Van Bommel si scrive, qualità si legge. Più che un cognome, una garanzia, che da svariati anni a questa parte ha fatto da fucina nel mondo del calcio per molti giocatori sfornati sotto il calore di questa famiglia.
Tra passato, presente e futuro. In ordine cronologico e di età, partiamo parlando di Mark. Rendendo orgogliosa l’Olanda intera, nel corso della sua carriera – tra trofei conquistati e soddisfazioni personali a non finire – è riuscito a vestire alcune delle maglie più importanti al mondo: quella del Barcellona, del Bayern Monaco e del Milan.
In modo maggiormente preciso, nel suo palmares figurano ben 22 trofei per squadra, tra cui 1 Champions League nella stagione 2005-2006. Mentre, a livello individuale, 3 i successi. E non a caso, proprio in ottica di tali statistiche, che viene considerato come uno dei centrocampisti difensivi più forti e vincenti di sempre.
TALE PADRE, TALE FIGLI
Avete letto bene. La sua eredità calcistico qualitativa, infatti, è stata raccolta da due dei tre figli che l’ex Psv ha: Thomas e Ruben. Premessa che entrambi giocano nel Maastricht, città natale di Van Bommel padre, il primo ha 20 anni ma non ha ancora inciso nel modo in cui voleva con gli olandesi.
Discorso totalmente diverso, per quanto riguarda invece il secondogenito 18enne. Di ruolo ala sinistra, nell’attuale annata ha collezionato sino ad ora 12 reti e 5 assist in 27 partite, a tal punto da iniziar a far già cadere su di esso l’attenzione di qualche società in Eredivisie.
Articolo a cura di Alessio Giordano – SportPress24.com