Per i Classici di Sportpress24 presentiamo Il giovane Holden.
Il giovane Holden è un romanzo di formazione scritto da Jerome David Salinger. L’opera di Salinger scritta del 1951 è considerata un caposaldo della letteratura contemporanea ed è stata inserita nei 100 capolavori della storia della letteratura mondiale.
Caratteristiche del Romanzo
Per J.D. Salinger non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, motivo per cui chiese ed ottenne di veder pubblicato il suo romanzo con una copertina bianca col solo titolo del libro. La richiesta non era rivolta. solo al mercato statunitense, ma, anche a quello di tutti gli altri paesi. Motivo per cui, quando si troverà una copertina non bianca, bisognerà ricordarsi che non sono state rispettate le volontà dell’autore.
Perché leggere “Il giovane Holden”
Dal 1951, quando fu pubblicato, questo testo è passato per le mani di innumerevoli adolescenti che lo hanno scelto, a cui è stato regalato o assegnato dai professori, perché ritrovassero nella trama la difficoltà che in questa fase della vita si affronta nel divenire adulti. Questo è un romanzo di formazione: la storia di un difficile passaggio ad una nuova età della vita attraverso il superamento di prove che fungono da riti di iniziazione. Riti dopo i quali non si può più chiamare sé stessi “bambini” ma “uomini”.
Il titolo
L’opera viene pubblicata negli Stati Uniti con il titolo di The Catcher in the Rye. Allude a una strofa di una nota canzone in lingua scots attribuita a Robert Burns, “Comin’ Through the Rye”.
La trama
Holden Caulfield è un ragazzo di sedici anni, stranamente dai capelli grigi, che ci racconta la sua storia in prima persona. Avverte subito il lettore: non ci dirà niente sulla sua vita precedente, non vuole perdere tempo con un racconto biografico ma solo metterci al corrente delle cose assurde che gli sono capitate intorno all’ultimo Natale trascorso.
Holden non è certo uno studente modello. Avendo sostenuto pochissimi esami è stato cacciato dal college di Pencey. Per lui non è una novità, è stato infatti cacciato anche da altre scuole in passato.
Il protagonista della nostra storia sta guardando una partita di Football degli allievi più grandi. Sa già che quella che sta guardando sarà l’ultima partita che vedrà nel college. Holden dovrà fare ritorno a casa sua a New York e non tornerà più tra le mura di Pencey.
La decisione di tornare a New York
Prima di tornare a New York, sua città natale, Holden Caulfield decide di incontrare il suo professore di storia. Holden ha molta stima di questo professore, ma questi comincia immediatamente a fare una ramanzina al ragazzo, umiliandolo e suscitando sempre più il suo rancore verso un college non in grado di capire i problemi degli studenti.
Uscito dall’alloggio del docente Holden incontra Stradler, un compagno di corso. Questi racconta al protagonista della nostra storia che sta per uscire con Jane, una vecchia amica di Golden, di cui lui è segretamente innamorato. Dopo una serie di insulti, tra i due nasce una lotta senza esclusione di colpi. Deluso e amareggiato, il ragazzo decide di lasciare il campus prima del tempo e di tornare a casa in anticipo. Holden, però, non avvisa i genitori, vuole trovarsi un alloggio in città per aspettare lì le vacanze di Natale.
Il soggiorno all’hotel Eldon di New York
Dopo aver trovato una stanza nell’albergo Eldon, Holden si ritrova vittima di pensieri sempre più tristi. La sua mente lo porta a pensare e ricordare Allie, suo fratello. Questi è morto di leucemia. Non riuscendo a dormire, Holden si infila prima nel night club annesso all’hotel e poi vaga per la città in cerca di un locale in cui servano alcolici ai minorenni.
Finalmente il ragazzo trova un locale giusto per lui. L’attrazione della serata è Ernie, un musicista abbastanza famoso nella “Grande Mela”. Affascinato dalla musica Holden si ubriaca e decide di tornare in hotel.
