La Nazionale Crazy For Football, il 21 Luglio affronta l’Italiana Attori

Venerdì 21 luglio 2023 alle ore 19.00 al Palatorrino di Roma si terrà un importante evento, per la Nazionale di Calcio a 5 Crazy For Football che affronterà l’italiana Attori.

Sarà un’occasione per vedere questi ragazzi, esprimersi su di un campo di calcio a 5, con la forza e la classe che fanno di loro, dei veri e propri Campioni di vita e di Sport.

STORIA DELLA CRAZY FOR FOOTBALL

La Nazionale Italiana di Calcio a 5 Crazy For Football nasce nel gennaio 2016 per partecipare ai primi mondiali che si svolgono a febbraio dello stesso anno in Giappone, su impulso del medico psichiatra Santo Rullo che da anni affianca la pratica calcistica alle terapie farmacologiche e psicologiche tradizionali.

La conduzione tecnica è affidata a Enrico Zanchini, ex giocatore e tecnico federale di calcio a 5, che seleziona e prepara per il mondiale 11 giocatori su circa 40 che si sono presentati alle prime selezioni di Roma per persone con problemi di salute mentale.

Tutta l’esperienza viene documentata e raccontata dal docufilm Crazy for Football (di Volfango De Biasi e Francesco Trento) che nel 2017 vince il David di Donatello.

Inizia in seguito il cammino verso il secondo mondiale, la Dream World Cup, che organizziamo a Roma nel 2018 (con partita inaugurale al Pala Tiziano il 13 maggio, giorno del 40ennale dell’approvazione della legge Basaglia).

Abbiamo girato l’Italia organizzando tre selezioni per rafforzare la squadra (una al centro, una al sud e una al nord d’Italia), visionando circa 170 ragazzi scegliendone sette che aggreghiamo alla rosa della Nazionale già esistente.

Con questa squadra vinciamo il mondiale e diventiamo campioni del mondo.

Vincendo tutte le partite, alzando la meravigliosa coppa, opera di uno scultore, anch’esso paziente psichiatrico, che ha raffigurato la Nike 2018, metà donna e metà farfalla, con le sue fragili ali spiegate verso il superamento della malattia.

L’INTERVISTA AL MISTER DELLA NAZIONALE ITALIANA CRAZY FOR FOOTBAL ENRICO ZANCHINI

Sportpress24.com, ringrazia per la disponibilità e il tempo che ci ha voluto dedicare, il Commissario Tecnico della Nazionale Crazy For Football di calcio a cinque, Enrico Zanchini.

D Buongiorno Mister Zanchini, cominciamo con il raccontare questo progetto che l’ha vista protagonista, fin dall’inizio, a fianco del Medico Psichiatra Dottor Santo Rullo.

RInnanzitutto ringrazio Sportpress24.com, per darci la possibilità di parlare di questo progetto.

Vengo coinvolto nel gennaio 2016, quando Santo Rullo mi contatta per chiedermi di allenare la Nazionale italiana di calcio a cinque delle persone con problemi di salute mentale.

Santo mi chiama perché il mio nome gli è stato fatto da Francesco Trento, che insieme a Volfango De Biasi è stato l’autore del documentario che è un po’ il papà di Crazy for Football, che si chiama Matti per il Calcio.

Il documentario in cui si raccontava la storia di una squadra che si chiama il Gabbiano di una ASL di Roma ovviamente formata sempre da pazienti psichiatrici.

Accetto ovviamente con grande entusiasmo di fare questa esperienza.

Immaginate per uno come me che ha sempre fatto agonismo nel calcio a cinque come giocatore come allenatore come dirigente,

l’idea di potersi giocare un mondiale ovviamente in un Paese tra l’altro affascinante come il Giappone era un’occasione da non perdere anche perché da sempre ho cercato anche nel circolo che gestisco a Roma insieme, coniughiamo con i miei collaboratori lo sport, il calcio a cinque in particolare,

con iniziative progetti di a sfondo sociale ed educativo.

PROSSIMO FUTURO

Dopo il Mondiale in Giappone, dove parteciparono sol quattro squadre, il Dr Santo Rullo ha un sogno che è quello di organizzare il Mondiale a Roma.

Grazie, tra gli altri, a Valerio Di Tommaso che con la sua ECOS ha un ruolo fondamentale, si compie un miracolo laico: riusciamo a mettere in piedi un qualcosa di abbastanza incredibile e cioè far venire circa 200 persone nove nazionali a Roma tra appunto operatori infermieri psichiatri e ovviamente i calciatori per giocare il mondiale.

La nostra nazionale diventa sempre più forte facciamo un vero e proprio raduno premondiale con ragazzi che, se questo fosse un Paese più civile, probabilmente potrebbero giocare in squadre di quelli che noi scherzando chiamiamo i “presunti sani”.

REGGIANA, ROMA E CAGLIARI

Ho ragazzi che hanno fatto le giovanili della Reggiana che hanno giocato nella Roma giovanile che hanno giocato nella primavera del Cagliari insomma giocatori veri poi ovviamente sono persone che hanno anche dei problemi di schizofrenia di depressione disturbi bipolari però sono giocatori forti.

