Dopo aver ritrovato la vittoria in campionato contro il Verona, la Lazio cerca continuità in Europa League. I ragazzi di Baroni vogliono consolidare il meritato primo posto in classifica e il fattore Olimpico può fare la differenza. Del match di domani ha parlato il tecnico biancoceleste insieme al difensore biancoceleste Mario Gila. Di seguito le loro parole. Inizia Baroni:
Come arriva La Lazio dopo la vittoria di Verona a questo impegno? manca un punto per la matematica qual agli ottavi, il fatto che manca così poco può condizionare la squadra?
“No assolutamente. Sono gare meravigliose. E’ una gara bellissima contro un avversario forte e solido. Una squadra che ha personalità compattezza e non a caso è la seconda miglior difesa dei 5 campionati d’Europa e questo dice molto. Noi dobbiamo affrontarla come se non ci fosse un domani, si gioca come sempre per vincere perché questo è nel nostro DNA consapevoli delle difficoltà e proprio per questo occoeraà una grande prestazione davanti ai nostri tifosi”.
Domani la Lazio giocherà con 9 out. In difesa avrà solo le scelte obbligate. Domani porterà qualche primavera? Questa situazione legata alle squalifiche avrà ripercussioni sul campionato? Patric come sta?
“So che siamo corti dietro ma ho massima fiducia nella squadra. Abbiamo soluzioni per sopperire. La partita è troppo importante. Veniamo da una bella gara a Verona, domani abbiamo questa opportunità importante, non dobbiamo fare calcoli. Io quando ho detto che dobbiamo giocarla come se non ci fosse domani è così. Io vado gara dopo gara. Questo è un passaggio importante perché ci darebbe anticipatamente il passaggio del turno. Quindi sì siamo corti ma il direttore ha parlato di questa situazione. Sicuramente la società farà qualcosa sul mercato ma con giocatori di prospettiva. Perché questo è un percorso di rinnovamento e quindi chi viene qui dovrà aessere giovane e avere grandi energie e prospettiva. Patric? Stiamo lavorando. sabato ha un controllo. dovrebbero aggiungersi a noi Zazza e Baldé”.
Tavares è esploso, ora è in difficoltà. A che punto è?
“Nuno sta bene, sta recuperando la condizione. Secondo me a Verona a fatto bene. Ha dato un paio di palloni importanti. Lui deve stare sereno, deve sempre avere la gioia di giocare e andare forte. Noi gli chiediamo questo. Grande fiducia nel ragazzo, nell’uomo e nel professionista. Sa che deve fare un percorso importante e noi lo sosteniamo. Sono contento di aver recuperato dei giocatori come Noslin e Pedro perché ci possono dire un contributo importante anche domani”.
In Europa state facendo un cammino straordinario, l’impressione è che in coppa la Lazio si trovi più a suo agio rispetto al campionato. L’Europa League può diventare un obiettivo?
“Noi vogliamo rimanere protagonisti in tutte le competizioni perché la squadra ha le energie per farlo, lo vuole. Abbiamo iniziato un percorso insieme, abbiamo un’opportunità davanti a noi che non possiamo assolutamente lasciarle al caso e mettere più partite possibili. Si parte da 47 partite ma ne vogliamo far di più. L’Europa League è straordinaria, tutti la vogliono giocare. Lo vedo quando faccio al formazione. Quando faccio un cambio tutti mi vorrebbero menare (ride, ndr) e questa è la cosa più bella. Proveremo con tutte le nostre forze domani a onorare questa partita perché l’avversario è forte e sarà ancora più di stimolo per fare una grande partita”.
Ha parlato di giovani forti, determinati e di prospettiva. Parlava di Casadei?
“No non voglio fare nomi l’ho già detto. Io ho detto che ha già chiarito il direttore la scorsa settimana. Noi dobbiamo portare dentro energia e ragazzi che vogliono unirsi a questo percorso. E’ un tema che di cui parlo con la società ma adesso mi concentro su quello che ho perché abbiamo fatto percorso importante insieme. Sarà più difficile il ritorno perché è sempre così per questo voglio alzare il mio livello prestativo e quello della squadra. Vogliamo alzarlo per forza”.