Mourice, Un cameriere lo ferma e vedendolo in un tale stato cerca di imbrogliarlo proponendogli di passare la notte con una prostituta pagandolo cinque dollari. Holden accetta ma è ubriaco, inesperto, e riflette sullo squallore di perdere la verginità in una bettola come quella con una donna che riderebbe, poi, della sua inesperienza. Sunny, così si chiama la prostituta, lascia Holden solo ma l’inserviente che aveva organizzato l’incontro torna dal ragazzo, pretendendo altri cinque dollari perché, secondo lui, era stata quella la cifra pattuita. Holden viene picchiato e derubato dai cinque dollari.
Gli incontri con i vecchi amici
Trascorsa una notte assurda, Holden decide di abbandonare l’hotel. Lascia tutte le sue cose al deposito bagagli della stazione e comincia a girare per la città come un vagabondo. Holden si sente solo, cerca qualcuno a cui appoggiarsi per confidare le sue frustrazioni e la sua delusione. Il ragazzo si ricorda di una sua amica, una ragazza molto snob, Sally. In sua compagnia, assiste ad uno spettacolo pomeridiano. Sally, però, è troppo diversa da Holden, non riesce a prendere seriamente le frustrazioni del ragazzo. Holden non si sente capito, e quindi insulta la ragazza e la lascia in lacrime.
Holden non rinuncia al suo bisogno di ritrovarsi in qualcuno, vuole sapersi vicino, intimamente, a un altro essere umano che condivida con lui la voglia di non prendersi sul serio, di deridere la vita, di rifletterne sullo stupido andamento e sull’ipocrisia della vita degli adulti: chiama un suo vecchio compagno di scuola, Carl Luce, di poco più grande di lui, che accetta di incontrarlo in un bar.
All’inizio l’incontro è felice ma Holden ha ancora la spensieratezza e la superficialità di un ragazzino addosso mentre Carl, intellettuale e ormai in piena età adulta, comincia a sentirsi imbarazzato dall’atteggiamento giocoso e sboccato di Holden tanto da lasciarlo da solo, con supponenza, e suggerirgli di farsi visitare da un bravo psicologo.
A casa con la sorella piccola Phoebe
Holden comincia a girovagare per la città. È in preda ad una forte eccitazione. Il ragazzo è passato dagli incontri più bassi per riempire il suo vuoto e soddisfare le sue voglie di gioco, confronto, rivalsa. Dalle ballerine di Night Club a una prostituta, ad un’amica sciocca e snob, sino ad arrivare ad un amico, un ragazzo buono ma, troppo inquadrato nella vita che il mondo ci aspetta da giovane un uomo per bene.
Holden decide di giocarsi la sua ultima carta. Pur non volendo incontrare i suoi genitori, decide di recarsi presso la loro abitazione. Entrato in casa di nascosto Si reca nella stanza della piccola sorella Phoebe. La piccola, dopo essere stata svegliata da Holden, comincia una conversazione con il fratello. I due giovani cominciano così una discussione sulla situazione del ragazzo. Pur essendo una piccola giovinetta, Phoebe, dopo aver fatto una ramanzina al fratello, che capisce i suoi sentimenti. I due sanno perfettamente, con con l’arrivo dell’età adulta saranno costretti ad essere inquadrati in un lavoro ed impegni obbligati. Con l’arrivo improvviso dei genitori, Holden, dopo essersi nascosto nell’armadio, riesce a fuggire senza farsi vedere.
Il professor Antolini
Non volendo passare la notte in un altro albergo malfamato, Holden, in tarda serata, contatta un suo vecchio professore di inglese, il professor Antolini, che Holden stima tantissimo. Antolini, colto di sorpresa, si offre di ospitarlo in casa sua. Holden gli racconta la sua storia mentre il professore cerca di far leva sulla sua coscienza.
