Il presidente del Marsiglia Longoria é stato squalificato per 15 giornate dopo aver accusato di corruzione un arbitro.
Quindici turni di squalifica sentenziano la fine della stagione di Pablo Longoria, presidente del Marsiglia. Una punizione inevitabile dopo le dichiarazioni nel post partita di sabato scorso a Auxerre. Gara persa malamente per 3-0 sul campo della neopromossa. Dietro questa triste uscita ci sarebbe stato qualcos’altro. Non solo l’ennesimo torto subito in un campionato di “m…”, ma pure “vera corruzione”. Punito anche Ravanelli, consigliere sportivo del Marsiglia, per aver criticato, seppur con meno veemenza, lo stesso arbitro preso di mira dallo spagnolo.
LA FRASE VERSO L’ARBITRAGGIO
Stagione finita per il presidente del Marsiglia Pablo Longoria, sanzionato con 15 giornate di squalifica dalla commissione disciplinare del massimo campionato francese per le frasi rivolte all’arbitro Jeremy Stinat in seguito all’espulsione di Derek Cornelius, nell’ultimo impegno dell’OM: “Era tutto previsto, organizzato, a partire dal cartellino di Balerdi contro l’Angers”, aveva tuonato il numero uno biancazzurro. “È un campionato di m***a, se ci chiama la Superlega andiamo subito“, aveva aggiunto al suo sfogo, per poi definire tutto ciò “vera corruzione”.
Longoria è andato oltre, accusando di fatto l’intero corpo arbitrale di essere corrotto e di conseguenza di ordire contro il suo club. Un’accusa poi ritrattata, facendo leva sulla conoscenza non perfetta della lingua francese: “Non c’è corruzione, nel senso di scambio di denaro, e mi pento della parola usata. In Spagna la utilizziamo in senso più generico”. Troppo tardi.
Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com