Le ZTL sono aree cittadine in cui l’accesso e la circolazione dei veicoli sono limitati a determinate ore o a specifici tipi di veicoli.
Le Zone a Traffico Limitato, note semplicemente come ZTL, sono aree nelle quali viene limitato l’accesso a particolari categorie di veicoli, permanentemente oppure in determinate fasce orarie. L’intento è quello di ridurre il traffico nei centri storici, soprattutto durante i periodi con maggiore affluenza di traffico. Le ZTL possono anche essere finalizzate a mantenere sotto controllo i livelli di inquinamento nelle aree urbane oppure per aumentare le entrate amministrative con il pagamento di un eventuale pedaggio urbano.
Le Zone a Traffico Limitato (ZTL) vengono delimitate mediante segnali dedicati e sistemi di sorveglianza tramite telecamere come ad esempio:
Di solito, la Polizia Locale è responsabile della verifica della regolarità degli ingressi in ZTL, mediante l’uso di varchi elettronici. Tale organo controlla l’autorizzazione dei veicoli che transitano, segnalando eventuali violazioni commesse da veicoli non autorizzati.
L’obiettivo di questo articolo è comprendere le procedure per la contestazione delle multe ZTL, fornendo spiegazioni su come presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace per l’annullamento. Inoltre, affronteremo due domande comuni:
- è soggetta a sanzione anche l’uscita dalla ZTL?
- nel caso si ricevessero più multe, è necessario saldare tutte le sanzioni?
Esploreremo dettagliatamente queste tematiche, con l’intento di fornire spunti di riflessione a chi si trovi in simili circostanze.
Multa ZTL: norma e costi
L’articolo 7, comma 9 del C.d.S. conferisce ai Comuni la facoltà di preservare specifiche aree urbane tramite l’istituzione di zone pedonali e zone a traffico limitato (ZTL), valutando gli impatti del traffico sulla sicurezza stradale, la salute, l’ordine pubblico, l’ambiente ed il territorio.
Ma chi ha il diritto di accedere alla ZTL?
L’accesso è consentititi ai:
- Residenti che vivono in ZTL;
- Mezzi di soccorso e veicoli degli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12, dei vigili del fuoco e dei servizi di soccorso;
- veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di eta’ non superiore a due anni, munite di contrassegno speciale, denominato «permesso rosa»;
- Mezzi di trasporto pubblico/scolastico (bus/taxi);
- Veicoli adibiti al servizio di persone con disabilita’, munite del contrassegno di cui all’articolo 381, comma 2, del regolamento;
- Veicoli elettrici o ibridi;
- Turisti diretti a Hotel situati all’interno della ZTL (previa comunicazione della targa);
- Tutti i cittadini in fasce orarie specifiche.
Ma quali sono i costi per un accesso non autorizzato (fuori dagli orari consentiti e/o senza autorizzazione) in ZTL?
La sanzione prevista dal Codice della Strada varia da un minimo di 83,00 euro a un massimo di 332,00 euro, senza decurtazione di punti dalla patente di guida. In caso di pagamento entro 5 giorni, è possibile usufruire di uno “sconto” del 30%.
Quando si può contestare una multa ZTl?
A notifica avvenuta, il destinatario della sanzione ha a disposizione due opzioni per contestare una multa ZTL:
- può presentare ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica.
- alternativamente può proporre ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica.
Attenzione, se la sanzione è stata pagata, non è ammissibile proporre alcun ricorso, indipendentemente dalla validità delle argomentazioni adducibili.
Pertanto, è consigliabile, prima di effettuare il pagamento, esaminare attentamente il verbale al fine di accertare l’eventuale presenza di vizi che ne possano giustificare la contestazione.
Come fare ricorso per multe ZTL?
L’organo accertatore (Polizia Locale), conformemente all’art. 201 C.d.S., ha un periodo di 90 giorni per notificare il verbale contenente i dettagli della violazione e i motivi che hanno impedito la contestazione immediata.
Tra i vizi più comuni che potrebbero rendere il verbale annullabile:
- Segnaletica poco visibile, confusa o troppo vicina al varco di accesso alla ZTL (come prescritto dall’art. 79 del Regolamento d’Attuazione del C.d.S).
- Fotogramma poco nitido, dove la data, l’ora e il veicolo non risultano chiaramente identificabili.
- Varco spento o malfunzionante.
- Infrazioni ravvicinate nello stesso tratto stradale, consentendo l’applicazione di una sola sanzione (vedi infra)
- Infrazioni commesse da chi ha dimenticato di rinnovare il permesso di accesso alla ZTL, a meno che l’amministrazione non abbia anticipato la scadenza.
- Violazioni commesse da disabili con contrassegno regolare, poiché questi soggetti possono transitare in tutte le ZTL del territorio nazionale.
- Notifica del verbale oltre 90 giorni dalla data dell’infrazione.
