Incapacità arbitrali e VAR: oggi alla Lazio, domani a chi tocca?

Nel primo anticipo di lusso dell’ottava giornata di Serie A, la Juventus vince sulla Lazio 1-0, con un autogol di Gila all’85° dopo una prestazione maiuscola dei biancocelesti nonostante l’inferiorità in campo.

Nel primo tempo Romagnoli si fa espellere giustamente per un fallo su ultimo uomo. Poi all’85° arriva l’autogol-partita da parte di Gila.

La Juventus vince, ma i meriti non sono per gli audaci. Si perchè nonostante il risultato, la Vecchia Signora ha enormemente sofferto la forza degli uomini di Baroni.

Per 70 minuti, nonostante l’inferiorità numerica, si è vista una Lazio forte, attenta che ha messo in serie difficoltà gli uomini di Thiago Motta.

Nonostante l’uomo in più, c’è voluto l’autogol di Gila per far esaltare lo Stadium. Ma fin qui è cronaca ormai storica…

Juventus-Lazio però, non è soltanto risultato e come hanno già scritto in molti, la chiara prova che la Juve sia proiettata per lo scudetto o per il momento per la testa della classifica.

L’INCAPACITA’ DEL VAR

Quello che ha determinato la partita di ieri sera, è la chiara incapacità da parte del VAR e della terna arbitrale di gestire una gara cosi importante come quella tra la Juventus e la Lazio.

Purtroppo quello che abbiamo visto fino adesso dall’inizio del Campionato, è una confusione funesta da parte del VAR, gestita anche in maniera subdola e dubbiosa. Ieri ne è stata l’ennesima e importante prova!

L’espulsione (giusta) di Romagnoli, è avvenuta su chiamata VAR (corretto). L’arbitro ha rivisto il fallo e ha tirato fuori il rosso per il difensore biancoceleste.

Successivamente però ci sono stati due episodi dove il VAR ha letteralmente soprasseduto senza dire nulla e/o richiamare l’arbitro Sacchi per vedere le due azioni al monitor.

Un brutto fallo su Rovella con il piede a martello da parte di Douglas Luis, non è stato ne sanzionato con il rosso (da regolamento), ma con il giallo (errore) perchè il VAR doveva richiamare Sacchi per rivederlo e assegnare il cartellino giusto.

Lo stesso Douglas Luis si è reso protagonista anche di un altro fatto, altamente più grave: in area di rigore sferra un pugno a Patric che cade a terra…

Nonostante la chiamata dei compagni, Sacchi passa oltre mentre il VAR, molto probabilmente stava verificando se su Netflix era iniziata la loro serie preferita.

Battute a parte, il VAR ha letteralmente condizionato l’andamento della gara. Perchè non è intervenuto? Perchè non ha richiamato Sacchi a rivedere gli episodi al monitor? Perchè?

Alla fine vince la Juventus, ma ha meriti per questa vittoria?

LA DURA CONSIDERAZIONE DEL DS DELLA LAZIO FABIANI

“Io vorrei capire a cosa serve il VAR. A volte mi sembra che il VAR vada a senso unico. Facciamo una class action per abolirlo”. 

“Douglas Luis dà un pugno a Patric e il VAR non interviene. Lo stesso Douglas entra col piede a martello su Rovella e non interviene, ma interviene sul fallo di Romagnoli. La Juve non ha bisogno di queste cose per vincere le partite.”

Fabiani fa un’ottima disamina dell’incapacità del VAR vista durante la gara. Decisioni che hanno sicuramente condizionato una partita che fino nonostante 10 contro 11, stava portando a qualcosa di positivo.

“Se io sbaglio una campagna acquisti il mio presidente mi caccia via, questi signori che stanno al VAR e decidono vanno fermati, evidentemente non sono all’altezza del mestiere.

Così come chiamano Sacchi per fare vedere il contatto di Romagnoli, dovrebbero chiamare l’arbitro per la condotta violenta di Douglas.

I signori al VAR si prendessero due mesi. Var a chiamata? Porterebbe confusione su confusione, si innescherebbe un meccanismo tale che una partita durerebbe due o tre ore.

Sull’episodio di Douglas Luiz cosa stanno facendo a Lissone? Se si va lì bisogna essere concentrati per 90′. Io parlo per il sistema calcio.

Questo non è un problema della Lazio, è un sistema che non va più bene. Ma come si fa a non chiamare l’arbitro per condotta violenta? Poi ripeto: complimenti alla Juventus”.

Parole importanti che lo stesso Rocchi, designatore arbitrale, ne dovrà rispondere. Lo stesso Rocchi in settimana ha sottolineato per esempio come il giallo consegnato a Conceicao nell’ultima gara di Serie A, non fosse giusto.

Ora deve rispondere anche a questo: A cosa serve il VAR? e la sua risposta sarà di attenta considerazione, perchè adesso comincia ad essere veramente pesante la situazione.

E’ palese che il VAR e chi lo gestisce, vive una situazione di estrema confusione e incapacità di gestione. Bisogna correre ai ripari, subito!

In caso contrario significa che ogni club rischierà di giocare sapendo sin da subito che è impossibile vincere 12 contro 11.

Foto Il Laziale – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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