Parigi-Bercy, Sinner vince e trova ancora Zverev in semifinale

Jannik Sinner procede spedito e travolge Shelton con un doppio 6-3: è semifinale a Parigi

Battuto con un netto 6-3 6-3 l’americano Ben Shelton: basta un’ora e 9 minuti per aggiudicarsi la sfida con Alexander Zverev. Con il tedesco una specie di sfida sei giorni dopo, dato che questa è stata la finale dell’ATP 500 di Vienna. Nondimeno, è un altro piccolo passo verso un’ulteriore settimana da numero 1.

Prime palle break già nel terzo game per Sinner, ed arrivano su doppio fallo di Shelton. Jannik, però, qualche piccolo errore di troppo lo commette, specie sul duello a rete sul 30-40, e così l’americano riesce a tenere la battuta. L’azzurro ci riprova sul 2-2, stavolta però prende la rede e poi chiude con lo smash per il 3-2.

Nel sesto game c’è anche un fenomenale dritto per il 40-0, ma è in generale una gran versione del numero 2 del mondo quella che si vede quest’oggi. E non è tutto, perché sul 5-3 prima va sullo 0-40 e poi, al secondo set point, risponde in maniera spettacolare a una prima a 221 km/h per vincere il parziale in 34 minuti.

Nel secondo set di nuovo, sul 2-1, Sinner va sul 15-30 e poi, sul 30-30, risponde profondo non dando a Shelton il tempo di organizzarsi: altra palla break. E ancora una volta va a segno, con l’americano che, al di là di ogni cosa, non sa particolarmente cosa fare. Sul 3-1, però, c’è un piccolo passaggio a vuoto, che gli costa il controbreak a zero con annesso passante di Shelton sull’italiano lanciato a rete. Si passa a qualche momento di relativa tranquillità nei turni di battuta, fino al 4-3, quando arriva un’altra chance a favore di Jannik. Sul 30-40 non serve fare nulla: fa tutto il nativo di Atlanta, che commette un doppio fallo e manda l’azzurro a servire per il match. E la chiusura è d’autore: gran prima, presa della rete e volée bassa per la semifinale.

I numeri parlano chiaro: 16 vincenti e appena 10 errori gratuiti per Sinner contro i 13 e 20 di Shelton. Particolarissimo e chiaro il dato sulle seconde: 80% di punti vinti per Jannik, 29% per il suo avversario, e già l’80% di punti vinti sulla prima all’interno del 75% di quelle in campo ha parlato chiaro a favore del campione di Wimbledon. Domani l’appuntamento sarà non prima delle 17:00.

Zverev doma Medvedev in rimonta e ritrova Sinner in semifinale

L’ultimo quarto di finale del torneo ATP di Parigi, ultimo Masters 1000 della stagione, si rivela una battaglia. Il tedesco Alexander Zverev, testa di serie numero tre, doma in rimonta il russo Daniil Medvedev 2-6 6-3 7-6(5) in due ore e trentuno minuti e domani affronterà Sinner nella seconda semifinale, incontro che rappresenta l’ideale rivincita della finale giocata a Vienna domenica scorsa.

La testa di serie numero tre apre le ostilità con il turno di battuto tenuto ai vantaggi dopo aver annullato palla break, l’avversario impatta con l’immediato 1-1. Il russo rompe l’equilibrio con il break a 15 che gli consegna il 3-2 e strappa nuovamente il servizio al rivale per il 5-2Medvedev annulla palla break, continua a spingere e trasforma il secondo set point per il 6-2 che chiude la prima frazione.

Il copione non cambia, il russo inizia la seconda partita con il break a 30 sancito dall’errore di diritto del rivale. Nel momento di maggiore difficoltà il tedesco reagisce strappando il servizio all’avversario per l’1-1 e opera il sorpasso con il 2-1. I due contendenti continuano il loro duello nel rispetto dei turni di servizio fino a quando, nell’ottavo gioco il tedesco, con la dirompente accelerazione di diritto trasforma la palla break del 5-3. Zverev si procura tre set point con il rovescio lungolinea e con il servizio vincente sigla il 6-3 che rimette l’incontro in equilibrio.

Il russo inaugura il parziale decisivo con l’1-0, il tedesco replica, ai vantaggi, per l’1-1 e ottiene il break sull’errore da fondo dell’avversarioLa testa di serie numero undici però non ci sta, risponde con il 2-2 ottenuto a 15 e, dopo aver annullato due palle break, firma il 3-2. Si continua nel rispetto dei turni di battuta fino al risolutivo sprint finale.

Nel decimo gioco il finalista di Vienna, penalizzato da diversi errori di diritto, salva due match point prima di timbrare il 5-5 sul rovescio in rete del rivale.  Gli ultimi due turni di servizio non spezzano l’equilibrio e la soluzione diventa il tie-break.

 

Il numero tre ATP rompe l’iniziale situazione di parità con la risposta di diritto del 3-2, riconsegna però il vantaggio con il clamoroso smash in rete del 4-3 prima di riconquistarlo con il punto del 5-3. Il russo vince lo scambio a rete per impattare sul 5-5. Zverev si procura match point con il servizio vincente e timbra il decisivo 7-5 sul rovescio lungo del rivale.

Zverev chiude la sua prestazione con quattro ace e il 78% di prime. Il tedesco mette a referto ventiquattro colpi vincenti, sette meno del rivale, e quindici errori gratuiti, tre meno del russo. Il numero tre ATP realizza lo stesso numero di punti al servizio dell’avversario e vince il computo complessivo dei punti per 97 a 93, testimonianza di un confronto estremamente equilibrato.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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