Il Superclasico è del River Plate, Mastantuono gol da fuoriclasse

Con uno splendido gol di Mastantuono e uno di Driussi, il River Plate ha sconfitto il suo principale rivale, Boca Juniors di fronte a uno stadio incredibilmente gremito.

Il calcio non è sempre giusto ma questa volta è stata una meritata ricompensa per questo River che non è affatto un fenomeno ma che è bastato con la sua voracità offensiva e il suo atteggiamento vincente per prevalere su un Boca apatico, scoraggiato e con un atteggiamento più che controverso da parte di Gago: si è sentito inferiore prima di giocare e non ha corso rischi quando la partita lo richiedeva.

L’esempio più chiaro è stato il cambio di terzino con altro terzino (Saracchi al posto di Blanco) a quattro minuti dalla fine.

Passano gli anni, passano i giocatori, ma l’intensità degli attacchi di Gallardo resta immutata nel tempo.

Anche se a volte questa intensità viene confusa con la vertigine e la squadra si scontra più di quanto giochi, il River c’è. Funziona sempre.

E così l’epilogo del superclásico che è del River Plate. Giocato per battere un Boca timido, tiepido… molto sulla difensiva

Di fronte all’approccio avaro di Gago, un 5-4-1 per cercare di non perdere (Palacios si muoveva più da centrocampista che da attaccante), Gallardo gli ha opposto un attacco implacabile, con Montiel e Acuña che si spostavano sulle fasce costringendo Belmonte e Zenón ad allargarsi e a coprire le fasce.

Colidio incarica Advíncula e Battaglia. Mastantuono, dall’altra parte, a Costa e Blanco. Driussi stava fluttuando dentro.

Galoppo ha cercato di attaccare lo spazio dall’interno e Castaño ha agito come lanciatore. Il problema era che c’era un predominio geografico, tattico ed emotivo, ma mancavano anche gioco, profondità e finalizzazione.

Il gol di Mastantuono su calcio di punizione ha rotto il blocco sotto gli Xeneize, ma non ha interrotto lo sviluppo della partita fino a quel momento.

Sembrava che il Boca non si rendesse conto di stare perdendo, perché mantenne la sua posizione di giocare lontano dall’Armani, con Merentiel travestito da solitario.

I terzini non mollarono la presa per rompere la linea dei cinque e solo Zenón, dopo aver ricevuto palla, guardò con impazienza la porta avversaria.

Palacios, un altro isolato. Un giocatore che seleziona la palla senza nessuno in grado di riceverla.

Ma adesso il calcio argentino si gode l’exploit di un nuovo talento. Franco Mastantuono ha messo la sua firma nella partita più attesa dell’anno: il derby tra River Plate e Boca Juniors.

Il talento classe 2007 non ha ancora compiuto diciotto anni, ma già da diverso tempo il suo nome è sulla lista di diversi osservatori di calcio internazionale.

E il goal realizzato nel Superclasico contro i rivali storici del Boca Juniors può aprirgli palcoscenici ancora più importanti ed è inevitabilmente destinato ad allargare la platea dei suoi estimatori.

Schierato come sempre titolare anche nella sfida interna contro il Boca Juniors, Mastantuono ha messo la sua fiches sul derby più sentito di tutta l’Argentina realizzando una rete da copertina di trasmissioni televisive.

Punizione da circa trenta metri piazzata sotto all’incrocio dei pali, con nessuna possibilità per il portiere avversario di poter intervenire.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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