Lazio Handbike, al Circolo Canottieri la presentazione ufficiale – FOTO

In occasione dell’entrata ufficiale da parte della disciplina Handbike nella sezione della Lazio Ciclismo, in data odierna 23 marzo 2022, presso il Circolo Canottieri Lazio è andata in scena una conferenza stampa. L’obiettivo di quest’ultima, principalmente, è stato quello di presentare in modo ufficiale il team per gli imminenti impegni. Insomma, una nuova realtà che entra così a far parte della variegata famiglia biancoceleste, gestita tecnicamente dalla S.S. Lazio 1904 e rappresentata da tre atleti: Manolo Simeoni, classe 1987; Mattia Cervellone, oggi assente, classe 1992 e Mario Gabini, classe 1984.

I tre biancocelesti parteciperanno al Giro d’Italia (7 tappe, ndr), che prenderà piede il 3 aprile a Bari e si concluderà il 16 ottobre a Pisa, ad una gara internazionale a Marina di Massa il 9 aprile e ai Campionati Italiani a cronometro e in linea che si svolgeranno il 9 e il 10 luglio in Abruzzo. Il primo correrà nella categoria H2 mentre gli ultimi due si cimenteranno nella H3. Ricordiamo, che in questo sport le categorie si suddividono in base ai muscoli residui utilizzabili, vanno dalla 1 alla 5 e sono contraddistinte da dei caschi protettivi di diverso colore. Con tappe, inoltre, che variano. Solitamente sono di 8 giri e dai 35 ai 55 km, con limite fissato a 70 per la Coppa del Mondo.

Molti sono stati gli ospiti presenti, così come i temi affrontati, inerenti sempre all’Handbike ed ad un unico motto: “1 cuore grande, 2 braccia forti e 3 ruote”. A testimonianza di ciò, ci sono di seguito tutte le loro dichiarazioni, raccolte in prima persona da SportPress24 con Alessio Giordano e Massimo Moriggi.

-Antonio Buccioni (Presidente Polisportiva Lazio)

“Il primo pensiero, triste e doveroso, va verso un ragazzo che ieri è morto all’età di 33 anni. Quest’ultimo, è stato un tesserato Lazio, ha giocato con la nostra squadra. Il pianeta non vive la sua stagione più bella e candida, in tutto questo quando vedi roba simile ti fa veramente male. Mi sembrava giusto ricordarlo. Tralasciamo quest’argomento. C’è un fascino di fondo che si propone ogni giorno, continuiamo a scrivere una storia nata perché lo sport diventasse moderno e popolare. Prima era appannaggio in Italia, lo facevano in pochi e poche erano le discipline, come ad esempio la Sciabola o la Ginnastica. Il merito, su tutti, va a quei ragazzi che hanno pensato di creare la Lazio. Oggi qui a Roma si fa tutto, addirittura anche i funerali momentanei di alcuni sport. Quindici anni fa non esisteva il Padel, ad esempio o la pallamano che negli ultimi tempi è andata a sparire. In questa situazione la società biancoceleste ha imboccato la marcia giusta per un sodalizio che ha compiuto più di mezzo secolo, ha aperto gli occhi in un mondo come quello paraolimpico. Complessivamente si è mossa tardi su questo, fino al giorno x non si è mai dedicata a tale ambito. L’iniziativa che parte in giornata odierna è una testimonianza importante. Il merito storico, senza ombra di dubbio è stato di Batani, presidente ad allora della Lazio. Mi ha insegnato tanto. Poi è arrivato Bilotta, un grande anche lui, inserito maggiormente per Atletica e Kart. Arrivarono in seguito alla nascita di sezioni, come quella del Bowling, svariati atleti. Piano piano la famiglia si è allargata, colmando questo gap, con la fine di un percorso di colpevolezza. Ad ora, la sezione Ciclismo è il secondo settore per medaglie portate a casa. Nel 1945, per non dimenticare, ha avuto tesserati Fausto e Serse Coppi”.

Giorgio Bicocchi (Responsabile comunicazione Polisportiva Lazio)

“Oggi è un giorno importante, ogni volta che ogni disciplina entra nella nostra famiglia. E’ emozionante. Lo facciamo in questa splendida mattinata fatta di sole ed accompagnata da un cielo celeste, con l’augurio che la Lazio Handbike abbia un grande futuro. Come lo ebbero atleti come Silvia Parietti o Mario Gentili a Zurigo nel 1986. Sarà gestita, inoltre, dalla Fondazione Terzo Pilastro per dare supporto e sostegno alle categorie più deboli e disagiate”.

Franco Anzidei (Presidente sezione Lazio Ciclismo)

“Orgogliosamente raccolgo questa sfida, al Ciclismo mancava questa perlina e ciò ci appassiona un po’ tutti. Grazie agli atleti e a chi è riuscito a costruire questo team. Confido in loro ed un grazie particolare di benvenuto. Cominceremo già alla grande, con impegni duri. Confidiamo che vada tutto per il meglio, cercando di alleviare i drammi o gli impedimenti che ci possono essere. L’impegno è quello di allargare la squadra, con persone laziali, capaci e persone di spirito sportivo e vero. Ai collaboratori un grazie affettuoso, soprattutto al nostro segretario generale. Spero che i risultati vengano a favore e nel modo giusto. In becco all’aquila. Forza Lazio!”.

Manolo Simeoni (Atleta Lazio Handbike)

“Voglio ringraziare vivamente Angelo Franzè, segretario generale della S.S. Lazio, presente qui con noi. L’abbiamo chiamato e stressato in questi giorni (ride, ndr). Per quanto riguarda il nostro impegno, sarà massimo, ce la metteremo tutta per portare in alto la nostra maglia a livello nazionale ed oltre. Per tanti anni non siamo stati in questo panorama, ad oggi si. Quando si esce dalla disabilità ci si rinchiude in casa e non si intraprende alcun discorso sportivo. L’importante è mettersi in gioco e darsi da fare. L’obiettivo anche è quello di reclutare altri ragazzi. Per chi si volesse candidare oppure vorrebbe ricevere informazioni, c’è il seguente sito: www.sslaziociclismo.it.”.

Mario Gabini (Atleta Lazio Handbike)

“Mi unisco alle parole di Manolo e ringrazio anche io Angelo. Sono entrato da poco nella Lazio Ciclismo, prima stavo nella Lazio Triathlon e Nuoto, poi ho lasciato per motivi fisici e personali. Visto che sono partito prima dei miei due colleghi, spero di riprendere l’abitudine ad andare in bici, dopo aver vissuto con dei problemi all’anca. Mi auguro di dare il massimo in questi impegni e di portare a casa dei risultati. Purtroppo, solo chi vive bene economicamente può vivere una disabilità serena e diversa dagli altri. I costi sono molti ed elevati, come i 10.000 euro dell’Handbike, per dirne una. In Italia, non tutte le parti ti offrono il necessario”.

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Foto di Massimo Moriggi – Articolo a cura di Alessio Giordano – SportPress24.com

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