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Verso Roma-Feyenoord, Mourinho: “Dybala in dubbio. Domani voglio 67mila giocatori in più”

José Mourinho, conferenza stampa Roma-Feyenoord

José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Feyenoord, valida per il ritorno dei quarti di finale di Europa League. Ha fatto chiarezza sui dubbi di formazione, in particolare Dybala che ha recuperato e sarà del match.

In difesa ballottaggio Ibanez/Llorente. I giallorossi dovranno rimontare l’1-0 subìto contro la squadra di Arne Slot. Di seguito le parole del tecnico e quelle di Cristante, intervenuto anche lui.

LA CONFERENZA STAMPA DI MOURINHO

Quest’anno siete la squadra con più pali colpiti in Europa. Si è sentito anche sfortunato quest’anno? “Prima di tutto siamo una squadra difensiva però abbiamo 27 pali. E’ un po’ contraddittorio. Non siamo stati sfortunati, dobbiamo essere più bravi. Si può parlare dei pali o dei portieri avversari ma è la nostra efficienza che deve migliorare. Significa che creiamo e questo è importante. Domani abbiamo bisogno di segnare e questi pali invece di creare preoccupazione, mi danno il feeling contrario. Significa che siamo capaci di creare”.

Le condizioni di Dybala? “Non so se può giocare dal primo minuto. Avete visto l’allenamento con il riscaldamento e il torello. Dopo abbiamo fatto organizzazione tattica con bassa intensità e abbiamo deciso di dare a Paulo altre 24 ore prima di capire se può giocare. Domani mattina faremo qualcosa di intenso per capire se gioca o se sarà in panchina”.

Su Abraham. “Abraham sta sempre bene. Dall’esterno sembra sempre molto felice e positivo nel gruppo. Lo vedo sempre bene anche se gioca meglio o peggio. Dal punto di vista umano e sociale sta sempre bene”.

Quanto è importante poter contare sulle alternative? “Molto importante. Llorente e Bove hanno bisogno di crescere. Edoardo perché è giovane e quest’anno ha già fatto 3 o 4 partite da titolare. Ogni partita mi sembra sempre più giocatore anche se ogni tanto può sbagliare, fa parte della crescita. Llorente ha esperienze di alto livello e ha avuto bisogno di tempo per imparare a giocare con noi che è diverso dal dover imparare a giocare a calcio. Ha qualità ma quando è arrivato il nostro gioco era strano per lui. Ora ha stabilità ed è perfettamente integrato. Sono due giocatori in più però ci sono anche altri e ci sono anche tante partite in poco tempo. E’ impossibile giocare sempre con gli stessi”.

Su Gimenez del Feyenoord. “Delle sue qualità è meglio chiedere al suo allenatore che lo conosce meglio. Lo rispettiamo, come rispettiamo tutta la squadra”.

Dybala partirà dall’inizio o dalla panchina? “La grande questione per me è se sta bene o non sta bene. Se è in dubbio rimarrà sempre in dubbio. Se inizia non giocherà 90 minuti né 120. C’è il rischio che dopo 10 minuti devi utilizzare un cambio. Se va in panchina, entra e dopo si fa male poi non hai altri cambi da fare. È una situazione difficile. La decisione deve essere “gioca o non gioca”. Non dico che non può andare in panchina. Aspettiamo fino a domani anche per quelli di voi che sono più bravi e con più contatti. Nemmeno l’allenatore sa chi giocherà domani”.

Qual è la miglior strategia per domani? “Abbiamo bisogno di segnare due gol. Parlare del Salisburgo non ha senso. Quello che so è che dobbiamo segnare più del Feyenoord, non importa se all’inizio o nei tempi supplementari. Quello che so è che abbiamo una squadra in fiducia e uno stadio che vuole giocare la partita. Non vogliono stare lì solo per battere le mani o per sventolare una bandiera, vogliano giocare la partita. Hanno giocato già altre partite con noi. Ho fiducia nei miei giocatori e nel mio stadio”.

