Supercoppa Argentina, il River è Campione con la ‘bomba’ di Aliendro

Rodrigo Aliendro ha indossato il costume da eroe a Córdoba.

Entra al 43′ del ST, in un cambio mirato ai tempi supplementari per dare aria al River a centrocampo, e finisce per regalare il titolo alla squadra di Martín Demichelis: 2-1 contro l’Estudiantes al Kempes.

Un gran gol da fuori area grande. Impensabile. La sua quarta con la maglia del Millo in 68 partite. Non era solo uno in più. Significava una stella.

Non appena è stata fischiata la fine dal sig. Yael Falcón Pérez, Aliendro è andato in tribuna a cercare il suo figlioletto Mateo.

Nel bel mezzo dei festeggiamenti, il centrocampista ha preso il ragazzino per coccolarlo e unirsi a lui nella festa sul campo con il resto dei giocatori e lo staff tecnico.

Demichelis lo ha abbracciato in un momento di Emozione e sollievo.

LE PAROLA DI ALIENDRO

Dopo la partita, ha espresso le sue sensazioni riguardo al gol e al ritorno olimpico:

“Ne ho due. Questo e quello di Colón che servì per un campionato. Ero appena entrato. Non era facile in una partita così intensa.

Io Sono stato fortunato, non avevo spazi. Sono molto contento. I miei compagni mi dicono sempre che devo calciare di più.

Non è una mia caratteristica. Per fortuna era un gol.

Martín mi ha detto quando sono entrato che cercava di mettere insieme il rombo in mezzo con Esequiel (Barco) e Claudio (Echeverri).

Era Più ai supplementari, per fortuna non siamo arrivati ​​lì. Hanno segnato il gol per noi e sono rimasti un po’ indietro. Sono una buona squadra, loro hanno chiuso bene, noi ci abbiamo provato, sbagliando, ma andando sempre avanti”.

Questa vittoria aiuta Demichelis, che è stato un po’ criticato? 

“Le domande sono per tutti. Abbiamo chiara l’idea di Martín. A volte va bene, a volte no. Sappiamo che dobbiamo migliorare e dare di più.

Speriamo che sia una spinta per la fine del torneo e l’inizio della Libertadores, che è quello che tutti noi vogliamo”.