostamenti fatti: Thiago Motta, De Zerbi, qualcuno ha anche accennato volgarmente a Carletto Ancelotti…Non scherziamo!
Italiano deve avere ancora tempo, tanto tempo per crescere e dimostrare.
Forse ci riproverà l’anno prossimo in una terza finale di Conference League o di Coppa Italia (persa anche questa nel 2023 contro l’Inter).
Qualsiasi sia la prospettiva, Vincenzo Italiano può sognare, ma ora è ancora troppo presto…troppo troppo presto!
Foto da X – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com