La Salernitana saluta la ‘B’ nel modo peggiore: vittoria a tavolino per la Sampdoria

La Sampdoria resta in Serie B, mentre la Salernitana scende in Serie C nel peggiore dei modi possibili.

In casa dei Campani i liguri vanno avanti di due gol Coda (38′) e Sibilli (49′) con la somma del risultato totale per 4-0.

Ed ecco che accadde l’imprevedibile, col lancio selvaggio di oggetti e petardi dei suoi tifosi che impedisce la ripresa della partita e la fa sospendere definitivamente.

La Salernitana perderà a tavolino e scenderà in Serie C, blucerchiati salvi a quaranta giorni dalla retrocessione.

Fumogeni, seggiolini lanciati in campo, cori di contestazione nei confronti di squadra e società granata.

Doveri non ha avuto scelta: il direttore di gara ha interrotto a più riprese il gioco.

Alla fine, dopo la contestazione prolungata dei tifosi della Salernitana, l’arbitro ha deciso per la sospensione definitiva della partita.

Il 3-0 a tavolino dovrebbe sancire la salvezza della Samp e la retrocessione in C della Salernitana.

IL CASO SALERNITANA-SAMPDORIA

La Curva della Salernitana scatena la contestazione, fischiando i giocatori e lanciando di tutto in campo: seggiolini, oggetti, petardi, fumogeni.

Deve entrare la polizia in assetto antisommossa e, dopo qualche minuto di tensione, Doveri sospende la sfida facendo rientrare tutti negli spogliatoi.

Si rientra in campo dopo mezz’ora circa, per ripartire dal 65′, e subito riprendono i lanci di seggiolini e petardi: Doveri sospende così nuovamente, dopo soli trenta secondi di gioco. Questa volta lo stop è definitivo.

Non ci sono le condizioni per riprendere e la Curva della Salernitana è sul piede di guerra: ogni tentativo di riprendere, verrebbe frustrato dal lancio di oggetti.

Boato dell’Arechi all’annuncio dello stop del match, che comporterà il 3-0 a tavolino

I campani salutano la Serie B nel modo peggiore e perdono la categoria,

Samp salva a quaranta giorni dalla retrocessione sul campo e un mese dopo il caos-Brescia, che l’ha rimessa in gioco nei (contestati) playout.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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