Foggia calcio, società nega l’accesso a giornalisti. L’Ussi: “Si rispetti il diritto cronaca!”

Il presidente del Foggia calcio Canonico ha diffidato – per utilizzo non autorizzato di immagini e contenuti protetti – e inibito l’accesso alle conferenze stampa della squadra ai giornalisti ed i collaboratori de “L’Attacco” e di “Mitico Channel“. Imposto anche il divieto di condurre interviste o avere qualsiasi contatto diretto con i tesserati rossoneri.

Un grande attacco alla libertà di stampa da parte del presidente del Calcio Foggia che ha lasciato non poco sgomento nel mondo giornalistico e non solo. Immediata la reazione dei direttori delle testate escluse che hanno immediatamente denunciato l’accaduto all’Ordine dei Giornalisti, alla FNSI, all’Assostampa Puglia, l’USSI, la Lega Pro, l’AICS e alla Sindaca di Foggia Episcopo. Ritengono di aver subito una vera e propria violazione del diritto di cronaca e della libertà di stampa, principi tutelati dalla Costituzione, che le società sportive come qualsiasi cittadino italiano sono tenute a rispettare e per tanto auspicano un’immediato intervento degli organi preposti per ristabilire il libero esercizio della libertà di stampa.

Il presidente Canonico non è nuovo a questi conflitti con la stampa. Un episodio simile si verificò nel 2021 ai danni del quotidiano “L’Attacco“.

IL COMUNICATO DI ODG, ASSOSTAMPA E USSI

Come sappiamo la libertà di stampa appartiene ai diritti fondamentali dell’uomo fin dalla prima assemblea delle Nazioni Unite (1946). Nel 1948, diviene un articolo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, oltre ad essere uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e che le società sportive come qualsiasi cittadino italiano sono tenute a rispettare. Alla libertà di stampa sono collegate alcune libertà (o diritti) essenziali al mestiere del giornalista: ad esempio la libertà di ricercare la verità, il divieto di censura, l’indipendenza dei media e la libertà di pubblicare giornali o riviste. Proteggere la libertà di stampa quindi protegge la libertà di ricercare e accedere a informazioni; la libertà di diffondere notizie e informazioni a prescindere dai confini. Questo è, il altre parole, quello che Odi, Assostampa e Ussi hanno voluto trasmettere con il comunicato congiunto di seguito riportato:

L’Ordine dei giornalisti di Puglia, l’Associazione della Stampa e il gruppo regionale dell’Ussi stigmatizzano con fermezza la decisione della società Calcio Foggia 1920 di inibire ai giornalisti de “L’Attacco” e “Mitico Channel”, in quanto testate “non gradite”, interviste con i tesserati rossoneri e l’accesso alle conferenze stampa organizzate dal club. È grave che una società di calcio possa pensare di stabilire a quali giornalisti consentire, e a quali negare, l’accesso allo stadio per seguire, e raccontare, le conferenze-stampa e le partite della squadra. Diritto di cronaca e pluralismo dell’informazione devono essere sempre garantiti e tutelati. Si invita pertanto il Calcio Foggia 1920 a ripristinare quanto prima le corrette relazioni con tutti i media e gli operatori dell’informazione locale“.

IL DIRITTO DI CRONACA…E DELLA COSTITUZIONE

La Redazione di Sportpress24 è vicina ai colleghi coinvolti i quali non possono svolgere il proprio lavoro. Quando si lede e si vieta il diritto di cronaca e informazione, si va contro la stessa costituzione italiana che tanto è cara ai nostri avi.

Ci auguriamo che il Presidente del Foggia Canonico capisca l’enorme errore commesso e faccia un passo indietro cosi come la stessa società di calcio e che faccia prevalere il buon senso e riprenda a fare la cosa giusta, ossia evitare ogni forma di ostacolo al diritto di cronaca e si garantisca l’accesso libero ai giornalisti.

Articolo a cura di Marco Lanari – SportPress24.com 

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