Lei parla di quelli che ha. Rovella e Guendouzi hanno giocato sempre, come stanno? Hanno bisogno di riposo?
“Sono due ragazzi che stanno bene. Matteo (Guendouzi, ndr) è un ragazzo che vorrebbe giocare 80 l’anno (ride, ndr). Lui si allena anche giocando. Anche Rovella. La defezione di Vecino è stata una perdita importante, lo dico senza mancare niente agli altri che sono altrettanto importanti, e poi c’è anche la crescita di Dele (Bashiru, ndr). Sono convinto che i primi di febbraio recuperiamo che Vecino e da questo punto di vista si aggiunge un giocatore fondamentale. Le energie quando fai queste partite le trovi. L’uomo ha tanta energia dentro di se, dobbiamo solo toccarla dal punto di vista mentale. E’ la testa che ti porta avanti, non sono le gambe”.
LA CONFERENZA STAMPA PRE LAZIO-REAL SOCIEDAD DI GILA
E’ una partita improntate, per te lo è ancora di più visto che giochi contro una squadra spagnola? Anche in ottica nazionale…
“E’ una partita importante però non trovo che sia più improtante per me. Sono tutte uguali, mi fa piacere giocare contro spagnola ma come squadra dobbiamo prendere le partite tutte uguali. Questo è il nostro obiettivo. Dobbiamo prendere i 3 punti che sono importanti”.
Che partita ti aspetti visto che sono un’ottima difesa ma anche una quadra che difende tenendo molto il pallone? Che partita farete?
“Sì sarà difficile. Sono la 2° miglior difesa d’Europa. Dobbiamo avere pazienza, trovare i tempi nella partita ed essere intelligenti con il pallone. E’ molto importante essere forti in difesa e attacco. Sicuramente faremo una partita di grande livello. Loro sono forti anche centrocampo quindi sarà una partita che in quella fase dobbiamo controllare per vincere la partita”.
Tu nel progetto triennale della Lazio quanto ti vedi? Ti vedi un perno centrale della nuova Lazio? Ti senti pronto per la Nazionale?
“E’ molto improtante questo progetto di 3 anni della Lazio. Io sono felice qua, mi sento importante. Si vorrei essere in nazionale, mi sento pronto. Sarebbe un sogno per me. Ci penso molto e vorrei essere lì presto”.
Sei cresciuto nel Real, a livello difensivo quali sono le grandi differenze con il nostro campionato?
“Alla fine per me l’importante è la concentrazione. A volte sei ultimo uomo quindi la concentrazione è a cosa più importante. E’ vero che ci sono tanti momenti in cui devi capire tatticamente che fare ma senza concentrazione è difficile che sei pronto. Il campionato italiano è più una partita a scacchi. E’ più tattico anche se sta diventando un campionato dove cerca molto il duello e prima non era così ma la differenza con la Spagna è che molto più tattica qui. Si difende meglio. Guardate Dovbyk che nel Girona segnava tanto e ora fa fatica perché le difese italiane sono più difficili e la tattica è molto importante qui. In Spagna c’è un gioco più libero e divertente si cerca di più l’uno contro uno”.
La testa ti porta avanti e non le gambe. L’aspetto mentale quanto conterà?
“E’ molto importante, come dice il mister. Lui punta molto su quest’aspetto, ce lo dice sempre. La testa è fondamentale, noi calciatori siamo un po’ più pigri a volte, c’è anche lo stress. Ma se si ha la forza mentale di andare avanti tra le difficoltà nei 90 minuti, con la stessa grinta, si ha un vantaggio enorme in gara. Dobbiamo lavorare su questo, si può sempre migliorare, nel ritorno come ha detto il mister la testa è cruciale”.
Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com