Solo un disguido tecnico quello che riguarda il mancato controllo antidoping di Fabio Fognini.
Inizialmente si era pensato che fosse per il fatto che il tennista era presente ad Istanbul per tifare l’Inter nella finale di Champions League, ma poi il suo entourage ha fatto sapere che il controllo mancato risale al 9 maggio, un mese prima della finale, che quindi non può essere la causa del mancato controllo.
Il tennista ligure non è riuscito ad avvisare in tempo la Wada (l’Agenzia mondiale antidoping) del cambio recapito, che doveva effettuare in quanto in quel periodo era a Roma per gli Internazionali di Tennis.
Il 36 enne aveva provato la sera prima a cambiare domicilio da Arma di Taggia (Imperia) dove era segnalato, ma il portale Wada era bloccato e non è riuscito a farlo.
Fognini, tra l’altro, aveva fornito lo screenshot del problema tecnico, ma nonostante ciò gli ufficiali dell’antidoping sono andati avanti con la procedura arrivando alla notifica di mancato controllo.
Stamattina il ligure su Instagram aveva pubblicato una storia con la scritta “Unfair” (“Ingiusto”) proprio perché, aveva ricevuto ‘ìingiustamente’ il richiamo dalla Wada nonostante avesse fornito tutti i dettagli della mancata comunicazione.
Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com