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Giro d’Italia: l’analisi prima dell’ultima settimana

Dopo oltre due settimane, dalla partenza in Ungheria, si può tranquillamente dire che il Giro d’Italia è tornato ad essere una corsa affascinante. Un Giro d’Italia duro, imprevedibile, che ha emozionato anche coloro poco seguono le tappe in rosa. I dati delle trasmissioni tv sono in costante aumento, questo è dovuto alla bravura dei ciclisti che stanno dando il meglio di loro sulle strade italiane.

Il Giro sinora

Il Giro d’Italia 2022 ha dimostrato di avere una sua particolare peculiarità: ogni volta, logicamente non nelle tappe a cronometro, che è partita una tappa, subito ci sono stati corridori che sono andati in fuga. Fughe lunghissime, anche di centinaia di chilometri. Un Giro d’Italia pieno di colpi di scena. La prima maglia rosa è stata conquistata da Van der Poel, che sulla salita di Visegrád, ha sconfitto in volata gente come Kemna e Girmay.

Dopo tre tappe, si è rientrata in Italia, in Sicilia. Qui il giovane Pedro Lopez ha fatto vedere grandi numeri conquistando subito la maglia rosa. Maglia che ha portato sino a tre giorni fa. Tornati sulla terraferma, abbiamo assistito alle grandi fughe di due italiani: Diego Rosa e Filippo Tagliani. Corridori che hanno dato spettacolo staccandosi quasi sempre subito dopo le partenze.

Il Giro d’Italia è via via risalito dalla Calabria per poi toccare tutte le regioni italiane con l’eccezione di Puglia, Lazio, Toscana, Sardegna ed Umbria. Nelle Marche a Jesi, abbiamo assistito ad un evento straordinario. L’eritreo Girmay ha vinto la tappa stupendo tutti, addetti ai lavori e semplici tifosi. caduto a meno di 3 km dal traguardo è riuscito a vincere in volata battendo un fenomeno come Van der Poel, che sportivamente ha ammesso di trovarsi di fronte un fenomeno. Certo la gloria Girmay è andata di pari passo con la sfortuna. Il tappo della bottiglia di spumante destinato al vincitore di tappa ha terminato la sua corsa proprio sull’occhio sinistro del corridore eritreo, costringendolo al ritiro punto una grave perdita per il Giro.

In Liguria e soprattutto In Piemonte abbiamo visto tappe avvincenti, i corridori non si sono risparmiati, i favoriti, per una volta non sono stati degni di questo appellativo. Sulle salite del Colle di Superga e della Maddalena, “ La Locomotora del Carchi”, Richard Carapaz, ha strappato la maglia rosa allo spagnolo Lopez. Arrivando terzo dietro Yates ed Hindley, in una memorabile volata.

gli italiani ed il pronostico

Gli italiani si stanno comportando in maniera eccezionale, l’ultima tappa, prima dell’ultimo giorno di riposo è stata vinta da Ciccone. Una straordinaria fuga lo ha portato all’arrivo in solitaria sulle montagne di Cogne. Il sempreverde Vincenzo Nibali, alla veneranda età di 37 anni le vittorie nelle tre maggiori corse a tappe del mondo, al suo ultimo Giro d’Italia, sta impressionando tutti, la forza e la determinazione stanno spellando le mani a tutti i tifosi. Bravissimi gli altri italiani come Rosa, Tagliani, Pozzovivo e Ciccone, nell’animare un Giro d’Italia altrimenti destinato solo ai campioni stranieri.

Mancano solo sei tappe alla conclusione di questo Giro d’Italia 2022. il nome di colui, che dopo il traguardo della cronometro di Verona, potrà alzare il trofeo a spirale è purtroppo indecifrabile. Troppi colpi di scena a cui abbiamo assistito è troppo corta la classifica, Carapaz in maglia rosa ha solo 7” di vantaggio su Hindley, 30” su Almeyda. 50” su Meana ed 1’01” su Pozzovivo. Domani si salirà sull’Aprica, poi le tre cime di Lavarone. Troppo presto e troppo duro Questo Giro d’Italia per fare un pronostico. Nel frattempo ci stiamo divertendo come da anni non accadeva.

Articolo a cura di Massimiliano Vienna – Sportpress24.com

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