È una lotta culturale molto importante contro quello che viene appunto chiamato lo stigma, per dimostrare che deve essere la società civile a farsi carico come dice sempre Santo della per usare una brutta parola “malattia mentale” se ne deve occupare la psichiatria,

ma della “salute mentale” se ne deve occupare la società civile e questi ragazzi quindi hanno tutto il diritto di come dire di fare le cose belle della vita e tra cui lo sport e di farlo ad alto livello se loro sono giocatori di alto livello.

DQuante difficoltà, ma anche quante soddisfazioni porta ad un uomo di sport come lei ed al suo staff, il lavorare a stretto contatto con questi ragazzi affetti da patologia psichiatrica che riescono ad esprimersi al meglio su un campo di calcio?

RPer quanto mi riguarda non ho avuto grandi difficoltà ad allenare questa squadra avevo già avuto un’esperienza con dei ragazzi di una comunità di tossicodipendenti.

Mi ero reso conto che quello che funzionava con loro era come dire dargli l’idea che una volta varcata la soglia del campo, per me loro erano giocatori e io non consideravo i problemi che loro avevano fuori dal campo.

Quindi diciamo un approccio privo di qualsiasi pietismo o di cautele particolari.

L’ALLENAMENTO

Sono facilitato dal mio carattere piuttosto diretto piuttosto che direttivo anche come modalità di allenamento sono abbastanza espansivo estroverso la battuta pronta e quindi questo sicuramente mi ha aiutato però diciamo mi è venuto tutto piuttosto naturale,

il tutto confermato da Santo Rullo affermando che quello era l’approccio giusto, perché appunto nello sport non c’è pietismo, non bisogna essere compassionevoli con questi ragazzi.

Naturalmente un lavoro di gruppo che ho il piacere si svolgere con allenatori federali che vedono, oltre il sottoscritto, Riccardo Budoni, che insomma non ha certo bisogno di presentazioni, Christian Simina, allenatore Uefa C oltre che è un bravissimo ex calciatore di serie C.

Questa nazionale ormai è diventata uno dei progetti di calcio chiamiamolo sociale all’avanguardia e sicuramente e grazie anche al patrocinio della FIGC

siamo una delle poche squadre non ufficiali che possiamo vantare di avere il materiale ufficiale della nazionale e sicuramente siamo un progetto di eccellenza in questo campo grazie anche alla visibilità ovviamente dovuta al film e al documentario e quindi continuiamo.

PROSSIMI EVENTI

D Mister nel ringraziarla, le chiedo di presentare quest’evento di Venerdì 21 Luglio al “Palatorrino” di Roma alle ore 19.00, dove i nostri ragazzi incontreranno la Italiana Attori.

RDopo la pandemia abbiamo ripreso con selezioni fatte in tutta Italia, ci preselezionano i ragazzi, con una fitta rete di persone che operano in tutto il territorio italiano che lavorano con il calcio e la salute mentale e siamo gli uni per gli altri un punto di riferimento.

Umbria, Toscana, Lombardia, Puglia ovviamente nel Lazio. insomma stiamo cercando di girare l’Italia di vedendo tantissimi ragazzi, in questi anni forse più di 300.

La rosa della Nazionale attualmente è costituita da circa 30 ragazzi dodici dei quali venerdì 21 luglio al Pala Torrino sfideranno l’Italiana Attori una delle nazionali formate dagli attori italiani in un bell’evento che sarà poi il culmine di un atro dei nostri raduni.

I ragazzi arriveranno martedì e staremo insieme fino al venerdì.

In programma tre allenamenti e in questi momenti loro riusciranno, anche con il nostro aiuto, a vivere come vivono gli atleti durante i ritiri indicando loro uno stile di vita da giocatori perché spesso le persone con problemi di salute mentale fumano molto fanno una vita sedentaria e come dire spesso non hanno un’alimentazione corretta.

Noi cercheremo di correggerli, quindi di fumare di meno o addirittura di non fumare, alimentazione regolare corretta e bilanciata e uno stile di vita che poi speriamo loro possano portarsi anche quando poi ritorneranno nelle loro strutture o alla vita normale, perché fra di loro c’è gente che vive da sola, lavora com’è giusto che sia.

‘PRESUNTI SANI’

Se questa fosse una società più evoluta, questi atleti potrebbero giocare in squadre di “presunti sani” ognuno ai propri livelli.

Bisogna trovare l’ambiente giusto che li accolga, persone sensibili e principalmente che vivano lo sport con l’idea e la convinzione dell’inclusione, con il vantaggio di poter aver in rosa giocatori forti, perché i nostri ragazzi sono “forti”.

Grazie ancora a Mister Enrico Zanchini, alla conduzione Tecnica della Nazionale Italia di Calcio a 5 Crazy for Football e diamo appuntamento a tutti, per sostenere i ragazzi ed il progetto, il giorno 21 Luglio alle ore 19.00, presso il Palatorrino di Roma in Via del Fiume Giallo, zona Eur.

Di seguito il link per avere tutte le informazioni e prenotare con un semplice click il proprio posto completamente GRATUITO

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-italia-crazy-for-football-italiana-attori-656848851597

Foto di Emanuele Artenio – Articolo a cura di Massimo Moriggi – Sportpress24.com

 

 

 

 

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