L’Italia ha detto ‘si’ alle atlete Russe e Bielorusse

L’Italia si attiene alle indicazioni del Comitato Olimpico Internazionale per la partecipazione di atleti provenienti da Russia e Bielorussia ad eventi sportivi internazionali.

Mentre una stagione ricca di grandi eventi sportivi è alle porte, come è, tra l’altro, l’anno della qualificazione olimpica a Parigi 2024, il governo del Paese vicino ha fatto le sue valutazioni e ha deciso di sottoscrivere “tutti i suggerimenti del CIO per consentire a russi e bielorussi di partecipare alle partite in veste neutrale, anche sul suolo italiano”.

Ad annunciarlo è stato il presidente del Coni, Antonio Malago, mentre sul piano politico la questione è stata promossa al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani dal capo del Settore Sport e Giovani, Andrea Adobi.

‘ITALIA NEUTRALE’

Il Comitato olimpico internazionale ha raccomandato alle federazioni la presenza neutrale degli atleti russi e bielorussi: nessuna bandiera, apparizione o inno, mentre è vietata la partecipazione agli sport di squadra per coloro che appartengono a club legati alle forze armate dei loro paesi e la loro posizione non consentire manifestazioni contro la guerra in Ucraina.

Le restrizioni sono importanti ma non sufficienti per l’Ucraina, che sta cercando un veto assoluto con il sostegno di diversi altri paesi e federazioni ed è pronta a boicottare le Olimpiadi.

L’Italia, invece, crede nella strada indicata dal Cio, che cerca di scongiurare lo spettro delle Olimpiadi fallite.

Vista l’importanza dello sport italiano a livello internazionale, è una scelta che avrà delle ripercussioni.

Malago ha sottolineato che “le restrizioni e gli obblighi a cui sono sottoposti hanno molto turbato russi e bielorussi, tanto che dei 39 atleti iscritti ai Mondiali di scherma ne potranno partecipare undici, che notoriamente non sono tra i primi posizioni”.

E ha aggiunto: “Non capisco perché se il tennista Medvedev può vincere a Roma ed essere applaudito dal pubblico e dai ministri presenti, questo non può valere per altri sport”.

Manos Staramopoulos

Giornalista – Analista di calcio e affari internazionali
Membro del comitato calcistico AIPS e della IFFHS World Statistics Federation
Corrispondente: France Football, A Bola, Discoveryfootball.com, Mundo Deportivo, Sportpress24.com
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