Una vigilia infuocata, quella che sta vivendo nelle ultime ore la finale della Copa del Rey 2024-2025. Nell’ultima fase appartenente alla competizione in questione, prenderanno parte il Barcellona e il Real Madrid.
Entrambe le compagini, si sfideranno nella giornata di domani a Siviglia, presso lo Stadio de la Cartuja.
Quel che però ha riscontrato un grande clamore, in ordine cronologico, è stata una diatriba tra la terna arbitrale designata per la sfida e la società madrilena.
In particolar modo, ha visto l’arbitro Ricardo De Burgos sfogarsi nella consueta conferenza stampa pre-partita, mettendo nel mirino un video accusatorio trasmesso dalla TV dei Blancos.
La situazione si è poi evoluta con un successivo duro comunicato diramato dal Real Madrid.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI IN VISTA DELLA FINALE DELLA COPA DEL REY
Il tutto inizia quando la televisione privata del club spagnolo decidere di trasmettere un servizio sostenendo che, gli uomini di mister Ancelotti siano riusciti a vincere il 64% delle sfide dirette da De Burgos, rispetto all’81% del Barcellona.
Dunque, talento messo in dubbio, attraverso una musica drammatica e delle immagini dei suoi presunti errori.
Non si fa attendere la risposta del direttore di gara, che in occasione della conferenza stampa alla vigilia della partita, scoppia in lacrime criticando ciò che è andato in onda.
Il Real Madrid a sua volta emana due comunicati stampa, il primo per rispondere e il secondo per smentire la possibilità di mancata partecipazione alla finale della Copa del Rey.
LE DICHIARAZIONI DI RICARDO DE BURGOS
“Quando tuo figlio va a scuola e gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, è una vera sofferenza.
Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, che commette errori come qualsiasi altro atleta.
È davvero dura, non lo consiglio a nessuno. Il giorno in cui me ne andrò da qui, voglio che mio figlio sia orgoglioso di ciò che suo padre era e di ciò che è l’arbitraggio, che ci ha trasmesso tanti valori.
Non è giusto, visto quello che stanno passando molti miei colleghi, non solo nel calcio professionistico.
I video su Real Madrid TV ci mettono grande pressione e hanno anche gravi ripercussioni nella tua vita privata”.
IL COMUNICATO STAMPA DEL REAL MADRID
“Il Real Madrid CF ritiene inaccettabili le dichiarazioni pubbliche rilasciate oggi dagli arbitri designati per la finale della Copa del Rey, in programma domani, 26 aprile 2025.
Queste proteste, che sorprendentemente hanno focalizzato l’attenzione sui video di un organo di stampa protetto dalla libertà di espressione come Real Madrid TV, realizzati deliberatamente 24 ore prima contro uno dei partecipanti alla finale, dimostrano, ancora una volta, la chiara e manifesta animosità e ostilità di questi arbitri nei confronti del Real Madrid.
Dichiarazioni ancora più sorprendenti, in tono minaccioso e allusive all’unità degli arbitri, sono state utilizzate per annunciare presunte misure o azioni ben lontane dai principi di correttezza, obiettività e imparzialità che dovrebbero prevalere poche ore prima di un evento calcistico che cattura l’attenzione di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
Considerata la gravità dell’accaduto, il Real Madrid auspica che i responsabili della RFEF e dell’organismo arbitrale agiscano di conseguenza, adottando le misure necessarie per difendere il prestigio delle istituzioni”
LA LIGA RISPONDE
“Questo non è calcio, è una lotta di potere. Non gli piace Tebas perché non fa ciò che vuole lui.
Non gli piace Ceferin perché non fa ciò che vuole lui. Non gli piace Louzan perché non fa ciò che vuole lui. Non gli piacciono i giornalisti della tv perché non dicono ciò che vuole lui.
Non vuole che si avanzi con la riforma arbitrale perché non è quella che vuole lui. E ora, dopo le dichiarazioni degli arbitri, stanchi dell’assedio costante da parte di Real Madrid TV, risponde come sa: sospende la conferenza stampa.
Cancella l’allenamento alla Cartuja. Disprezza gli eventi ufficiali della finale di Coppa. Fa filtrare che domani non si presenteranno alla finale della Coppa.
Che sensibilità la sua. Non protesta, fa pressione. Non si lamenta, minaccia.
Non discrepa, punisce. Non vuole migliorare il calcio, vuole il suo calcio. E la cosa più grave non è che ci provi. La cosa grave è che tanti permettano questa cosa, lo consentano e lo aiutino”.
Articolo a cura di Alessio Giordano – SportPress24.com