Si dice che prevenire è meglio che curare ma la Serie A non lo sa. Molto più avvincente il metodo all'”Azzeccagarbugli” di navigare a vista ed improvvisare sul momento risolvendo in fretta e furia, disagi e problematiche varie che emergono.
A ben tre giorni dalla stesura dei calendari inerenti la prossima stagione del campionato di calcio 2025/2026, la Lega Serie A si è resa conto che c’è (ancora una volta) un problema. Ossia: l’accavallamento e la contemporaneità tra il calcio e di altri eventi sportivi di grande rilievo come gli Internazionali BNL di Roma e le ATP Finals a Torino. In quei giorni infatti nelle città di Roma e Torino si disputeranno anche il derby capitolino (tra Lazio e Roma) e il Derby della Mole (tra Juventus e Torino). La contemporaneità di eventi così importanti per i due sport può creare caos e disagi
La Serie A cade dalle nuvole e si ricorda che c’è anche il Tennis

Il caso che ha fatto discutere di più è la coincidenza tra il derby di ritorno tra Lazio e Roma e la finale degli Internazionali BNL d’Italia, prevista per il 17 maggio al Foro Italico. Già quando l’accavallamento vede coinvolte partite non di cartello i disagi attorno allo Stadio Olimpico e attorno al Foro Italico sono assai elevati, figuriamoci cosa può crearsi quando agli ATP si affiancherà un evento ad alto rischio per l’ordine pubblico come il derby capitolino. Serve un'”organizzazione perfetta” che in più di un’occasione il nostro paese ha fatto fatica a far rispettare (cosa gravissima, sopratutto in una metropoli come Roma).
Lo stesso problema si ripropone per il derby di Torino è programmato per il 9 novembre. Lo stesso giorno dell’inizio delle ATP Finals nel capoluogo piemontese. Questa volta lo scontro è tra calcio e tennis. Tuttavia in passato sono successi altri episodi simili, come la programmazione della Maratona di Milano e quella di Roma nello stesso giorno.
L’esasperazione per questo reiterarsi negli anni di questi problemi ha spinto l’opinione pubblica a pretendere la creazione di una cabina di regia per una pianificazione nazionale degli eventi sportivi. E’ l’unica soluzione. Perché, di questo passo, gli eventi continueranno a spintonarsi tra loro diventando sempre di più una fonte di stress per le persone piuttosto che un’occasione di godersi emozionanti eventi sportivi.
Bisogna poter ragionare a livello complessivo. L’organizzazione va fatta senza il paraocchi ma tenendo conto di ogni potenziale problema, considerando quindi gli aspetti temporali, fisici e logistici. Altrimenti si crea quel c.d. “caos all’italiana” dove ci si ritrova spiazzati da una situazione prevedibile e si corre ai ripari in fretta e furia.
In Italia si aggiustano le cose in corsa
Un primo tentativo caotico di rimediare in corsa e con frenesia potrebbe arrivare con la Coppa Italia. Viste le veementi reazioni alla concomitanza del calendario della Serie A con gli eventi tennistici sopracitati, sembra si sia deciso di intervenire. I presidenti di Serie A, considerata l’impossibilità di trovare date alternative, stanno pensando di chiedere alla Assemblea di spostare la finale di Coppa Italia 2026 da Roma a Milano. Lo comunicano all’ANSA ambienti della Lega.
E’ davvero l’unica soluzione possibile? Possibile che non c’è modo di evitare un problema organizzativo conosciuto da anni? La speranza è che questa, tardiva, presa di coscienza della situazione porti non solo a soluzioni tampone, ma a un’organizzazione sana e definitiva.
Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com