Il Social Football Summit sbarca a Torino e lo fa nella pancia dell’Allianz Stadium per parlare di stadi, tecnologia al servizio dei tifosi e non solo. Per arricchire il dibattito, sono stati diversi gli interventi di esperti del settore che hanno raccontato la loro visione e le aspettative per il futuro.
L’inizio della conferenza ha visto un’introduzione di Ivan Ortenzi e Massimo Tucci che hanno presentato l’evento prima di far salire i numerosi ospiti sul palco.
DARIO DE STEFANIS, DIRETTORE RESPONSABILE DIVISIONE GRANDI EVENTI E PROMOZIONE TURISTICA DELLA CITTÀ DI TORINO
“Il nostro documento unico di programmazione parla di obiettivi strategici di sport e tempo libero. Lo scopo è quello di mettere a sistema le grandi infrastrutture olimpiche, come l’INALPI Arena, il Palavela e il PalaTazzoli, per attrarre turismo tramite i grandi eventi. Lo stadio della Juventus è un gioiello e nel 2026 avrà anche i concerti.
Le ATP Finals fanno vivere la città in modo clamoroso e creano un sistema di attività extra. Sogniamo di portare una partita dell’NBA anche se, visti i proibitivi costi dei biglietti, è difficile”.
ANDREA SANTINI, MANAGER DEL PARCO DEL FOTO ITALICO – SPORT E SALUTE
“La serata della finale di Coppa Italia, in contemporanea con gli Internazionali d’Italia è stata una grande prova. Se si vuole fare un grande evento bisogna tenere conto di tanti aspetti come la mobilità – non facile da gestire a Roma – l’accessibilità e la circolarità.
Sul futuro? Il contenitore deve stare al passo con il tempo, la tecnologia deve essere al servizio dell’organizzatore dell’evento. Serve modularità anche nella fase di produzione della manifestazione”.
LUCA USAI, NEW BUSINESS E PROJECT MANAGER – VIVOCONCERTI
“I venue più importanti in Italia sono San Siro di Milano e lo Stadio Olimpico di Roma ma Bisogna migliorare l’esperienza su tutto il contesto. Per esempio, Max Pezzali propone un concerto di esperienza utilizzando l’interazione tra il pubblico e l’artista. Il progetto di sostenibilità più importante a livello internazionale è quello dei Coldplay.Si sta andando verso eventi più sostenibili”.
FRANCO MORELLI, MANAGING DIRECTOR – KINGS LEAGUE ITALIA
“La Kings League è una parabola in ascesa. Abbiamo cominciato al Camp Nou di Barcellona , successivamente, siamo arrivati a Madrid e Torino. Non esiste una venue migliore ma esistono venue più utili ad un tipo di prodotto. Il valore chiave è il buio che esalta i con giochi di luce all’interno di luoghi chiusi come i palazzetti.
Il primo campionato in Italia ha avuto 57 milioni di visualizzazioni e i partner credono nel progetto. La scelta di disputare le gare di lunedì è per non entrare in conflitto con la Serie A anche in vista di un lavoro di collaborazione”.
GIOVANNI BRILLANTI, RESEARCH EXECUTIVE – YOUGOV
“La metà degli italiani vanno frequentemente allo stadio per le partite di calcio. La percentuale di persone presenti allo stadio in maniera meno frequente cresce per altro tipi di eventi. Le attività di intrattenimento invogliano le famiglie, i giovani, invece, puntano su qualità audio, estetica dello stadio e presenza di servizio come la lounge, elementi chiave per i media e per l’esperienza da godere con amici.
Il motivo che porta la gente allo stadio è la componente emotiva, seguita dall’evento stesso. Il prezzo è soltanto al quarto posto”.
FRANCESCO GIANELLO, FACILITIES MANAGEMENT DIRECTOR – JUVENTUS
“Sono alla Juventus da moltissimi anni. Ho vissuto il Delle Alpi e il salto verso l’Allianz Stadium è stato epocale. Gli stadi di questa generazione non possono rimanere uguali. Ci siamo resi conto che questa è la casa dei nostri tifosi. Di conseguenza, anche il servizio steward è stato internalizzato.
Lo stadio è pensato con lungimiranza. Abbiamo creato un sistema di telecamere a circuito chiuso, fatto un balzo verso la sicurezza per le famiglie e cambiato il sistema di illuminazione per l’intrattenimento”.
CRISTIANA PACE, FOUNDER E CEO – ENOVATION CONSOULTING
“Abbiamo iniziato nel 2018 con il motosport. La Formula 1 è diventata intrattenimento e questo sta accadendo anche nel calcio. Mi occupo di sostenibilità e, personalmente, ho cominciato questo percorso nel 2008 in F1. Nel 2022 siamo entrati anche nel calcio. La nostra ricerca è finalizzata all’ottimizzazione così come ha fatto anche la Juventus. Bisogna utilizzare meno risorse per spendere meno e preservare pianeta e comunità.
L’accessibilità è importantissima, come abbiamo visto con i non udenti e non vedenti per la finale di CoppaItalia. Noi portiamo ad altri settori le idee di misurazione, riduzione e tecnologia. Una delle cose più evidenti è il broadcasting remoto, iniziato con la F1 e passato alla Premier League, attivato con Sky”.
PAOLO MONGUZZI, STADIUM AND CONSUMER BUSINESS DIRECTOR – JUVENTUS
“Le venue devono essere concepite per essere trasformate. La Juventus gestisce un intero ecosistema, non basato solo sul calcio.Il brand Juventus deve essere importante per la città di Torino. Il ticketing è il primo approccio all’evento. Spesso si guarda alla quantità.
Un elemento è la differenziazione. Ogni squadra è differente e bisogna analizzare i dati personalizzandoli sulla macro categoria. In una stagione il 60% delle persone fa più di 100 km per venire qui e, perciò, vendere una partita infrasettimanale è più complesso. Il tema non è più il costo del biglietto ma la fattibilità. L’obiettivo è cercare di monetizzare il tempo che passa dal prima del fischio a ciò che accade dopo”.
GIUSEPPE PAPAIANNI, AWS ACCOUNT EXECUTIVE – CENTRAL GOVERNMENT
“La trasformazione digitale non si sviluppa in un solo modo. Abbiamo potuto sperimentare che ogni società ha il suo progetto specifico. È fondamentale conoscere ciò che succede in uno stadio al fine di massimizzare l’esperienza. Ciò che accade è un generatore di dati enorme e si rivolta sull’esperienza del tifoso. Tutto ciò contribuisce ad adattare lo stadio.
Oggi è fondamentale saper leggere i dati. Per esempio, abbiamo costruito una strategia che porta la NFL a capire i comportamenti dei giocatori e oggi il tifoso vuole conoscere, vuole i dati. Anche con la Bundesliga abbiamo costruito un progetto di fan engagement con tutte le statistiche a disposizione del tifoso”.
ANDREA PERON, SALES LEADER – ADOBE
“Adobe è entrata nella digital customer experience anche nello sport. I club, insieme agli organizzatori di eventi, hanno la necessità di raccogliere dati per creare un profilo unico del fan. L’AI può aiutare a produrre questi dati su scala e creare un’esperienza personalizzata”.
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Il Social Football Summit tornerà nella città di Roma che ospiterà l’evento il 18 e il 19 novembre 2025.
Articolo a cura di Andrea Marino – SportPress24.com