Sinner ce l’ha fatta. Dopo una maratona di oltre 3 ore l’azzurro è riuscito nell’impresa di battere il numero 1 al mondo, il robotico Djokovic.
Nello splendido scenario del Pala Alpitour di Torino, in occasione delle Finals, il torneo che vede protagonisti i migliori 8 giocatori al mondo, è andato in onda un vero evento sportivo, la sfida tra Sinner e Djokovic, giornata numero 2 del gruppo verde. Dopo il ritiro di Tsitsipas che ha spianato la strada alla vittoria di Rune, era fondamentale per l’azzurro portare a casa la vittoria per ipotecare la semifinale.
Ma contro il numero 1 al mondo Sinner doveva fare una gara praticamente perfetta e senza cali di tensione e l’altoatesino ha raggiunto il suo scopo con una tattica (non dare angoli al gioco di Djokovic) che ha messo in difficoltà il serbo.
Dopo 121 giorni di imbattibilità il numero 1 cade, ma con l’onore delle armi. È stata molto probabilmente la gara più bella dell’anno che non poteva non finire al tie break del terzo set.
Con un pubblico record che sostiene Sinner e fa innervosire Djokovic, la partita è subito spettacolare, con colpi ad alta velocità e servizi ineccepibili.
L’equilibrio è scontato
All’undicesimo gioco del primo set ecco la prima svolta, il break di Sinner che lo converte nel gioco successivo per un 7-5 d’assaggio. Il secondo set segue pedissequamente la regola dei servizi.
Si arriva al tie break che Djokovic non si lascia sfuggire per 7 punti a 5. Tutto rimandato al terzo set che vede i due giocatori sempre sul sottile filo del punto a punto.
Sinner non ha rivali
Break di Sinner al sesto gioco, controbreak di Djokovic al gioco successivo, e l’esito del match è logicamente devoluto ad un altro tie break che ha un unico dominatore, Sinner che affossa il serbo per 7 punti a 2. 7-5, 6-7, 7-6 lo score finale e ora l’azzurro deve battere Rune (o vincere 1 set se Djokovic ne perde 1 con Hurkacz, il sostitutodi Tsitsipas) giovedì sera per raggiungere la semifinale delle Finals (e sarebbe la prima volta in assoluto per un giocatore italiano).
Ma a parte ciò resta la certezza che Sinner ha azzerato le distanze col numero 1 e questa è la più bella notizia che il tennis italiano potesse avere da una serata da segnare tra le date storiche, non solo delle Finals, ma anche della carriera del giovane azzurro.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com