Lazio desinit in piscem, ovvero che brutto finale… Tranne che per Ciro il Grande.

Lazio, perché? Vero, record di punti, qualificazione Champions ufficiosa dopo 13 anni (si aspettano le eliminazioni di Roma e/o Napoli dalle rispettive coppe europee) ma 16 punti nelle 12 gare compresse del post lockdown non sono il bottino che ci si aspettava.

Vediamo nel dettaglio :

13 punti nelle ultime 10 gare. 1,3 punti a gara. Un tonfo bello e buono. O meglio brutto e cattivo. Peccato che la Lazio abbia terminato il suo campionato così. Eppure leggendo nelle pieghe delle stagioni precedenti forse si trova la spiegazione.

Nelle ultime gare da quando c’è Inzaghi sulla panchina della Lazio i black out finali sono una costante. Tranne l’infausto campionato del Lazio-Inter di De Vrij in cui la Lazio fece 1,9 punti, negli altri 3 la media punti è oscillata tra 1,4 e 1,2.

Sembra quasi un marchio di fabbrica dello staff di Inzaghi calare di rendimento nelle ultime 10 gare. Covid? si ok, ma perchè ne ha risentito solo la Lazio a livello negativo? Quello che è certo è che la Lazio desinit in piscem, ossia finisce malissimo una stagione che poteva essere di ben altro spessore.

Esultare per un quarto posto che, per la cronaca, al momento non garantisce la qualificazione champions ci può stare ma non bisogna dimenticare che la Lazio a 12 gare dalla fine era ad 1 solo punti da una Juventus che ha mostrato tutte le sue crepe malgrado il nono scudetto di fila.

Indubbiamente è da ringraziare e celebrare il più forte attaccante attualmente al mondo. Ciro Immobile con i suoi record entra di diritto nella “hall of fame” degli dei del calcio.

Un peccato non aver fruttificato i suoi 36 gol per far vincere alla sua Lazio lo scudetto. Per Lotito si preannunciano giorni bollenti che dovranno servire per allestire una squadra che vada a colmare le lacune mostrate nell’ultimo segmento di stagione.

Forse non tutte le delusioni (leggasi quarto posto finale dopo aver conteso alla Juventus lo scudetto) vengono per nuocere…

Foto La Repubblica

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