Gareth Bale: “Come altri temo la bancarotta. Quando smetti c’è da ricostruire un’esistenza”
La vita dopo il calcio non è fatta solo di riflettori, trofei e ricordi gloriosi. Sempre più ex calciatori raccontano quanto possa essere difficile il passaggio dall’essere protagonisti sui campi di tutto il mondo al reinventarsi lontano dal pallone.
Depressione, crolli finanziari, vuoto esistenziale: sono rischi concreti. A parlarne apertamente è stato anche Gareth Bale, ex stella del Real Madrid e della nazionale gallese.
In un’intervista a Front Office Sports, Bale ha confessato:
“Il post-ritiro è sempre stata una cosa che mi ha spaventato. Si leggono storie di atleti che, finita la carriera, vanno in bancarotta. Non sanno gestire i soldi, vivono nel lusso senza pensare al futuro”.
Parole che sorprendono, considerando che il gallese ha guadagnato oltre 170 milioni di euro solo con il Real Madrid.
Il ritiro, avvenuto nel 2023 a 34 anni, ha rappresentato una svolta: “Ho sempre cercato di investire in più settori, così se qualcosa andava male, non perdevo tutto”.
E infatti oggi Bale si divide tra attività imprenditoriali (come catene di minigolf a tema) e collaborazioni televisive, tra cui quella con l’emittente britannica che trasmette la Champions League.
Recentemente, ha rivelato anche di essere in trattativa per un coinvolgimento con il Cardiff City, club della sua città natale: “È una squadra con grande potenziale, anche se in declino. Vorrei dare il mio contributo”.
Il caso Bale mostra che anche per i più ricchi e celebri, il dopo-carriera può essere una sfida vera.
E affrontarla con umiltà, preparazione e visione è l’unico modo per non perdere la partita più importante: quella con la vita.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com