Olimpiadi: Polemiche ucraine per l’ammissione da parte del CIO di atleti russi e bielorussi

Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha ammesso atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi sotto bandiera neutrale scatenando le polemiche soprattutto degli ucraini.

Esclusi gli eventi a squadre e coloro che avessero sostenuto attivamente l’invasione russa dell’Ucraina da questa decisione che in qualche modo prova a riequilibrare la situazione.

Il CIO ha dichiarato che per ora i qualificati alle Olimpiadi francesi interessati sarebbero soltanto undici classificati come “atleti individuali neutrali”, otto russi e tre bielorussi rispetto a una sessantina di atleti ucraini.

Gli atleti a cui verrà concesso lo status di atleti neutrali devono competere senza identità nazionale di bandiera, inno o colori.

La Russia continua ad essere bandita dagli sport di squadra.

L’Ucraina però non ci sta e tramite la voce del ministro Kuleba condanna la decisione additandola come vergognosa.

“Il CIO ha consentito al Cremlino di trasformare le Olimpiadi in un’arma di propaganda”, queste le parole del ministro ucraino.

Continua Dmytro Kuleba: “Il Cremlino utilizzerà ogni singolo atleta russo e bielorusso come arma nella sua guerra di propaganda – ha aggiunto ribadendo il concetto e chiedendo una reazione forte – Esorto tutti i partner a condannare fermamente questa decisione vergognosa, che mina i principi olimpici.”

Foto da archivio

A cura di Edoardo Massetti — Sportpress24.com

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