Antolini, contrariamente al professore di storia di Pencey, non lo accusa con una ramanzina pedante ed umiliante, ma scuote veramente l’animo di Holden che comincia a pensare al percorso che sta prendendo la sua vita, al rischio di finire fra gli ultimi e mal ridotto come gli ospiti dei luoghi malfamati che Holden ha frequentato sino a quel momento. Sfiancato da quanto accadutogli in precedenza, Holden si addormenta. Al suo risveglio si accorge che il professore lo sta guardando con dolcezza e gli sta accarezzando i capelli i capelli grigi. Il giovane è fortemente imbarazzato, è convinto che Antolini stia cercando un approccio sessuale. Liberatosi dalla presa, Holden fugge dalla casa del professore con la scusa di recuperare i propri effetti personali lasciati al deposito della stazione ferroviaria.
Holden, preso dal panico, ormai, non sa più a chi rivolgersi e, a quel punto, decide di fuggire. Ha deciso che prenderà il primo il primo treno lasciandosi tutto alle spalle. La decisione è presa. Condurrà la vita libera che sogna, il mondo adulto è carico di etichette, falsità, maschere a cui lui non vuole rassegnarsi e rinuncerà a tutto questo a costo di sentirsi sempre solo come si sente in quel momento.
Epilogo
C’è, però, un’ultima persona che Holden vuole salutare prima di partire: sua sorella Phoebe. Il giovane Caulfield si sente molto legato a lei, Forse, ha capito che lei è la persona più pura che ha incontrato nella sua vita. Decide, quindi, di recarsi a scuola della sorellina ed affida alla bidella un messaggio per Phoebe. Si incontreranno a Central Park. Dopo una breve lite Phoebe ed Holden si riappacificano.
Holden guarda, felicissimo, la sorellina che fa un giro sulla giostra dei cavalli, provando per lei uno smisurato affetto.
Senza spiegazioni, il lettore viene a sapere che Holden non è riuscito a lasciare la città perché è stato ricoverato, ammalatosi di tubercolosi e che, come gli aveva consigliato l’amico Carl, entrerà in analisi. Holden conclude il suo racconto: sente la mancanza di ogni persona che ha incontrato, anche di quell’inserviente che lo ha picchiato e derubato dopo l’incontro con la prostituta. Ogni personaggio ha lasciato un segno.
Le frasi
“È buffo. Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti”
“A chi precipita non è permesso di accorgersi né di sentirsi quando tocca il fondo. Continua soltanto a precipitare giú. Questa bella combinazione è destinata agli uomini che, in un momento o nell’altro della loro vita, hanno cercato qualcosa che il loro ambiente non poteva dargli. O che loro pensavano che il loro ambiente non potesse dargli. Sicché hanno smesso di cercare. Hanno smesso prima ancora di avere veramente cominciato.”
L’autore *
Jerome David Salinger nasce a New York il 1° gennaio 1919 da padre ebreo-lituano e madre tedesca che si convertì all’ebraismo il giorno delle nozze. È divenuto celebre per aver scritto Il giovane Hoden( The Catcher in the Rye), romanzo di formazione che ha riscosso un’enorme popolarità fin dalla sua pubblicazione, nel 1951, per poi divenire un classico della letteratura americana.
I temi principali nei lavori di Salinger sono la descrizione dei pensieri e delle azioni di giovani disadattati, adolescenti sempre silenziosi che non esprimono ciò che provano, la capacità di redenzione che i bambini hanno su questi, e il disgusto per la società borghese e convenzionale. Salinger fu uno degli ispiratori del movimento letterario della Beat Generation, insieme ad altri autori.
Poco più che ventenne, durante la Seconda guerra mondiale, fu tra i primi statunitensi ad entrare in un lager nazista. Questo, questa esperienza lo segnò profondamente. Trasferitosi a Cornish nel 1953 ridusse al minimo i contatti umani. Incapace di adattarsi alle luci della ribalta. Dopo il 1953 concesse solamente due interviste. Nel 1985, sul New Yorker fu pubblicato il suo ultimo racconto. Muore a Cornish il 27 gennaio 2010. *(Fonte Wikipedia)
Articolo a cura di Massimiliano Vienna – Sportpress24.com – (Foto da X ex Twitter e di Massimiliano Vienna)