Chiamatela doppia gioia per gli olandesi al BNP Paribas Open.
Il giorno dopo che Tallon Griekspoor ha eliminato la testa di serie Alexander Zverev, Botic van de Zandschulp ha sconvolto Novak Djokovic 6-2, 3-6, 6-1 per aumentare la sua reputazione di killer di giganti in continua crescita.
Van de Zandschulp è diventato il secondo lucky loser di fila a battere Djokovic a Indian Wells, seguendo le orme di Luca Nardi 12 mesi fa. Van de Zandschulp possiede una reputazione più pesante di quella italiana, però. Il 29enne ha battuto Carlos Alcaraz e Rafael Nadal la scorsa stagione e ha ottenuto una vittoria contro l’amico di Djokovic, Nick Kyrgios, giovedì allo Stadium 1.
“Penso di avere una certa varietà nel mio gioco, quindi forse è questo che li infastidisce”, ha detto van de Zandschulp.
Anche se Kyrgios si è ritirato nel secondo set, van de Zandschulp ha giocato un tennis ispirato. Quando spara, i suoi colpi a terra rimbombanti, il movimento stellare e il gioco a rete possono mettere in difficoltà chiunque. Una partenza decisa del numero 85 del mondo, combinata con un gioco irregolare di Djokovic, ha aiutato van de Zandschulp a costruire un rapido vantaggio di 5-1.
“Solo una brutta giornata in ufficio, immagino, per me“, ha detto Djokovic. “Mi dispiace per il livello del tennis, considerando come mi alleno in questi giorni. La differenza tra il campo centrale e gli altri campi è immensa. La palla rimbalza sui campi centrali più in alto rispetto ad alcuni dei campi in terra battuta più alti.
“Sì, ho solo lottato molto con il campo. Non riuscivo a trovare il ritmo”.
Djokovic ha perso la sua terza partita di fila, l’ultima volta nel 2018 come parte di una stagione colpita da infortuni. Ha affrontato gli infortuni anche nel 2025, facendosi male al tendine del ginocchio agli Australian Open.
Ha mancato l’occasione di eguagliare Nadal per il maggior numero di partite vinte nella storia del Masters 1000, anche se il perenne detentore del record possiede già il maggior numero di titoli Masters.
Paolini e Bronzetti al 3° turno
Esordio vincente a Indian Wells per Jasmine Paolini. Al rientro dopo il problema alla caviglia, la toscana si è qualificata per il 3° turno del Wta 1000 californiano battendo la 17enne Iva Jovic, n. 157 Wta, con il punteggio di 7-6, 1-6, 6-3 in 2 ore e 12 minuti. Una partita di lotta, sempre sul filo dell’equilibrio come dimostrano i punti vinti nel match: 92 per Jasmine, 91 per la promettente americana.
Pur non ancora al meglio fisicamente e dopo un secondo set perso con tre break consecutivi, Paolini ha alzato il livello negli ultimi game del parziale decisivo. Una vittoria da combattente contro una giocatrice talentuosa come Jovic, appena al secondo match in carriera contro una top 10. Paolini tornerà in campo lunedì contro una tra Jaqueline Cristian e Leylah Fernandez.
Bronzetti supera Frech: è di nuovo 3° turno
Da Indian Wells a Indian Wells. Un anno dopo Lucia Bronzetti è di nuovo al terzo turno del Wta 1000 californiano grazie alla vittoria – come lo scorso anno – sulla polacca Magdalena Frech, n. 30 al mondo. Sono servite due ore di gioco per risolvere la pratica con il punteggio di 6-3, 7-5. Due set equilibrati, risolti con lucidità nei momenti decisivi da Bronzetti.
