Incredibile ed al contempo clamoroso, quanto accaduto nelle ultime ore in casa Mainz. Il club tedesco, infatti, attraverso un comunicato ufficiale – diramato su tutte le rispettive piattaforme social – ha deciso di sospendere un proprio calciatore.
Il nome in questione è quello di El Ghazi, ex attaccante peraltro di squadre come Ajax ed Aston Villa. La sospensione, momentanea o definitiva che sia, è maturata a seguito della pubblicazione di un post apparso sui suoi profili nella giornata di domenica scorsa.
IL POST INCRIMINATO
“Questa non è guerra. Quando una parte taglia acqua, cibo ed elettricità all’altra non è guerra. Quando una delle due parti ha armi nucleari non è guerra. Quando una delle due parti utilizza immagini generate dall’Intelligenza Artificiale per diffondere disinformazione sull’altra non è guerra. Quando i social censurano i contenuti di una parte e non dell’altra non è guerra. Questo non è un confitto né una guerra. Questo è genocidio, distruzione di massa e noi vi stiamo assistendo in diretta. Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera”. Queste le parole tanto contestate, provenienti dal giocatore olandese.
Da quanto si evince, quindi, il movente cui ha spinto la società che gioca in Bundesliga a prendere questa decisione, è una posizione netta in favore della Palestina all’interno del conflitto che sta avendo con Israele. E se il Mainz ha annunciato il rispetto di ogni punto di vista, al di là delle distanze prese per via di un pensiero che non coincide con quello del club, il giocatore appare deluso da ciò.
Articolo a cura di Alessio Giordano – SportPress24.com