Atp Amburgo, Zverev, sicuro che il problema siano sempre gli altri?

Zverev e la sindrome di Charlie Brown: perde ad Amburgo ed è ancora polemica

Dopo le assurde critiche all’organizzazione dei BNL di Roma e le pessime parole spese nei confronti di Lorenzo Musetti, Zverev torna a fare polemica ad Amburgo. Su Lorenzo, Zverev si era lamentato della grandezza delle palline, (come se Musetti ne usasse altre nel frattempo), etichettando l’Azzurro come un giocatore attendista che sulla terra fa sempre le stesse cose da anni, agevolato nella vittoria a causa di palle e campo.

La verità è che ormai dalla sonora batosta presa agli Australian Open da Jannik Sinner, Zverev non è più riuscito a fare nemmeno quello che prima gli veniva naturale fare. Eliminato ovunque e da chiunque, dal Sud America al Double Sunshine a Roma ed ora Amburgo, ormai non è colpa sua. Ad Acapulco, colpa di un’intossicazione alimentare (malessere uscito fuori dopo aver giocato una partita intera mentre gli altri si erano ritirati prima per intossicazione), a Roma è colpa delle palline più grandi del solito e delle zolle di campo, ad Amburgo è colpa delle date, troppo ravvicinate allo Slam parigino.

“Caro Sascha”, sei sicuro che il problema non sia tu?

Le parole del tedesco dopo la sconfitta in due set contro Musetti sul Centrale di Roma: “Le palle erano un disastro oggi, veramente troppo grandi. È da tre o quattro anni che ne parliamo, ma il problema persiste. Giochiamo con certe palle a Montecarlo, Madrid, Monaco, poi arriviamo a Roma e cambia tutto”

Peccato però che non ci risultino tue vittorie in nessun torneo citato a parte Monaco. Ad Amburgo la dimensione delle palline non era buona? No, colpa del calendario!

Furioso attacco in conferenza ad Amburgo: “Ma che roba è?”. Poi scende in campo e perde

 Alexander Zverev non ci sta. Il tennista ha espresso forti critiche riguardo a una recente decisione presa durante un torneo ATP Masters 1000, definendola una “stupidaggine” e mettendo in discussione chi abbia avuto l’idea. Il tedesco ha manifestato il suo disappunto per una scelta organizzativa che, a suo dire, ha influenzato negativamente le condizioni di gioco. 

“Adoro giocare ad Amburgo. Mi piacerebbe poter giocare qui ogni anno. Non so proprio però chi abbia avuto l’idea di programmare Amburgo in una data come questa con la finale un giorno prima del via del Roland Garros. Che stupidaggine! Non so chi abbia avuto l’idea. Nessun giocatore di punta in lotta per vincere il Roland Garros può giocare la finale ad Amburgo il sabato e poi giocare il primo turno lunedì a Parigi. 

Al Roland Garros giochiamo un torneo al meglio dei cinque set, devi prepararti fisicamente, devi dormire nel letto in cui dormirai per le prossime due settimane. Purtroppo con questa scelta in un certo senso hanno distrutto Amburgo. L’anno scorso avevamo un ottimo campo di partecipazione”. In campo ha perso agli ottavi contro Muller: 3-6, 6-4, 7-6. Uscito di scena dopo la sconfitta ai quarti di Roma contro Musetti, Zverev aveva deciso di partecipare al 500 di casa, sperando di poter fare bene. Niente da fare. Ora il Roland Garros.

Chiaramente il calendario ravvicinato al Roland Garros però non conta se il match lo vince lui, nessuna denuncia alle palline o al campo se vince lui, nessuna critica al gioco degli altri se vince lui. Inizia a diventare una polemica perpetua perchè di vincere sembra che non gli stia riuscendo da Parigi Bercy: stucchevole per il numero 3 del ranking mondiale.

Il crollo con Muller

Zverev lo scorso anno si era spinto fino alla finale contro il francese Fils cedendo solo al terzo set di un match complicato.

I tifosi tedeschi si aspettavano un percorso simile anche in questa edizione del torneo ma sin dal primo set qualcosa è andato storto. Muller si è preso d’autorità il primo parziale, Sascha ha saputo reagire riprendendo la partita per i capelli ma al parziale decisivo non ha saputo tenere i nervi saldi e alla fine ha ceduto al tiebreak.

in questa stagione è stato uno di quelli che ha giocato di più ma con un record di 24 vinte e 9 perse che sicuramente non era quello che si aspettava. Dopo la finale agli Australian Open ci si aspettava un cammino decisamente diverso da parte sua, invece sono arrivate più delusioni che soddisfazioni con la vittoria nel torneo di Monaco ad aprile che di certo non basta per rendere il periodo positivo.

Forse sarebbe il caso di cambiare il tuo gioco e di capire perchè non va, piuttosto che alzare polemiche ogni volta che perdi, amico Zverev. Perchè se continui così, ti vedremo fuori dal podio presto e non sarà certo colpa di Musetti.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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