Una notizia drammatica ha colpito il mondo della boxe: Arturo Gatti Jr., 17 anni, figlio dell’indimenticato campione del mondo Arturo “Thunder” Gatti, è morto in circostanze ancora da chiarire.
Il giovane era considerato una promessa della boxe canadese, con un percorso amatoriale in crescita e grande attenzione da parte dei media locali. Secondo le prime informazioni, il corpo rinvenuto nella sua abitazione a Montreal, non ha dato certezza delle cause.
Le cause del decesso non sono ancora ufficiali, ma la polizia ha aperto un’indagine
La notizia della morte dell’adolescente ha iniziato a circolare sui social media ed è stata confermata dall’allenatore di Gatti Jr., Moe Latif sempre sui social media.
“Purtroppo non si tratta di una voce o di uno scherzo. Arturo se n’è andato”, ha scritto Latif in una storia su Instagram, invocando il rispetto della privacy in questo momento difficile.
Anche il presidente del WBC, Mauricio Sulaiman, hacommentato la notizia della morte di Gatti Jr.. “Il World Boxing Council e la comunità globale del nostro sport si uniscono in preghiera per la profonda perdita di Arturo Gatti Jr. all’età di 17 anni. Che Dio dia pace alla sua anima e aiuti la sua famiglia a trovare la pace”, ha detto Sulaiman.
Arturo Gatti Sr., padre del ragazzo, fu una leggenda del pugilato tra anni ’90 e 2000, noto per le sue battaglie epiche sul ring, in particolare la trilogia contro Micky Ward.
Il campione morì nel 2009 in circostanze controverse durante una vacanza in Brasile: inizialmente classificata come suicidio, la sua morte è ancora oggi oggetto di dubbi e teorie alternative.
La morte del figlio Arturo Jr. riapre una ferita profonda per il mondo della boxe, che piange non solo una giovane vita spezzata, ma anche l’eredità tragica di una famiglia segnata da dolore e mistero.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com