ATP Miami, Arnaldi KO, avanti Sinner ma troppo Alcaraz per Musetti

Il punto sui risultati dei tre italiani che hanno giocato fra ieri ed oggi: Arnaldi fuori in due set, Sinner parte con qualche errore di troppo, carbura e vince, Musetti si infrange contro il muro di Alcaraz.

Il match di Arnaldi con il coetaneo ceco è stato a senso unico: “Sulla partita c’è poco da dire – spiega – , non mi capita spesso di perdere in due set. Qualche occasione l’ho anche avuta per ritrovare il mio tennis ma non ci sono riuscito. Fa parte del tennis, giornate del genere possono esserci. Negli ultimi due giorni non sono stato benissimo, un po’ di stanchezza, dolori muscolari, i sintomi classici dell’influenza. Anche con Shapovalov non stavo bene ma sono comunque riuscito a portarla a casa, oggi invece non sono riuscito a trovare il mio tennis e lui è stato bravo a non farmelo trovare”.

Dopo la lunga trasferta sul cemento Arnaldi tornerà in azione sul rosso: “Ora tornerò a casa e mi prenderò un paio di giorni per rimettermi al 100%. Farò tutta la stagione sulla terra rossa, MonteCarlo, Barcellona, Madrid, Roma e Parigi. Finalmente tornerò a giocare in tornei che conosco già; mi fa piacere, conosco le condizioni e questo mi aiuterà”.  

Sinner parte col freno tirato ma ingrana e vince:

Tra l’altoatesino e i quarti di finale del torneo c’era Christopher O’Connell, 29 anni, n.66 del mondo, con un passato costellato da infortuni, arrivato agli ottavi senza perdere un set. L’unico precedente tra i due è stato nel 2021, quando l’australiano si impose al secondo turno dell’Open di Atlanta. Il commento dell’azzurro alla vigilia del match: “E’ un giocatore pericoloso, serve bene e sa muoversi su questi campi. Come sempre dovrò fare attenzione al mio tennis e alla mia intensità di gioco. Di certo sarà un match difficile, non si arriva negli ottavi di questo torneo per caso”.  L’azzurro arriva agli ottavi dopo aver superato superato Vavassori e Griekspoor, mentre l’australiano ha battuto Kopriva, Tiafoe, Damm.

Sinner inizia il primo set arrancando. Dopo una serie di imprecisioni ed errori perde il servizio e regala il break all’australiano. Una partenza lenta per l’altoatesino, che ricorda il match con Tallon Griekspoor. L’australiano, al contrario, mostra sicurezza e controllo, un tennis solido, soprattutto con il servizio con il quale conquista punti diretti. Partenza davvero difficile per l’altoatesino che continua a non trovare il suo diritto e non riesce a gestire il suo miglior tennis. Finalmente all’8° game l’azzurro cambia strategia, ritrovare di nuovo il diritto e si aggiudica il contro break: 4-4 pari. Al 9° game arriva il sorpasso per Sinner che mantiene il servizio e si porta 5-4. E alla fine dopo aver sofferto e sudato è riuscito a piazzare il colpo del campione e si aggiudica il primo set per 6-4.

Secondo set:

L’australiano inizia ad andare in difficoltà mentre Jannik inizia a gestire il match. La partita ricomincia dopo 10′ di interruzione. E l’azzurro mantiene il break, il servizio e conduce 3-0 sull’australiano. In questa fase O’Connell sembra piuttosto sconsolato. Sembra non crederci più. E Jannik allunga 5-3. La consapevolezza del campione torna prepotente. Nonostante una partenza sofferta nel primo set, Sinner conquista anche il secondo per 6-3, e vola ai quarti di finale dove l’attende l’inedita sfida con il ceco Tomáš Macháč, che oggi ha dominato Matteo Arnaldi.

Troppo Alcaraz per Musetti:

Finisce nella notte italiana l’avventura di Lorenzo Musetti all’Atp Masters 1000 di Miami. Il 22enne di Carrara, qualificato al secondo turno grazie a un bye e giustiziere di Safiullin nei sedicesimi e di Shelton negli ottavi, deve piegarsi alla superiorità del numero due al mondo Carlos Alcaraz, vittorioso in due set contro l’azzurro e che continua la sua striscia di vittorie senza perdere neanche un set. Una missione non impossibile per l’italiano in forte crescita: Musetti lotta, combatte, vende cara la pelle, a tratti. Ma alla fine ai quarti vola Alcaraz che si impone 6-3 6-3. Niente da fare per Musetti: Carlitos, ad ora, è di un altro pianeta.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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