Un tacco divino, una pura magia. Un gol che conserva intatto il suo fascino a distanza di tempo, una perla destinata a entrare di diritto nella storia del calcio italiano.
Parliamo della straordinaria prodezza volante di Roberto Mancini, geniale a spingere in rete, spalle alla porta, col tacco destro, un corner dalla sinistra del solito Sinisa Mihajlovic.
Un capolavoro di tempismo e classe che oggi festeggia 26 anni. Era il 17 gennaio 1999 quando la grande Lazio di Eriksson era ospite del bel Parma di Malesani. Un lampo, un bagliore accecante nella notte del Tardini, proprio sotto il gremitissimo settore dei tifosi biancocelesti.
Bobo Vieri che, incredulo, corre dietro al Mancio, non nuovo a quelle prodezze, gridandogli : “Che hai fatto, che hai fatto” !
Un gol bellissimo quanto pesante, capace di rompere l’equilibrio firmato in precedenza dalle reti di Salas e Crespo.
Lo stesso Vieri che, ai titoli di coda, firmerà il tris beffando per l’ennesima volta un giovane Buffon.
Vittoria incredibile che non servirà, però, ai biancocelesti a cucirsi sul petto il secondo scudetto. Che sarebbe arrivato, puntuale e meritatissimo, l’anno dopo, complice la pioggia di Perugia mentre Mancini, all’Olimpico, in quel famoso 14 maggio del 2000, saluterà per sempre il calcio giocato.
Un addio in grande stile, tinto di tricolore, come solo ai grandi campioni si conviene.
“Un bellissimo ricordo, spiega proprio l’ex tecnico della Nazionale, una prodezza figlia anche del solito calibratissimo angolo del grande Sinisa, sicuramente uno dei miei tre gol più belli, chiosa l’ex fantasista di Sampdoria e Lazio”.