Serie A, la Lega approva il bando per i diritti tv 2024-2029

La Lega Serie A riunita oggi in assemblea ha approvato all’unanimità il bando per quanto riguarda i diritti tv del campionato italiano per il prossimo quinquennio, dalla stagione 2024-2025 alla 2028-2029

La Lega Serie A, che si è riunita oggi a Milano nella sede di via Rosellini, ha approvato all’unanimità il bando dei diritti tv del campionato italiano di calcio a partire dalla stagione 2024-2025. “E’ una giornata molto importante, direi epocale per il calcio italiano”, ha dichiarato il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.

Il bando cosa prevede

Il bando prevede una serie di pacchetti con offerte a 3, 4 e 5 anni. Per quanto riguarda l’iter “abbiamo già i pareri per licenziare le linee guide da Agcom e Agcm. C’è stata una ulteriore interlocuzione con l’Agcm sulla durata a 5 anni e non sono previsti ulteriori passaggi”,ha dichiarato ancora Casini. “Auspichiamo di poter pubblicare il bando per la fine del mese di maggio o i primi di giugno”, ha proseguito.

La conferenza stampa dell’ad De Siervo

Al termine del Consiglio della Lega Serie A, in programma oggi a Milano presso la sede di via Rosellini, l’Amministratore Delegato Luigi De Siervo ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti:

“Oggi è stato affrontato il tema della pirateria e delle azioni da intraprendere per contrastarla.
L’antipirateria è un punto chiave all’interno del nostro piano industriale, abbiamo chiesto e ottenuto un budget dedicato che ci consentirà di svolgere a livello nazionale un’attività divisa in quattro fasi”
, ha spiegato l’AD. “In primo luogo attiveremo un forte monitoraggio delle violazioni attraverso sistemi che permettono di individuare le fonti di contenuto illegale in circolazione sulla rete. Stiamo valutando le principali soluzioni tecnologiche adottate all’estero, in particolare un paio che abbiamo visionato direttamente in Israele e in Spagna, e che dovrebbero implementare i sistemi francese e inglese già utilizzati dalla Lega Serie A. Siamo impegnati per combattere la pirateria nel Middle East e nel North Africa, un’area strategica per il nostro calcio.  Qui è nata una piattaforma, a fianco di quella regolare ovvero beIN, chiamata BeoutQ, totalmente illegale. Vengono venduti nei negozi dei decoder che consentono di accedere a tutti i contenuti della piattaforma legale. In questa logica stiamo portando avanti una serie di cause nel tentativo di riuscire a bloccare la pirateria nell’area del Middle East e North Africa. Il rischio è quello di non riuscire a proteggere il concetto di esclusiva nella prossima asta per l’assegnazione dei diritti tv, andando a perdere circa 150 milioni a stagione”.

Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com 

 

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