Sia l’azzurra che la polacca hanno commesso diverse sbavature, ma alla fine hanno pesato più gli errori di Frech che ha perso sei volte il servizio. Lucia ha chiuso con il 54% di punti con la prima, ma soprattutto ha trovato qualità in risposta. Alla sesta vittoria nelle ultime otto partite disputate, Bronzetti tornerà in campo lunedì, con ogni probabilità contro la n. 1 al mondo Aryna Sabalenka che nella notte affronterà l’americana McCartney Kessler.
Super Arnaldi elimina Rublev. Tutto facile per Alcaraz, fuori Gigante
Matteo Arnaldi accede al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells, battendo per la seconda volta in carriera Andrey Rublev ed eliminando la testa di serie numero 7 del seeding. La solita prestazione piena di cuore e di voglia di Matteo, che approfitta degli errori clamorosi di Rublev e porta a casa il match 6-4 7-5.
Il Match
Arnaldi, che sa come si fa, visto che ha battuto Rublev nettamente al Roland Garros dello scorso anno, si mette subito in scia dopo aver perso il primo game della partita. L’azzurro recupera un break di svantaggio e poi scappa nell’ottavo game, quello in cui strappa la battuta a 15, grazie a una grande difesa e all’attacco in controtempo. Matteo serve per il set, ma si inceppa e il russo torna nel parziale. Sotto 4-5 Rublev serve per rientrare totalmente nel match, ma combina un disastro. Doppio fallo e due gratuiti, con in mezzo un meraviglioso cross di rovescio di Arnaldi.
Epilogo
Il secondo set sembra compromesso in pochi minuti, perché Rublev ottiene un doppio break che taglierebbe le gambe a qualsiasi giocatore, ma non ad Arnaldi. Matteo, sotto 0-3, infila quattro game consecutivi, alternando risposte sulle righe e accelerazioni improvvise, sfruttando anche gli errori di Andrey. Sul 4-3 si ristabilisce l’equilibrio e il servizio torna a prevalere, con Arnaldi che è mostruoso nel nono game, quando infila cinque punti di fila dallo 0-40 (bravissimo il ligure in battuta). Sul 5-6 Rublev serve per rimanere in partita, ma combina un disastro dopo l’altro e Arnaldi ne approfitta, chiudendo 6-4 7-5 in un’ora e 48 minuti.
Fuori Gigante
Matteo Gigante ci prova dopo la grande vittoria contro l’argentino Baez, ma Taylor Fritz è troppo forte, soprattutto su questa superficie. L’americano passa al terzo turno (sfiderà Tabilo) vincendo 6-3 7-5 in un’ora e 29 minuti di gioco. La testa di serie numero 4, che si fa strappare la battuta quando serve per il match, riesce a venire a capo di un secondo set non semplice e avanza nel torneo.
Alcaraz senza stress
Carlos Alcaraz inizia il suo Indian Wells passeggiando contro il francese Quentin Halys, battuto 6-4 6-2 in un’ora e 9 minuti. Lo spagnolo, campione in carica, è alla caccia del suo terzo titolo consecutivo in California,
impresa che in passato è riuscita solo a Novak Djokovic e Roger Federer.
Alcaraz ha incontrato un giocatore piuttosto in forma come Halys, reduce da una semifinale a Dubai qualche giorno fa, ma diversamente da molte altre volte non ha avuto nessuna pausa durante il match, mostrando tutta la sua forza in questi campi.
Alcaraz ha giocato una grande partita, partendo subito fortissimo con un break, tenuto fino alla fine con l’unica, piccola paura sul 5-4 e servizio, quando lo spagnolo ha dovuto fronteggiare l’unica palla break del set. Nel secondo parziale Alcaraz ha ulterioramente alzato il suo livello di gioco, non avendo difficoltà a chiudere per 6-2.
Lo spagnolo al terzo turno avrà il canadese Denis Shapovalov, e potrebbe uscirne davvero una gran partita, piuttosto insidiosa per il campione in carica. Prima del match dello spagnolo, standing ovation per Lance Davis, l’apicoltore che l’anno scorso salvò il torneo dall’invasione di api proprio durante un match di Alcaraz.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com