Real-Arsenal – The factory of dreams, make yours REAL

Real – Arsenal –  Una storia sul campo, raccontata attraverso le voci di professionisti, appassionati dalla storia del calcio, e dall’ emozione che muove il battito. Quando le scarpe dei loro idoli solcano il suolo verde, quando varcano il campo di battaglia, inizia in quell’ attimo, il susseguirsi di azioni, lo switch di movimenti, pensati con tecnica e istinto che accompagneranno lo scorrere del tempo, fino al 90esimo.

The factory of dreams, make yours REAL“, che significa “La fabbrica dei sogni rende REAL il tuo”.

Il messaggio, della coreografia dei Blancos, al Bernabeu, è chiaramente questo: il Real è il padrone del gioco, come se avesse un’entità superiore dalla sua parte, che muove le pedine a suo favore.

Primo tempo

Il Real Madrid ha sentito fortemente l’assenza di Modric e Kroos, i veri motori della manovra centrale della squadra. Con loro in campo, il Real costruisce gioco con più fluidità, collega difesa e attacco, e riesce a combinare azioni efficaci per arrivare a concludere. Senza di loro, la squadra ha faticato a trovare ritmo e idee. Mbappé, capocannoniere del Real, ha toccato la velocità massima tra tutti i giocatori delle due squadre in questa stagione – ben 36,4 km/h – ma nemmeno la sua esplosività è bastata per scuotere il match.

Il Real Madrid ha iniziato la partita contro l’Arsenal con grande intensità, spinto da un Bernabeu infuocato e una coreografia da brividi dei propri tifosi. Nei primi minuti, Vinicius ha creato un’occasione servendo Mbappé, che ha segnato, ma l’arbitro ha annullato per fuorigioco. L’Arsenal ha risposto con decisione: Saka ha sfiorato il palo con un tiro insidioso, poi ha costretto Courtois a una grande parata con un sinistro preciso.

Al 10′, l’arbitro ha concesso un rigore ai Gunners per un contatto tra Raul Asencio e Merino, dopo il check del VAR. Saka si è presentato sul dischetto ma ha fallito, tentando un cucchiaio che Courtois ha intuito e respinto.

Subito dopo, anche il Real ha avuto la sua chance dagli undici metri: l’arbitro ha punito Rice per un intervento su Mbappé, ma dopo una lunga revisione al VAR ha annullato la decisione e revocato anche il cartellino giallo al centrocampista inglese. Nel frattempo, l’arbitro ha distribuito diversi cartellini: Alaba, Asencio, Rice (poi scagionato) e Raya, ammonito per perdita di tempo.

Nonostante qualche conclusione da fuori area con Mbappé e Timber, il Real non è riuscito a inquadrare la porta nemmeno una volta nel primo tempo. Le statistiche parlano chiaro: zero tiri nello specchio per i padroni di casa, mentre il 50% delle azioni si è sviluppato nella trequarti offensiva dell’Arsenal. La squadra di Arteta ha controllato la gara con personalità, forte anche del largo vantaggio dell’andata (3-0). L’arbitro ha concesso sette minuti di recupero prima dell’intervallo, ma il Real non è riuscito a cambiare l’inerzia del match.

Secondo tempo

Finisce qui al Bernabeu: Real Madrid 1 – 2 Arsenal. Partita intensa e ricca di colpi di scena, decisa nei minuti finali. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0, la ripresa si accende al 65’, quando l’Arsenal passa in vantaggio grazie a Bukayo Saka, bravo a finalizzare un’azione manovrata con un colpo sotto su assist di Merino. Il Real Madrid reagisce subito e al 67’ trova il pareggio con Vinícius Jr., che approfitta di un errore in disimpegno di Saliba. La gara resta in equilibrio fino al recupero, ma al 93’ è Gabriel Martinelli a firmare il gol decisivo che regala la vittoria ai Gunners.

Nel corso del secondo tempo, entrambe le squadre effettuano diversi cambi: per il Real Madrid entrano Ceballos, Endrick, Fran Garcia, Modric e Brahim Diaz; per l’Arsenal Trossard rileva Saka. Da segnalare anche l’ammonizione di Partey all’85’. Odegaard va vicino al gol in un paio di occasioni, tra cui un tiro fuori di poco all’80’ e un altro al 92’, parato in due tempi da Courtois.

Le statistiche raccontano un Arsenal aggressivo (11 falli, sopra la media stagionale) e sempre in gol nelle ultime otto partite di Champions. Vinícius Jr. raggiunge quota 50 partecipazioni attive in UCL, diventando il quarto più giovane a farlo, mentre il Real interrompe una lunga astinenza da gol in Champions (308 minuti). Mikel Merino firma il suo secondo assist in questa edizione.

Un match combattuto, ma alla fine è l’Arsenal a spuntarla e a prendersi una vittoria pesantissima in trasferta

Articolo a cura di Rebecca Olivieri – SportPress24.com

 

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