Mendilibar all’OlympiaKos: tre vittorie e successo in Conference League

José Luis Mendilibar non subiva sconfitte nelle competizioni europee da 19 anni. Ciò è avvenuto al suo debutto con l’Athletic Club, nel secondo turno della Coppa Intertoto contro i rumeni del CFR Cluj.

Da allora, solo i rigori hanno ostacolato un percorso quasi impeccabile, culminato il 31 maggio 2023, con la conquista dell’Europa League da parte del Siviglia. Un anno dopo, è alla ricerca di un altro titolo, questa volta nella Conference League, dove è già agli ottavi.

Il suo arrivo all’Olympiakos questo febbraio rappresenta una nuova opportunità per conquistare un altro trofeo continentale.

È interessante notare che il destino ha reso la sua nuova casa una città che ospiterà la finale della competizione a cui sta partecipando.

Tuttavia, non sarà allo stadio Georgios Karaiskakis, ma all’OPAP Arena- Agia Sofia , lo stadio dei rivali della squadra, l’AEK Athens.

E la sua prima trasferta europea lo ha portato nella città in cui aveva trionfato quasi un anno fa: Budapest, anche se non nello stesso stadio.

Il fascino di giocare in una competizione continentale, tra gli altri fattori, ha portato l’allenatore di Zaldívar al Pireo.

Inoltre, per l’Olympiakos potrebbe essere una carta interessante per ripetere la propria presenza europea nella prossima stagione, visto che attualmente si trova al quarto posto nella Super League greca (5 punti dietro l’AEK).

Quindi, al di là di quanto potrà accadere nel campionato nazionale fino alla fine della stagione, che prevede una seconda fase ridotta a sei squadre, l’Olympiakos sembra determinato a non perdere l’occasione offerta dalla Conference League.

Prosegue lo spettacolo del Mendilibar all’Olympiakos

Il pareggio dei playoff li ha contrapposti al Ferencváros senza vantaggio casalingo, poiché la squadra greca è stata eliminata dall’Europa League.

Una vittoria per 1-0 all’andata con un gol nel finale di Ayoub El Kaabi, è stata seguita da una vittoria per 1-0 al ritorno con un altro gol di El Kaabi, questa volta su rigore poco prima dell’intervallo.

Inoltre, non hanno concesso quasi nessuna occasione da gol alla squadra ungherese, allenata da Dejan Stanković, che ha dovuto buttare tutto in avanti per cercare di rimontare.

La verità è che non ha faticato ad avanzare e la squadra di Mendilibar è riuscita anche a controllare la partita con il possesso palla.

Per farlo, si affidano a giocatori con un buon gioco di gambe, come la coppia portoghese Chiquinho e André Horta, o l’argentino Santiago Hezze, tutti partiti titolari nella gara di ritorno.

Vicente Iborra e Quini erano sostituti, ma solo quest’ultimo ha partecipato alle fasi finali. Fran Navarro completa il contingente spagnolo, anche se l’attaccante non può essere iscritto alla Conference League, dato che la UEFA consente solo tre nuove iscrizioni per la seconda metà della stagione.

L’Olympiakos è quindi già tra le 16 migliori squadre della terza competizione continentale.

Il prossimo avversario potrebbe essere l’Aston Villa di Unai Emery, forse il favorito per succedere al West Ham nella bacheca dei trofei.

Tuttavia, potrebbero anche affrontare squadre meno potenti, come Lille, Maccabi Tel Aviv, Viktoria Plzeň, Club Brugge, Fiorentina o Fenerbahçe. Venerdì si saprà il loro destino.

Articolo a cura di Manos Staramopoulos – Sportpress24.com
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