Dundar Kesapli su Balotelli : “E’ l’ultima spiaggia. Gioca in club di medio livello”

Al Summit Football che si è tenuto allo Stadio Olimpico di Roma si è tornato a parlare di Balotelli, e lo ha fatto Dundar Kesapli noto giornalista internazionale, in una lunga intervista concessa alla CMIT TV.

Il giornalista turco, che da anni vive a Roma, ha dato la sua visione del momento di Mario Balotelli, il quale milita proprio in Turchia con la maglia dell’Adana Demirspor.

Parlando di Balotelli, le parole sono state dure e impietose : “E’ uno di quei giocatori che avrebbe potuto fare grande la Nazionale italiana, ma sappiamo com’è andata. Dove si trova ora può avere la sua ultima spiaggia. Per Montella l’Adana Demirspor può essere una buona scuola per crescere, è un allenatore di medio livello ma poco più”.

“Mario avrebbe potuto giocare in molte squadre importanti per le qualità tecniche, ma dal punto di vista mentale non è un vincente. E infatti adesso a parte i turchi non lo voleva nessuno. Basta guardare cos’è successo a calciatori come Adriano, ma l’elenco sarebbe infinito. Penso che per lui ora la massima aspirazione sia giocare in una squadra di medio livello, potrebbe riguadagnarsi la Serie A ma solo in piazze intermedie come, per esempio, il Bologna, l’Udinese, il Sassuolo. Per la Nazionale ormai è un capitolo chiuso, Mancini gli ha già dato troppe possibilità”.

Kesapli ha poi parlato di mercato:Kokcu del Feyenoord? Non so se possa interessare a qualcuno in Serie A. Io posso dare un parere sul tipo di giocatore, ma sappiamo com’è il calciomercato, è difficile sapere cosa è vero e cosa no. E basta poco per concretizzare o meno un affare. Basta ricordarsi cosa successe tra Burak Yilmaz e la Lazio. Poi bisogna capire cosa succede a un giocatore quando arriva in una squadra. Muriqi gioca bene in nazionale, ma alla Lazio non riesce a esprimersi. Ritorno al Fenerbahce? Si parla di un prestito, non so quali possano essere i dettagli dell’operazione. Resto convinto che sia un ottimo giocatore, ci sarà un motivo se Tare lo ha preso. Ricordatevi dell’arrivo di Calhanoglu al Milan: Montella non lo ha valorizzato, Gattuso che è una persona più concreta ha iniziato a credere in lui e con Pioli poi è esploso. E’ capitata un po’ la stessa cosa anche a Under, che con Di Francesco era stato valorizzato, meno con chi è venuto dopo. Ha sicuramente avuto anche qualche problema caratteriale e non lo difendo sicuramente al cento per cento, ma ci sono responsabilità da parte di tutti quando si gioca male”.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – Sportpress24.com

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