Lo spagnolo campione uscente ha piegato il russo conquistando l’accesso ai quarti
Domenica dedicata ai primi ottavi di finale a Wimbledon. Nel match-clou di giornata Carlos Alcaraz si è qualificato per i quarti superando Andrey Rublev, numero 14 del seeding: 6-7(5) 6-3 6-4 6-4 dopo poco più di due ore e 40 minuti di gioco il finale. Lo spagnolo ora affronterà Cameron Norrie. Finisce l’avventura del doppio misto azzurro Vavassori-Errani.
A modo suo, soffrendo e divertendosi, ma lo spagnolo è ai quarti di finale di Wimbledon dopo il 6-7 (5) 6-3 6-4 6-4 in due ore e 43 minuti con cui ha steso sul Centrale Andrey Rublev nella prima sfida tra top 20 dell’edizione 2025 dello Slam sull’erba. La sua marcia continua con la vittoria consecutiva numero 22, la striscia più lunga della sua carriera, e numero 16 sull’erba (a Wimbledon ora non perde da 18 partite e oltre 50 ore di gioco), ma prosegue tra quegli alti e bassi che hanno contraddistinto finora il torneo del numero 2 del mondo: sbaglia, prova a crescere ma quando serve fa sempre la differenza.
Al contrario di Rublev, illuso dal primo set vinto al tie-break, che con questa ha perso 11 delle 11 partite giocate in carriera negli slam contro uno dei migliori 5 al mondo. Alcaraz invece ora mette nel mirino Cameron Norrie, avversario martedì, arrivato ai quarti col 6-3 7-6 (4) 6-7 (7) 6-7 (5) 6-3 in quattro ore e 27’ sul cileno Jarry.
La partita
Troppi errori (36 non forzati alla fine), ma anche la sua miglior partita di questo Wimbledon col servizio (22 ace). Un inizio iper negativo, a livello di quel quarto set con Fabio Fognini all’esordio in cui “non sapevo più cosa fare”, finendo sotto 4-1, ma poi Alcaraz ha comunque fatto le cose migliori, concedendo un solo break a Rublev e frustrando i suoi timidi tentativi di rimonta.
Carlos si è meritato questa rimonta, e continua questo suo percorso parallelo ma contrario a quello di Sinner: Jannik non è mai andato oltre le due ore di gioco finora, Alcaraz sempre sopra; l’azzurro sembra una macchina quasi perfetta che ha solo bisogno di essere oliata e non ha ancora concesso un set agli avversari mentre lo spagnolo è capace di splendide accelerazioni improvvise ma è ancora alla ricerca del ritmo, superando in tre set solo il 733 del mondo Oliver Tarvet.
Ma continua a vincere, ad incantare quel pubblico che a lui non si sognerebbe mai di tirare le fragole per la troppa noia, ad andare avanti con questa striscia di trionfi che dura dalla finale persa a Barcellona a fine aprile contro Rune che adesso include anche 8 successi contro i primi 20 del mondo. Alcaraz non sarà ancora al suo livello migliore, quello che serve per vincere Wimbledon, ma anche in queste condizioni resta tabù per la stragrande maggioranza dei colleghi.
Compreso Rublev, uscito lentamente di partita anche a livello mentale, e verosimilmente anche Norrie, avversario ai quarti con cui Alcaraz ha vinto 4 volte su 6 in carriera.
Errani e Vavassori battuti agli ottavi
Escono agli ottavi di finale a Wimbledon Sara Errani e Andrea Vavassori. I campioni del Roland Garros in doppio misto subiscono la rimonta di Irina Khromacheva e Jackson Withrow, che riescono a imporsi 36 76(6) 62.
Il match inizia al meglio per Errani e Vavassori che vincono tutti i primi otto punti. Sul 3-0, dopo la parata di Vavassori sulla palla game, scende la pioggia. Si riprende dopo tre quarti d’ora di gioco, ma la partita non cambia. La brillantezza di Errani nelle scelte di gioco, i riflessi sotto rete e l’efficacia al servizio di Vavassori si combinano bene. L’amicizia tra i due rinforza l’intesa. Il 6-3 matura come conseguenza naturale dopo un ultimo game segnato da tre ace di Vavassori, l’ultimo dei quali proprio sul set point.
Diverso l’andamento del secondo set. Khromacheva e Withrow servono decisamente meglio e senza pause. I game si succedono senza break fino al 6-6 e a una nuova interruzione per pioggia prima del tie-break. Alla ripresa, gli azzurri si ritrovano spalle al muro. Un doppio fallo e un errore a rete di Vavassori, un rovescio sbagliato da Errani contribuiscono a spingere i nostri avversari avanti 5-1. Khromacheva però dà una mano con un paio di regali sotto rete (4-5). Al punto successivo, le racchette dei due italiani impegnati a chiudere lo spazio a rete si toccano, e questo significa due set point da salvare (4-6). Vavassori cancella il primo con l’ace numero 13, Errani il secondo con un capolavoro in difesa che poi scatena la frustrazione di Khromacheva con il diritto.
Tuttavia Vavassori manca di precisione e sveltezza nei punti chiave e alla terza occasione, nonostante il tentativo di Errani di sorprendere con il servizio da sotto, Khromacheva e Wilson chiudono il set. La partita si allunga. Purtroppo, però, la poca solidità di Andrea Vavassori in risposta è un fattore decisivo nel terzo set. Gli azzurri, da subito costretti a risalire, vedono gli avversari allontanarsi. Riescono a salvare tre match point ma possono solo ritardare l’inevitabile.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com