.Saranno analizzati i conti dell’ex arbitro Bruno Paixão e di diversi giocatori sospettati di corruzione sportiva per legami con il Benfica.
A cinque anni dall’avvio delle indagini, dopo che al processo sono arrivati gli estratti conto bancari sotto torchio i conti dell’ex arbitro e di alcuni giocatori.
Come abbiamo già scritto su Sportpress24, il Clube da Luz è sospettato di aver pagato più di un milione di euro a un gruppo di società di proprietà di José Santos Bernardes, amico dell’allora direttore finanziario del Clube da Luz, Miguel Moreira.
I SOSPETTI DEI PAGAMENTI A BRUNO PAIXAO DA PARTE DEL BENFICA
Il Pubblico Ministero ritiene che il 90% dell’importo indicato è stato convertito in contanti e consegnato a Miguel Moreira.
Bruno Paixão a sua volta è stato pagato con denaro liquido coperto da false prestazioni di servizi informatici.
Secondo il PJ e il deputato ci sono forti sospetti che si tratti di tangenti del Benfica all’arbitro.
LA DIFESA
Gli avvocati che rappresentano il Benfica nel processo “Saco Azul” chiedono che l’Ufficio del Pubblico Ministero (MP) chiarisca se le informazioni raccolte durante le indagini.
Le indagini sono su nuovi sospetti, vale a dire relativi al primo l’arbitro Bruno Paixão, indagato per corruzione sportiva dalla Polizia Giudiziaria nell’ambito del processo “Blue Bag”.
Tuttavia, questo processo si riferisce solo ai reati di frode fiscale e il club incarnato non si è mai confrontato con prove di corruzione.
In tal senso, i legali del SAD i quali sono imputati, hanno inviato una richiesta al magistrato MP che sta conducendo le indagini, esprimendo stupore per le notizie che hanno recentemente puntato sull’inchiesta sull’ex arbitro.
Quest’ultimo è sospettato di aver ricevuto migliaia di euro da un società informatica alla quale il club rossonero ha versato 1,9 milioni di euro in consulenze che, presumibilmente, torneranno poi nell’ambito del SAD.
CORRUZIONE SPORTIVA
In questa inchiesta vengono condotte indagini finanziarie sulle società Best for Business e Questão Flexible.
Tali aziende sono di proprietà dell’imprenditore José Bernardes le quali hanno dimostrato pagamenti a Bruno Paixão.
La suddetta prova porta a una nuova indagine su corruzione sportiva.
I legali del Benfica sostengono che la notizia è infondata o nascosta agli imputati.
La difesa parla anche di una probabile incompetenza da parte del deputato.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com