Dopo la grande vittoria in casa del Napoli di pochi giorni fa, la Lazio torna a tuffarsi nell’Europa League. I biancocelesti vogliono incanalare l’entusiasmo e la forza emanata dalla vittoria contro i partenopei per chiudere una volta per tutte il discorso qualificazione e certificare la qualificazione agli ottavi di finale. Del match di domani ha parlato nel ventre della Johan Cruijff Arena il tecnico biancoceleste insieme all’eroe delle ultime due partite Tijjani Noslin. Di seguito le loro parole. Inizia Baroni:
Più consapevolezza dopo Napoli?
“La consapevolezza è importante, ogni gara ce la dà. Siamo a giocare contro una squadra che ha fatto la storia del calcio, lo ha creato anche con competenza, c’è stata una scuola. Sono partite che noi vogliamo, che poi ci danno quella crescita sia individuale che collettivo. Sappiamo che è una partita difficilissima, ma la bellezza sta proprio in questo”.
La vittoria col Napoli può essere un piccolo boomerang?
“Non temo questo. Sono partite talmente belle, talmente difficili, che un calciatore non può sbagliare queste gare. Siamo qui e attendiamo questa partita e il fascino di questa gara. La dovranno interpretare come sempre, con testa e voglia, e anche con una grande gioia”.
Sull’assenza dei tifosi della Lazio…
“Ci sono due modi di sentire. È chiaro che ci mancherà la loro voce, ma poi c’è anche quel sentire che noi abbiamo dentro di noi. E lì noi li sentiamo e ci saranno, sarà ancora di più una molla emotiva per fare bene”.
C’è qualcosa che la spaventa a livello psicologico e di entusiasmo dopo le vittorie della Lazio col Napoli?
“Noi non siamo spaventati ma siamo concentrati nel lavoro e nella crescita. Ogni allenano e ogni minuto che passo con loro li tengo centrati sul percorso nostro. Se c’è stata un’accelerata in questo percorso lo dobbiamo ai calciatori, loro sono i principali artefici. Io sono sereno perché li vedo lavorare con dedizione e passionalità. Io sono sempre concentrato sulla crescita. Ci fanno piacere i complimenti e gli elogi, io li giro alla squadra perché se li meritano però poi c’è il lavoro, la dedizione e impegno che deve essere costante. Se non vedo cali nel quotidiano non sono preoccupato per la partita”.
Quale sarà al chiave di domani? Che partita sarà?
“Sarà una partita difficile perché incontriamo una squadra che gioca e ha cultura di gioco. Sappiamo chiaramente che in campo ci sono individualità ma anche un ottimo collettivo. Il difficile è dentro il campo. Sarà una partita aperta perché si incontrano due squadre che giocano e che si affrontano a viso aperto e credo che ci sarà un bello spettacolo in campo”.
La Lazio affronta squadra diretta da un italiano. Il fatto che ci sia un italiano, per la sua categoria è motivo di soddisfazione? Affrontare una squadra allenata da un italiano comporterà approccio diverso?
“No, noi li abbiamo studiati. E’ una squadra che gioca e che ha idee di calcio e che sviluppa calcio. Per questo dico che siamo simili. Si affrontano a viso aperto. Loro di solito fanno 433, anche noi spesso anche se a volte abbiamo il trequartista. Hanno giocatori di grande qualità in ogni ruolo. Sanno spingere quindi è una partita difficile ma una bella partita di questo ne sono sicuro”.
Secondo Lei quale è stato il ruolo di Farioli in questo Ajax? Volete tornare a Roma con buon risultato ma volete dimostrare altro?
“L’allenatore ci fa piacere che sia italiano e che allena Ajax. Ma dobbiamo pensare a noi e alla nostra prestazione e lo faremo conoscendo le difficoltà ma la Lazio può mettere in difficoltà Ajax e cercheremo di fare la partita. Vogliamo metterla in difficoltà pallone su pallone con la nostra identità di motivazione, dedizione e di gioia per la bellezza di questo match”.
Romagnoli, Vecino, Provedel come stanno? Ci sono alte situaizoniche sta gestendo?
“Provedel è con noi anche se ha avuto attacco influenzale che aveva già a Napoli ma è disponibile. Gli altri sono due giocatori che vogliamo recuperare per l’Inter. Ora abbiamo questa gara e pensiamo a chi è qui con noi e va in campo domani”
Noslin lo ha avuto al Verona. Perché lo ha voluto alla Lazio?
“Io ho avuto la fortuna di allenarlo da Gennaio dell’anno scorso. Ha avuto impatto devastante da subito in allenamento e in partita e abbiamo fatto un percorso insieme. Quando sono arrivato qua lui aveva i parametri e rappresentava quello che cercavamo nel rinnovamento: cioè ragazzi giovani che vogliono raggiugnere obiettivi importanti e con qualità e gli abbiamo dato questa possibilità perché ha qualità e un giocatore da Lazio. Non ho dubbi che continuerà così perché ha grande professionalità, una testa di livello, ha voglia di migliorarsi e si mette in discussione e quindi del solo pensare a lavorare e andare in campo”.
Noslin lo tiene in ballo per domani o solo per l’inter? Dia gioca?
“Vediamo. Noi domani andiamo in campo in 16, questo è certo. Chi non parte, entra, e quindi sicuramente sarà della partita. Devo solo valutare i base alla squalifica di Taty. Il fatto di giocare una partita così improntate è che tutti la vogliono giocare e devo essere bravo a gestirla ma non pensando all’Inter. Pensiamo a domani. Non faccio formazioni che vanno oltre a domani sera”.
LA CONFERENZA STAMPA PRE AJAX-LAZIO DI NOSLIN
Riesci ancora a camminare per le strade di Roma, è cambiato molto?
“Roma è una città davvero viva, si parla sempre di calcio. In alcuni posti ci sono spesso molti tifosi che vogliono fare delle foto, ma questo per me non è certo un problema”.
Quattro anni fa lavoravi da Subway. Questo quanto ti ha aiutato?
“Penso che faccia parte della mia vita, con il modo in cui sono cresciuto. Se hai attraversato diversi periodi difficili fin dall’infanzia, questo può aiutarti. Le cose che impari per strada le puoi portare nel calcio. Per esempio, la disciplina che si porta da casa”.
Come stai vivendo questi dieci giorni pensando che solo un anno fa giocavi nel Fortuna Sittard?
“Non avete idea di quanto io sia felice! Ma naturalmente questa è una conferenza stampa, quindi cerco di apparire un po’ più calmo. Ma ogni volta che ho l’opportunità di festeggiare o di essere felice, lo faccio. Più che felice, addirittura. Solo che è un po’ più difficile esprimerlo, dipende anche da dove ti trovi”.
Tijjani, vuoi dimostrare di non essere solo una comparsa alla Lazio?
“Certo che voglio mostrare a tutti quello che so fare”.
Domani ci saranno tante persone che ti verranno a vedere…
“Sarà una partita speciale, quindi daremo il massimo. La cosa più importante è vincere. Il modo in cui lo faremo, in linea di principio, non ha importanza. Naturalmente voglio mostrarmi a tutti. Tanti amici e parenti sono qui per me. Naturalmente anche contro l’Ajax, cercherò di dare tutto”.
Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com
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