LAZIO, Vietato mollare lo Scudetto

Per la Lazio la notte di tregenda contro il Milan di Gullit e van Basten (in effetti sembrava proprio quel Milan e siamo certi che una gara così perfetta il diavolo non la giocava dalla finale champions contro la Steaua) significa un meno 7 in classifica dalla Juventus ad 8 gare dalla fine e un rimasuglio di rimpianti assortiti, leggasi assenze e sfortune episodiche. Che la botta col Milan resti appunto episodica dipende dalla mente del gruppo di Inzaghi che nel dopo gara ha annunciato che si continuerà a lottare per coronare il sogno scudetto, pur tra impervie salite e tornanti pericolosi. D’altronde il calendario nelle prossime 3 gare vedrà la Juventus affrontare proprio il grande Milan visto a Roma e poi in successione Atalanta, la squadra più in forma dell’universo, e il Sassuolo, altra novella schiacciasassi del campionato italiano. La Lazio invece avrà Lecce ed Udinese inframezzate dal Sassuolo che reciterà una parte non piccola nella lotta scudetto. Senza immettersi in pronostici astrusi, anche perché questo è un campionato folle vista la compressione nel tempo delle gare giocate, si può ragionevolmente dire che dopo questo trittico se ne saprà molto di più. Peraltro lo scontro diretto avverrà subito dopo il trittico per cui se la Lazio riuscirà a rosicchiare un paio di punti tutto sarà riaperto. Conteranno, come sempre, la mente e la voglia di arrivare all’obiettivo. La storia del calcio è piena di rimonte anche più difficili di quella che si prospetta alla Lazio. Ora testa al Lecce per resettare una caduta annunciata. Chi molla è perduto.

 

Foto di Claudio Pasq

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