Site icon SportPress24

John Millman dice addio al Tennis giocato

john millman

john millman

Il Match di John Millman contro Alex Molcan è stata l’ultima partita giocata dall’australiano che è stato capace di ritagliarsi un gran posto da protagonista nel circuito Atp.

Una brutta sconfitta per il tennis australiano che che sperava di ottenere una wild card nella sua ultima partecipazione dello slam di casa ma gli organizzatori del torneo hanno deciso di dare l’accesso diretto al tabellone principale ad altri suoi connazionali.

John Millman è stato sconfitto dal tennista slovacco con il punteggio di 6-4 6 – 4. Il 34enne di Brisbane ha fatto il punto della propria carriera tornando sui momenti più iconici e sulle difficoltà incontrate.

LE PAROLE DEL TENNISTA JOHN MILLMAN

 “Dopo il secondo intervento alla spalla non ero del tutto sicuro di poter tornare a giocare a tennis.

Stavo cercando di lavorare un po’ in città, senza avere a che fare con il tennis. Probabilmente erano passati quattro, cinque mesi dall’intervento e abbiamo fatto una festa di lavoro a Natale e mi sono reso conto che ero piuttosto triste, piuttosto arrabbiato con le cose.

Pensavo di avere più potenziale da dare e di poter fare un po’ di strada in più, ma c’erano molti dubbi. Quella sera ho parlato con la mamma. Non sono un tipo emotivo, ma quella sera mi sono commosso”

“Se non avessi ottenuto risultati, sarebbe stata la fine. Non avevo più soldi. Ho vinto due volte i Challenger e nel giro di nove o dieci mesi da quel momento, venendo da nessuna classifica, l’anno successivo ero tra i primi 100 a Wimbledon”

I PIU’ GRANDI SUCCESSI DEL TENNISTA

John Millman è riuscito nel corso della sua carriera a vincere l’unico titolo “importante” della sua vita sportiva ovvero l’Atp vinto ad Astana nel 2020 e la storica vittoria agli ottavi degli Us Open nel 2018 contro Roger Federer.

Ricordando questi momenti iconici il giocatore ha voluto ricordare dichiarare alcune parole in memoria.

“Ero sotto di un set e 5-3. Probabilmente se avessi perso quel set non saremmo qui a parlarne, ma sono riuscito a ribaltare la situazione. Era molto umido, molto simile alle condizioni a cui sono abituato a casa, a Brisbane. Probabilmente quella sera li ho gestiti un po’ meglio.

Mi ha aiutato anche il fatto che, inavvertitamente, Roger è sempre stato molto disponibile nei miei confronti. Ho giocato con lui più volte dopo averlo affrontato a Brisbane, dove abbiamo disputato un buon match…

È sempre Roger, uno dei tuoi eroi, ma forse quell’aura non c’era solo perché avevo un po’ più di familiarità con lui”

Articolo a cura di Lorenzo Viti – Sportpress24.com

Exit mobile version