Dalla morte di Berlusconi la sua famiglia ha sempre discusso sulla propria eredità; quello di cui adesso si parla riguarda i propri marchi registrati.
I figli dell’ex presidente del Milan adesso hanno in eredità marchi come “L’Italia che lavora” fino al 2032, così come CENTRODESTRA UNITO o GRANDEITALIA e altri.
Ad oggi non c’è però Forza Italia (partito fondato dal defunto presidente) di proprietà diretta del partito politico.
Tra i marchi ereditati dai figli, inoltre, ci sono brand come «Grande Italia» a «Centrodestra Unito» e «Centrodestra per la libertà» in varie declinazioni e poi «Altra Italia», oltre a un più aggressivo «Rivoluzione Italia».
C’è anche un altra discussione riguardo il marchio BERLUSCONI che attualmente può essere utilizzato solo per mutande.
Il motivo principale sarebbe che il 32enne Brenno Bianchi aveva presentato un ricorso per decadenza all’Euipo, l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale.
Una procedura per decadenza visto che nessun prodotto con il marchio BERLUSCONI era stato realizzato tranne mutande.
Un ricorso su cui ha avuto ragione su tutto, con il Cavaliere che non si è opposto e alla fine ha dovuto pagare le spese.
IL MARCHIO BERLUSCONI
Il marchio resta ad oggi ancora della famiglia cosi anche il marchio “Berlusconi” che una azienda tedesca si era aggiudicato 10 anni fa investendo 4.050 euro, rinunciando però poi a sfruttarlo e a confermarne la registrazione.
La società inglese Italian Circus di due imprenditori dell’intrattenimento, Charles Gilken e Duncan Stirling aveva regostrato in tutto il mondo il marchio “Bunga Bunga” facendo nascere così anche un locale denominato nightclub Bunga Bunga, con arredi impreziositi dai classici stereotipi sull’Italia, un mix di karaoke, piste da ballo e pizze lunghe un metro. Così scrive il Guardian.
L’eredità di Berlusconi ammonta a circa 6,9 miliardi di dollari che in precedenza si sono suddivisi le sue due ex mogli, cinque figli e 16 nipoti.
Il patrimonio comprende anche il bilancio di 426 milioni di Fininvest, la holding di famiglia.
Articolo a cura di Lorenzo Viti – Sportpress24.com