Rubiales assolto, solo una multa. La Hermoso ‘perde’ e anche pesantemente

Caso Rubiales. Il giudice del Tribunale nazionale ha assolto l’ex presidente e il resto degli imputati dal reato di coercizione, ritenendo che non abbiano usato violenza o intimidazione sul giocatore.

Sei giorni dopo l’abbandono del processo in attesa della sentenza, è annunciata la sentenza inflitta dal giudice della Corte nazionale a Luis Rubiales per il bacio dato a Jenni Hermoso durante la cerimonia di premiazione degli ultimi campionati mondiali svoltisi a Sydney.

L’ex presidente della Federazione calcistica spagnola (RFEF) viene ‘salvato’ dal carcere.

Dichiarato colpevole di violenza sessuale, ma il giudice condiziona la sentenza, in parte, all’euforia del momento.

Secondo il magistrato, Rubiales avrebbe esagerato, ma lui è caduto nell’amo della Hermoso e gli ha imposto una multa di 18 mesi.

Dovrà pagare alla giocatrice un totale di 10.800 euro, ovvero 20 euro al giorno, e non potrà avvicinarla entro un raggio di 200 metri né comunicare con lei per un anno.

L’accusa aveva chiesto una condanna a due anni e sei mesi di carcere per i reati di violenza sessuale e coercizione, ma alla fine la pena è ridotta a una multa.

Rubiales presenterà ricorso per chiedere l’assoluzione

Nella sentenza, il giudice ha dato “piena credibilità” al racconto di Hermoso, ma ha minimizzato la gravità degli eventi perché “non è provato alcun atto intimidatorio compiuto da nessuno degli imputati o da terze parti”.

Poiché, secondo lui, non c’è violenza o intimidazione, “l’aggressione sessuale rientra nella categoria di minore intensità” e viene applicata la pena minima.

Secondo Fernández-Prieto, Rubiales l’avrebbe baciata “di sorpresa e senza il consenso della vittima”, un atto che “attenta la libertà sessuale” di Jenni Hermoso.

Il giudice non ha creduto alla testimonianza resa dalla difesa di Rubiales, l’esperta di lettura labiale che ha affermato di aver chiesto alla giocatrice se poteva baciarla.

Il giudice insiste sul fatto che il consenso non può essere provato se la risposta del calciatore non è analizzata.

Inoltre, la sentenza aggiunge che Luis Rubiales “non ha approfittato del suo status di presidente della RFEF né di un rapporto di superiorità sulla vittima”.

Assoluzione dalla coercizione

Nonostante la condanna per violenza sessuale, il giudice ritiene che Jennifer Hermoso ha esagerato nelle sue dichiarazioni e che ha voluto cavalcare l’onda mediatica.

Per questo motivo, il giudice José Manuel Fernández-Prieto ha assolto sia l’ex presidente della RFEF sia gli altri tre imputati:

l’ex direttore sportivo della nazionale maschile Albert Luque;

l’ex allenatore della nazionale femminile Jorge Vilda e l’ex responsabile marketing della federazione, Rubén Rivera.

Per questi tre, la procura ha chiesto una condanna a un anno e sei mesi di carcere per il reato di coercizione.

Il giudice ha sostenuto la posizione secondo cui gli imputati non hanno commesso intimidazioni, requisito fondamentale per incoraggiare il reato di coercizione.

Nella sentenza vengono elencati tutti gli episodi raccontati dai vari testimoni durante il processo, ma in nessuno di essi viene ravvisato un atto intimidatorio.

Un processo mediatico

Questo processo, iniziato il 3 febbraio e durato sette giorni, è diventato uno dei più mediatici nella storia della Corte nazionale, con oltre un centinaio di organi di informazione accreditati.

Tra gli altri, hanno testimoniato lo stesso ex presidente della RFEF e la giocatrice Jenni Hermoso, incentrando le loro accuse sul fatto che ci fosse o meno il consenso nel bacio.

Fonte L’EsportiuArticolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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