MOURINHO A SKY

Come sta vivendo questa vigilia? “E’ da due giorni che sono dentro Trigoria. Sono uscito lunedì solo per trovare un amico in un albergo poi sono tornato e non sono più uscito. Tutto ciò che c’è fuori da Trigoria non lo sento: sono tranquillo, ma è una tranquillità strana, che non è vera a 24 ore da una gara così. E’ una partita bella da giocare, c’è un risultato negativo ma la qualificazione è aperta. E lo stadio è dalla nostra: sicuramente domani vorranno giocare la partita con noi. Domani voglio avere 67 milagiocatori in più. Spettatori è una cosa, spettatori giocatori è un’altra. Mi aspetto gente che vuole giocare la partita con noi. O la vinciamo e andiamo in semifinale o andiamo a casa tristi e stanchi dopo aver dato tutto”.

Su Dybala. “Non lo so. L’allenamento di oggi è stato a bassa intensità, solo domattina capiremo se Paulo potrà o meno giocare”.

Cosa si aspetta dalla squadra? “Mi aspetto di giocare al massimo come facciamo sempre. Poi possono esserci prestazione bella, brutta, tanti gol, pochi gol, fortuna o sfortuna. Però mi aspetto la mia squadra per andare avanti insieme ai nostri 67mila amici”.

Sui Rigori. “Dipende da Dybala, se non ci sarà decideremo domani”.

Su Belotti. “Il ruolo di Belotti è lo stesso di tutti gli altri. Se mi devo ricordare di una cosa di lui in questi mesi insieme, mi ricordo dopo la partita contro il Torino, dove gli ho spiegato perché non ha giocato e lui mi ha risposto “non importa, l’importante è che abbiamo vinto”. Questo è Belotti”.

LA CONFERENZA STAMPA DI CRISTANTE

Nonostante il risultato, all’andata è stata una buona prestazione. Si riparte da questa consapevolezza? “Sì, abbiamo fatto un’ottima partita anche se il risultato è negativo. Sappiamo di dover continuare su quella strada, facendo ancora meglio per portare a casa la partita”.

Ogni anno sembra che devi scivolare nelle gerarchie e invece giochi piu di tutti. Perché sei insostituibile? “Vado forte, do il meglio che posso dare sempre. Se piaccio all’allenatore mi fanno giocare”.

Come sai dopo la botta? “Bene bene, domani sono pronto a giocare”

Cosa è cambiato nella Roma? “Innanzitutto c’è una grande società dietro. Sono arrivato nella fine dell’era Pallotta e si sapeva che ci sarebbe stata una vendita. I Friedkin stanno creando un grande club e stanno facendo grandi cose. Poi hanno preso un grande allenatore, uno dei più importanti in Europa. L’insieme delle cose sta portando a questa crescita societaria”.

Sul gruppo. “Ci sono ragazzi che giocano qui da più anni. Siamo stati bravi a far entrare tutti bene nel gruppo”.

Questa squadra è più da scontro secco rispetto al campionato? “Non credo, è più una questione di rosa. Magari a fine stagione siamo arrivati con tanti infortuni e quando arrivano tutte partite decisive magari inconsapevolmente in alcune si dà qualcosa in più in altre meno. In questo momento siamo tutti e stiamo avendo più continuità in entrambe le competizioni”.

Cosa è cambiato tra te e Matic? “Più partite si giocano insieme più si riesce a trovare intesa e meccanismi automatici. Ci si trova con più semplicità. E’ una questione di partite giocate insieme”.

Parliamo della vostra crescita “Stiamo facendo sempre meglio, è il secondo anno che siamo col mister e sappiamo sempre di più cosa vuole”.

Che momento stai vivendo? “Un bel momento, quando si vince e si va avanti nelle competizioni europee è bello. In campionato stiamo avendo una bella continuità, dobbiamo andare avanti così”.

E’ un momento di riscatto per il calcio italiano? “Sicuramente, stiamo dimostrando che ci siamo e siamo ancora importanti nel calcio europeo. Il nostro è ancora uno dei movimenti più importanti”

Che squadra è il Feyenoord? “E’ una squadra forte, li abbiamo visti in finale e nel match d’andata. Sono forti ma lo siamo anche noi, dobbiamo ripartire anche dal match d’andata quando abbiamo giocato bene. E domani ci sarà lo stadio dalla nostra”.

Dovesse ricapitare un rigore, chi batte? “Se non ci sarà Dybala vediamo cosa decide il mister. Pellegrini li ha sempre calciati bene ma se il mister me lo richiede lo ricalcio io, non ci sono problemi”.

Foto in copertina da Twitter – Articolo a cura di Davide Teta – SportPress24.com

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