Momenti di tensione nei pressi dello stadio Olimpico di Roma, prima del derby tra Lazio e Roma. Tredici gli agenti feriti a causa del lancio di sassi, bottiglie e bombe carta da parte degli ultras.
ROMA, 14 APR – La Lazio esprime la propria vicinanza e solidarietà agli agenti delle forze dell’ordine rimasti contusi negli scontri avvenuti fuori dallo Stadio Olimpico in occasione del derby contro la Roma. “La società condanna con assoluta fermezza le violenze e le aggressioni che hanno avuto luogo e si dissocia in modo netto e inequivocabile da ogni forma di violenza. Simili comportamenti sono inaccettabili e non rappresentano in alcun modo i valori della S.S. Lazio, né quelli del vero tifo e dello sport in generale”, sottolinea il club biancoceleste in una nota. Una condanna ferma, quella del club biancoceleste con la società che “auspica che episodi del genere non abbiano mai più a ripetersi”, conclude.
Il giorno dopo i violenti scontri tra polizia e tifosi laziali che hanno fatto da vergognoso prologo al derby di Roma le forze dell’ordine vanno a caccia dei responsabili: come riporta l’Ansa, sono al vaglio degli investigatori i video degli scontri, con l’obiettivo di dare un nome e un volto ai violenti. Si stanno analizzando in queste ore le immagini registrate dalla polizia scientifica che hanno immortalato gli istanti dei disordini.
LE PAROLE DEL SINDACATO DI POLIZIA COISP
“Non è pensabile che all’indomani di ogni partita di calcio ci si ritrovi a contare i feriti tra le Forze dell’Ordine. Ormai è evidente che certi soggetti non vanno allo stadio per tifare, ma solo per colpire chi rappresenta lo Stato: è questo il loro ‘sport’ preferito. Alcuni poliziotti, ancora in queste ore, sono sottoposti a controlli e ulteriori accertamenti per definire l’entità dei traumi riportati”. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario del sindacato di Polizia Coisp. “È per questo che, in sede di conversione del Decreto Sicurezza e come già indicato dal ministro Piantedosi, chiediamo che vengano inserite norme più dure e specifiche per tutelare l’incolumità dei poliziotti in situazioni di questo tipo: Daspo a vita e carcere vero per chi aggredisce un agente in servizio, senza scappatoie o giustificazioni”, conclude.
Articolo a cura di Valerio Giuseppe Bellinghieri – Sportpress24.com