Al fine dell’accoglimento del ricorso, è fondamentale un’analisi meticolosa di tutti gli aspetti in gioco, dai dettagli della segnaletica alla fotografia del varco, al fine di rilevare eventuali irregolarità nella procedura di rilevamento e notifica della sanzione.
Rimanere all’interno della ZTL
La pratica di rimanere all’interno delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) al di fuori degli orari consentiti è un fenomeno noto e diffuso, il quale ha spinto i Comuni a intensificare i controlli, includendo anche la verifica dell’orario di uscita dalla ZTL.
In altre parole, chiunque uscisse dalla ZTL al di fuori degli orari stabiliti veniva altrettanto contravvenzionato Ma è davvero legittima questa sanzione? La risposta è negativa e tale conclusione può costituire il punto di partenza per un eventuale ricorso. È importante evidenziare quanto segue:
- Non esiste una norma specifica che punisca la condotta di uscita dalla ZTL al di fuori degli orari consentiti.
- La considerazione chiave è che chi entra in ZTL è inevitabilmente tenuto a uscirne, rendendo così la condotta unitaria (cfr. sentenza n. 14/2007 della Corte Costituzionale). Pertanto si può concludere che, in caso di ingresso nell’area in un orario non permesso, sarà l’entrata a essere sanzionata, poiché l’uscita rappresenta il naturale sviluppo della condotta vietata.
Multe seriali ZTL: occorre pagarle tutte?
La questione delle multe seriali per l’ingresso nelle ZTL è piuttosto dibattuta. Non di rado, capita a chi cerca parcheggio di incappare nell’errore di accedere ad una ZTL più volte.
Tuttavia, la lettura restrittiva del secondo comma dell’art. 198 del C.d.S. impedisce l’applicazione del principio del concorso cumulo giuridico previsto dal primo comma, il quale consente di applicare una sola sanzione aumentata fino al triplo in caso di più violazioni commesse nello stesso tratto stradale e in breve tempo, considerando la condotta come un’unica violazione e evitando il cosiddetto cumulo formale.
In pratica, per quanto riguarda gli ingressi nelle ZTL, non trovando applicazione il principio del primo comma dell’art. 198 C.d.S. ogni ingresso in ZTL comporta una contravvenzione da pagare.
L’introduzione dell’art. 198 bis C.d.S. nel corso del 2022, sembrava finalmente aprire la porta ad un approccio più flessibile, consentendo di considerare le violazioni successive come un’unica infrazione, anche se commesse in tempi diversi. Essenzialmente le violazioni accertate nei novanta giorni antecedenti alla notifica, ma non ancora notificate, venivano assorbite in quella notificata. Tuttavia l’entusiasmo è durato poco: il Ministero dei Trasporti ha fornito un’interpretazione restrittiva di questa disposizione, limitandola solo a circostanze specifiche e a controlli automatici, come nel caso di violazioni legate:
- all’assenza di assicurazione RC auto,
- mancata revisione;
- circolazione di veicoli sotto fermo amministrativo.
Di conseguenza, la questione delle multe seriali nelle ZTL spesso finisce per dipendere dalla sensibilità del giudice. Non è infrequente che, quando un’infrazione è commessa in buona fede e le violazioni si susseguono rapidamente nello stesso tratto stradale, il giudice possa adottare un approccio più flessibile. Questo orientamento è supportato anche dalla sentenza 14/2007 della Corte costituzionale, che ha sostenuto che in situazioni simili, dove le violazioni avvengono in successione e configurano una condotta unica, dovrebbe essere applicata una sola sanzione.
In conclusione, malgrado le restrizioni normative e le interpretazioni ministeriali, la possibilità di ottenere l’annullamento delle multe seriali nelle ZTL rimane spesso alla discrezionalità del giudice, che può tenere conto delle circostanze specifiche e della natura della violazione nella sua decisione.
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Articolo a cura dell’Avvocato Stefania Nicoletta Costanzo – Sportpress24.com – (Immagine di copertina a cura della Redazione)
![]() Stefania Nicoletta Costanzo, avvocato Cassazionista del foro di Roma, iscritta all’ Albo degli Avvocati dal 2001 e all’Albo speciale degli avvocati Cassazionisti dal 2014. Lo studio si trova in Roma – via Cicerone 49, tel 06/3213357, mail: avvstefaniacostanzo@libero.it. L’avvocato esercita la professione da oltre 20 anni con specializzazione in diritto civile: Responsabilità Civile – Risarcimento del Danno – Diritto delle Assicurazioni e infortunistica stradale; Responsabilità Professionale medica, di notai, avvocati, agenti immobiliari, ingegneri etc..; Responsabilità da fatto illecito. Si occupa, altresì, di contrattualistica, recupero credito, esecuzioni, controversie di natura condominiale, diritti reali, diritto di famiglia, controversie tra utenti ed operatori telefonici. Inoltre fornisce assistenza sia nella fase stragiudiziale, che giudiziale. |